Le leggende sui travestimenti, le forme e i nomi che può assumere il diavolo insieme a vecchie tredici incisioni riprese da un'Anonimo parigino del 1862.
È un volume di studio, che si innesta su un filone teologico serio, andando incontro ai molti interrogativi e all’attualità dell’argomento. «Se la luce redentrice di Cristo dovesse spegnersi, pur con tutta la sua sapienza e con tutta la sua tecnologia, il mondo ricadrebbe nel terrore e nella disperazione. Ci sono già segni di questo ritorno di forze oscure, mentre crescono nel mondo secolarizzato i riti satanici». Così scriveva l’allora card. Joseph Ratzinger, nel suo volume Rapporto sulla fede. Forme generiche di superstizione, pratiche magiche di vario tipo, divinazione e spiritismo, gruppi e sette sataniche… sono tra i segni di questo ritorno di forze oscure che, anche a motivo della sua attuale espansione, non lascia indifferenti i pastori della Chiesa.
Voci autorevoli su una tema complesso e inquietante.
Racconti e testimonianze di un esorcista che tenta di spiegare, in modo semplice, la presenza e l'origine del male nell'universo, come effetto dell'influsso di Satana e degli altri angeli che l'hanno seguito nella ribellione contro Dio. Un tema, quello della caduta degli angeli ribelli, trattato spesso con superficialità, privando i cristiani di elementari nozioni utili per difendersi dall'azione ordinaria e straordinaria del demonio. Nei primi tre capitoli, l'autore commenta i testi della Scrittura che parlano del peccato degli angeli ribelli, presenta diverse citazioni sul tema e riporta quanto afferma il Magistero della Chiesa sull'argomento. Nel quarto capitolo si focalizza l'esperienza quotidiana degli esorcisti, che durante il loro ministero vedono spesso gli spiriti perversi esprimere con furore le circostanze e le motivazioni della loro iniziale rivolta contro Dio e della loro caduta. Dopo aver affrontato, nel quinto capitolo, altre questioni di demonologia, nel sesto l'autore mostra come tutta l'attività degli angeli ribelli abbia l'unico obiettivo di trascinare gli uomini alla perdizione eterna.
Argomenti come “Satana”, “esorcismo”, “odio/potenza del male” in tutte le sue forme, vengono sempre alla ribalta e richiedono di essere spiegati alla luce della fede e della teologia. Il principale nemico esterno, contro il quale il cristiano deve impegnarsi in una dura lotta, è il demonio. In questo libro vengono illustrate le insidie che lo Spirito del male tende alla nostra anima: la tentazione, l’ossessione e la possessione; di ognuna viene spiegato in che cosa consiste e come dobbiamo comportarci per superarla, usando i mezzi posti a nostra disposizione, soprattutto dalla grazia divina.
Antonio Royo Marin, celebre predicatore spagnolo e teologo domenicano, nacque nel 1913 a Morella (Spagna). Nel 1939 entrò nell’Ordine domenicano; fu ordinato sacerdote nel 1944. Ha pubblicato, in diverse lingue, varie opere nel campo della teologia, della spiritualità e della mistica cristiana, tra cui Teologia della perfezione cristiana (San Paolo 200311) ; pochi anni prima della sua morte, avvenuta nel 2005, ha voluto lasciarci quasi in testamento il suo volume Tre donne sante Dottori della Chiesa: Teresa d’Ávila, Caterina da Siena, Teresa di Lisieux, San Paolo 2007.
Il quinto volume della Collana dei Quaderni dell'EDI S.I., affronta ed analizza con precisione le forme di psicopatologia, fenomeni mistici e demonologia.
Il racconto, in prima persona, di chi ha vissuto esperienze di vessazione o possessione diabolica.
L'autore affronta l'argomento della magia nera e bianca, astrologia, cartomanzia, malocchio, spiritismo, con un solido fondamento teologico e attraverso un linguaggio semplice.
Il demonio e la sua azione. La sua sconfitta in Cristo per opera della Chiesa. Prefazione di S.E. Mons. Giuseppe Zenti. Introduzione di don Giancarlo Gramolazzo. Un esorcista che parli di Cristo scrivendo del demonio non sempre è facile trovarlo. Mons. Gino Oliosi, nel suo caratteristico equilibrio fondato su una preparazione e conoscenza teologica-magisteriale non indifferente, spiega in questo volume un argomento oggi così facilmente in voga senza seguirne la moda con facili racconti, colloqui infernali, episodi spettacolari di facile presa sull'immaginario comune.
Il filosofo Enrico Castelli ha combattuto per tutta la sua vita una battaglia in nome di un pensiero religioso, teologico, che gli ha permesso di aprirsi alle più diverse e innovative correnti della cultura a lui contemporanea, dalla linguistica alla psicoanalisi, dalla cibernetica alla teoria dell'informazione. Già nel 1945, Castelli, iniziando a raccogliere immagini e appunti su temi legati all'arte sacra, al bene e al male, alla Grazia, annotava che "il discorrere della filosofia ha dei punti di contatto con l'arte di Bosch, perché permette di mostrare facendo sentire". Questo libro risponde all'interrogativo tutto filosofico sul bene e il male, sui loro limiti e le loro potenzialità, attraverso l'esame dell'arte sacra tra il XIV e il XVII secolo e commentandone le varie rappresentazioni del demoniaco in modo da mostrare come alcuni artisti siano stati, in un certo senso, dei veri e propri teologi.