Fino a che punto è possibile l'unità fra gli uomini e nel popolo di Dio? Ognuno di noi fa esperienze che ci confermano la difficoltà della condivisione di idee, di progetti, di intenti. Leggendo le storie delle origini d'Israele nelle vicende dei Patriarchi si rimane colpiti dal fatto che conflitti e conseguenti separazioni hanno accompagnato in maniera costante la trasmissione della promessa ad Abramo. Le divisioni sono una sorta di "principio di selezione" su cui si è costruita l'identità del popolo eletto ed elemento necessario alla composizione della fraternità tra i dodici figli di Giacobbe. Perché il tema dell'unità non diventi una visione idealistica e utopica vale la pena rileggere, attraverso un'esegesi attenta ma accessibile a tutti, quei racconti dei cicli patriarcali in cui le divisioni sono state necessarie.
L'Africa Nera è una vera propria enciclopedia di avvistamenti UFO, di enigmatiche presenze, di strani eventi perlopiù riportati ai media dalla popolazione bianca stanziale, coloni e stranieri rimasti nel Continente Nero dopo l'emancipazione dei vari stati da Francia, Gran Bretagna Portogallo. Ma ci sono anche testimonianze, raccontate a mezza bocca, dai neri. E sono identiche a quelle bianchi. E questo è straordinariamente interessante, perché, a dispetto di qualsiasi possible differenza culturale, tutti in cielo vedono le stesse cose: ciò che chiamiamo UFO ed extraterrestri.
"La Bibbia mostra la realtà del matrimonio e della famiglia non come un'istituzione ideale e perfetta, ma nella concretezza delle situazioni più disparate, talvolta surreali. Infatti, accanto a racconti familiari belli e sublimi, ce ne sono altri che presentano debolezze e fragilità. Sono famiglie concrete che fanno esperienza di gioie e tristezze, di successi e fallimenti, di angosce e speranze, di intreccio tra bene e male. L'Antico Testamento può risultare alquanto deludente nel trattare la storia della famiglia, fatta di luci e ombre, ma svela la pedagogia divina che, anche attraverso sbandamenti e colpe di personaggi importanti, educa al vero senso del matrimonio e della famiglia. Sarà Gesù, al culmine della Rivelazione di Dio, a confermare l'altissima dignità del matrimonio nel progetto divino". Don Marco Laudicina
Ognuno di noi ha un brano letterario a cui è particolarmente affezionato. Esistono brani che toccano un po' tutti, sia perché collegati a ricordi indelebili del proprio percorso scolastico, a passaggi di vita significativi, o anche solo perché famosissimi. La proposta che l'autrice fa a ogni lettore in questo libro è quella di trovare in questi testi - antichi e moderni - qualcosa che può essere di ispirazione, aiuto, consolazione e sostegno per il nostro quotidiano. Da S. Francesco a Carducci, da Dante a D'Annunzio, da Boccaccio a Foscolo, da Petrarca a Leopardi per finire con Pirandello, Ungaretti e Deledda, undici autori e undici testi per scoprire qualcosa che la letteratura può insegnarci ancora oggi: a stare con le persone, a gestire le nostre emozioni, a comprendere il mondo che ci circonda.
Dalla penna agile e vivace di mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo, vengono raccolti in un unico volumi i commenti dei Vangeli dell'anno liturgico ciclo C (festivi, feriali, solennità, feste e memorie).
25giorniper è un libro-agenda che si propone come uno strumento di crescita personale da usare quotidianamente. In un percorso che va dal 1° al 25 dicembre, il lettore è accompagnato ogni giorno, attraverso una piccola sfida di gentilezza, a ricercare la felicità e a lasciare un impatto positivo nel mondo, per vivere pienamente il tempo di attesa del Natale. Le pagine sono un prezioso diario di viaggio, con contenuti di Psicologia Positiva che motivano le sfide e incoraggiano a non sprecare neanche un giorno della propria vita. All'interno per ogni giorno: Una nuova sfida di gentilezza; Spazio per scrivere; Spazio per la gratitudine e per segnare il mood tracker delle emozioni; Risorse per vivere in maniera ricca e divertente questo tempo (come ricette, film, musica e attività...); Inoltre, pagine staccabili di gentilezza da donare.
"La finzione di un racconto a volte è l'unica maniera che abbiamo per poterci avvicinare alla drammaticità dell'esistenza. Christian Bobin è un maestro in questo. Egli sa bene che per dire qualcosa di serio a un adulto bisogna parlare al suo bambino. Ai bambini si può dire la verità..." (Postfazione, L. M. Epicoco). Tacite e Brulhe, due gatti, lui nero, lei bianca come la neve. Attraverso di essi Ch. Bobin racconta le sofferenze di una coppia finita e quando lei lo abbandona lui crolla nell'oscurità, fino al giorno in cui un fiocco di neve lo riempirà di luce. Un cuore luminoso... è il 24 dicembre e Tacite riprende a vivere. "Il Natale, in fondo, è la nascita di un bambino fragile come un fiocco di neve, fragile come una sottile ostia, ma capace di suscitare una luce dentro, che ha il potere di cercare e guarire ciò che sembrava perduto." (L. M. Epicoco)
"La