Il libro che ha segnato un punto di svolta del femminismo internazionale e che è divenuto un classico del pensiero di genere. Judith Butler argomenta perché il corpo sessuato non è un dato biologico ma una costruzione culturale.
Un filo rosso intessuto di tradimenti di Stato, trame dei servizi segreti, e soldi, tanti soldi, sembra legare indissolubilmente la strage di Capaci del maggio 1992, in cui furono uccisi Giovanni Falcone, sua moglie Francesca e gli agenti della scorta, ai nuovi poteri, soprattutto criminali, nati nel vuoto istituzionale e nell'instabilità politica generati dal crollo dell'ex Unione Sovietica. Un anno prima il procuratore generale della Federazione Russa, Valentin Stepankov, aveva iniziato a collaborare con il magistrato italiano nella comune indagine sugli aiuti finanziari concessi dal Pcus al Pci (...) Dopo il fallito golpe di Mosca dell'agosto 1991 e l'affidamento a Stepankov della relativa inchiesta, la visita del procuratore russo a Roma nel febbraio 1992 e l'incontro con Falcone costituiscono il primo atto di un'intesa destinata a interessanti sviluppi e formalizzata dalla promessa di un imminente viaggio del magistrato siciliano in Russia. Ma quella data, già appuntata nell'agenda delle due Procure, viene letteralmente cancellata dal più devastante attentato mafioso della storia, attuato con una tecnica militare così raffinata da far apparire subito la sua matrice quantomeno sospetta... Contributi di Carlo Nordio e Maurizio Tortorella.
Il tema dell'ascolto nelle situazioni conflittuali a cui gli interventi di mediazione provano a dare una supporto, è cruciale e trasversale a tutte le professioni del sociale. Cosa significa ascoltare queste preoccupazioni e come dare voce ai timori e alle paure di ciascuno, senza che questa importante opportunità diventi solamente occasione in cui è possibile fare emerge, in maniera incontrollata, contrapposizione, conflitto, prevaricazione, violenza? Per rispondere a questi interrogativi, il Quaderno, facendo seguito all'omonimo Convegno "Ascoltare lasciando traccia", riporta gli interventi di noti esperti nell'ascolto dei minori in contesti giudiziari e sociali, dei coniugi separati e dei gruppi sociali che presentano istanze contrastanti.
Excelente manual que permite comprender las claves de cada periodo histórico de la teología a través del original recurso de los modelos teológicos.
Hasta tiempos recientes la Historia de la Teología era casi una desconocida entre las materias teológicas. Sin embargo, después del Vaticano II hemos asistido a un auge de estos estudios. Existen diversas obras científicas amplias (de varios volúmenes) para estudiar este campo; sin embargo no hay tantas que den una visión sintética y profunda, y las que hasta ahora existían casi todas han quedado obsoletas con el paso del tiempo.
Esta obra pretende llenar este vacío a través de una perspectiva metodológica original que ha permitido presentar el tratamiento de la teología desde la época patrística hasta nuestros días.
Para conseguirlo, el autor ha optado por exponer los modelos teológicos propios de cada época ofreciendo de este modo, de una manera breve, los elementos esenciales para identificar cada periodo teológico. La exposición se completa con los autores principales que contribuyeron a crearlos y los retos culturales que estimularon y condicionaron el quehacer teológico de cada época. Además, se ha procurado mostrar un cierto proceso evolutivo unitario en el que la Teología va madurando, asimilando los logros conseguidos y progresando hacia nuevas metas a lo largo del tiempo.
El resultado es un manual valioso, original y muy útil para entender las claves que definen cada periodo histórico. Además de a los estudiantes de Historia de la teología, interesará, sin duda, a todos los que se siente atraídos por la historia y la historia de las ideas.
Juan Belda Plans (1945) es doctor en Filosofía y Teología por la Universidad de Navarra. Cuenta con una amplia experiencia docente como profesor de Historia de la Teología desde 1974 en la Facultad de Teología de la Universidad de Navarra y en la Facultad de Teología de San Dámaso (Madrid). Su campo de especialización es la teología del Siglo de Oro español, en especial la Escuela de Salamanca. Sobre estas materias ha publicado diversos libros y artículos científicos, entre los que cabe destacar la importante y extensa obra titulada La Escuela de Salamanca y la renovación de la teología en el siglo XVI, Madrid 2000, así como la traducción al castellano de la obra clásica de Melchor Cano, De locis theologicis (Madrid 2006). Ha sido secretario del Simposio Internacional de Teología organizado por la Universidad de Navarra; ediciones II a VI (1980-1984). Es miembro de la Academia de Historia Eclesiástica de Valencia y miembro fundador y Secretario General del ´Instituto de Estudios de la Escuela de Salamanca´ (IEES), desde octubre de 2000 hasta la actualidad.
Quando si trovano ad affrontare situazioni sgradite come fare i compiti o andare a dormire, oppure discussioni sul tempo consentito per stare davanti alla TV o al PC, i bambini si fanno prendere spesso dalla rabbia o si chiudono a riccio, adottando un comportamento reattivo. Gli adulti di riferimento possono contrastarlo favorendo lo sviluppo di uno yes brain, di un atteggiamento di apertura e curiosità nei confronti degli altri e della vita; possono alimentare la capacità di dire sì al mondo e di accogliere tutto ciò che la vita ha da offrire, anche nei momenti difficili. I bambini ricettivi, rispetto a quelli reattivi, sono più curiosi e ricchi d'inventiva, maggiormente portati a osare e a esplorare, meno preoccupati di commettere errori. Sono anche più competenti sul piano delle relazioni, più inclini alla flessibilità e alla resilienza davanti alle avversità e alle emozioni intense. In questo volume, gli autori forniscono a genitori e operatori gli strumenti (idee, strategie, "piani d'azione") per accompagnare i bambini di ogni età nel percorso verso una positività ricca di straordinari benefici.
Un libro interamente di stoffa imbottita con pagine rumorose, stimoli visivi e tattili e inserti di materiali diversi. Età di lettura: dai 6 mesi.
1. Bells From The Basilica (Instrumental)
2. Ave Maria…Virgo Serena (Sequence)
3. Dominus Possedit Me (Capitulum)
4. Nihil Inquinatum (Responsory)
5. Ait Dominus (Antiphon)
6. Beatissimae (Responsory)
7. Regali Ex Progenie (Antiphon)
8. Solem Justitiae (Responsory)
9. Ecce Virgo Concipiet (Capitulum)
10.Gaude Maria (Responsory)
11.Gabriel Angelus (Antiphon)
12. Sancta Et Immaculata (Responsory)
13. Rubum Quem Viderat (Antiphon)
14. Alma Redemptoris Mater (Antiphon)
15. Tuam Ipsius Animam (Antiphon)
16. Cui Comparabo Te? (Capitulum)
17. Vadis Propitiator (Responsory)
18. Ave Regina Caelorum (Antiphon)
19. Laetare Virgo Mater (Antiphon)
20. Regina Caeli (Antiphon)
21. Concordi Laetitia (Hymn)
22. Benedixit Te (Capitulum)
23. Vidi Speciosam (Responsory)
24. Virgo Prudentissima (Antiphon)
25. Virgo Parens Christi (Responsory)
29. Gloriosa Domina (Hymn)
30. Ave Maris Stella (Hymn)
31. Nos Qui Christi Iugum (Antiphon)
32. Salve Regina (Antiphon)
33. Benedicta
26. Sub Tuum Praesidium (Antiphon)
27. Ab Initio (Capitulum)
28. Ave Maria (Responsory)
«L’uomo e il divino non solo rappresenta una sintesi di tutto ciò che María Zambrano aveva scritto fino agli anni Cinquanta, ma costituisce il nucleo da cui si irradia tutto il suo pensiero alla ricerca dell’unità tra religione, filosofia e poesia. Rispetto all’itinerario esistenziale e intellettuale di Zambrano, questo libro si riferisce alla “seconda navigazione” contrassegnata dalla ragione poetica, Che costituisce il nucleo originale della riflessione della pensatrice. Se compito della poesia è aprire i pori al sacro, “l’azione che l’uomo compie è cercare un luogo in cui accoglierlo e dargli forma, nome; collocarlo in una dimora per ottenere lui stesso la sua; la dimora umana, il suo ‘spazio vitale’”. La ragione poetica porta alla luce non una Istoría – nel senso greco del termine –, un computo di sventure o avvenimenti computabili cronologicamente, bensì una “intrastoria”. Se potrebbe sembrare che in quest’opera Zambrano narri una storia cronologicamente intesa – dalla nascita pre-greca degli dèi, alla disputa tra filosofia e poesia intorno ad essi, ad Aristotele e alla sua condanna dei pitagorici, al cristianesimo, alla nietzschiana morte di Dio e alla riapparizione del sacro all’interno del nichilismo –, basta uno sguardo ermeneutico per constatare l’insufficienza di una tale cronologia, perché quanto viene descritto sta accadendo nello stesso tempo, sicché il movimento e lo spazio del movimento coincidono. Zambrano sta disegnando in realtà la topografia dell’Occidente, seguendo le orme dell’unità originaria perduta.»
Dalla Prefazione di Armando Savignano
María Zambrano (1904-1991) è una delle maggiori protagoniste della storia della filosofia del ’900. L’Editrice Morcelliana, che dell’autrice ha pubblicato Donne (2006) a cura di S. Zucal e L’esilio come patria (2016) a cura di A. Savignano, e vi ha dedicato un fascicolo monografico di «Humanitas» 1-2 (2013) María Zambrano. La politica come «destino comune», ha in corso di pubblicazione le Opere.
Perché ci sono tante resistenze a credere nell'Uomo-Dio? E quali sono le difficoltà principali a confessare Gesù Messia e al tempo stesso Figlio di Dio? Maurizio Buioni passa in rassegna pregiudizi e incertezze che hanno attraversato la storia del cristianesimo portando luce, con l'aiuto della cristologia, sul mistero di Cristo e oscurando false credenze obbedienti all'idea di un Dio tutto divino o di un Gesù solo terreno
Chi è, davvero, Bernadette? «Sarà una peste!», disse il suo padrino il giorno del battesimo ascoltando i pianti disperati della piccola durante la celebrazione. Ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare lo sconvolgimento che avrebbe portato pochi anni dopo nel paesino, all'epoca sconosciuto, di Lourdes. Nata in una famiglia poverissima, Bernadette è una bambina all'apparenza come tante: analfabeta, non particolarmente devota, sempre un po' cagionevole di salute. Ma l'11 febbraio 1858 la sua vita cambia per sempre. Perché presso la grotta di Massabielle, dove si era recata insieme alla sorellina e a un'amica, accade l'inspiegabile. Da quel giorno in poi, una moltitudine di persone sempre più vasta sarà conquistata dal mistero di quel luogo, oggi divenuto meta di milioni di pellegrini da tutto il mondo. Ma la vera apparizione di Massabielle forse non è quella che la narrazione ufficiale ci ha sempre raccontato. Con questo libro minuziosamente documentato, frutto di anni di studio e di ricerche, Alberto Maggi ricostruisce per la prima volta un ritratto autentico di Bernadette Soubirous, liberandola dalle false rappresentazioni angelicate che negli anni le sono state costruite addosso - lei ancora in vita, rinchiusa nel monastero di Nevers -, e che ne hanno soffocato la sorprendente genuinità. A emergere è così una giovane donna ribelle, che forte del suo solido buon senso è capa - ce di opporsi alle autorità civili ed ecclesiastiche, ostinata nel non volersi adeguare al conformismo religioso e soprattutto decisa nel difendere con forza i suoi spazi di libertà.
I temi affrontati sono molti e sembrerebbero anche eterogenei: si va dal primato accordato al sentimento alla gioia della misericordia di Dio; dal senso del giusto e dell'ingiusto al mellifluo buonismo; dalla morte all'accudimento umano; dal relativismo conoscitivo e morale alla pretesa di Gesù di essere Dio; dalla bellezza intima del vivere al cristianesimo a la carte. Sono accomunati da un doppio filo rosso: il voler rendere ragione della speranza che è in noi e la centralità di Gesù. Alla fine della lettura emerge in modo evidente che Gesù è il Principio (Colossesi 1,18): è lui all'origine di ogni realtà, buona e bella. È sempre lui la guida, colui che letteralmente ci apre la pista (Lettera agli Ebrei 2,10; 6,20) verso la salvezza della nostra intelligenza - perché Lui è il Logos, la Ragione, il Pensiero eterno del Padre - e anche la salvezza integrale della nostra persona. Ed è sempre Lui l'approdo di ogni ricerca autentica e di ogni esistenza. Padre Maurizio ci chiede di fare una scommessa: puntare tutto su Gesù... Prefazione di Giorgio Maria Carbone.
"Oggi si cerca molto il silenzio. Talvolta lo si confonde con lo stordimento o con la dimenticanza di sé attraverso pratiche psichiche derivate dall'Oriente. Il vero silenzio non è dimenticanza, è conoscenza." Dalla prefazione di mons. Massimo Camisasca. Non siamo esseri gettati nel mondo, ma siamo figli di un Padre che non solo ci rivendica, ma ha un progetto su ciascuno di noi. E possiamo vivere nel suo abbraccio se impariamo ad ascoltarlo e a stare ogni giorno nell’orizzonte della sua presenza. Questo libro, maturato nel solco degli scritti del teologo Hans Urs von Balthasar, ci insegna come vivificare il silenzio come il luogo e il tempo in cui Dio parla al cuore dell’uomo e come saper discernere prima di tutto la chiamata, la vocazione su cui rendere l’esistenza piena. Don Andrea D'Auria è nato a Sesto San Giovanni (Mi) nel 1964. E' stato ordinato sacerdote nella Fraternità Sacerdotale dei Missionari di san Carlo Borromeo, di cui è Procuratore Generale nel 1992 ed è attualmente docente di Diritto canonico.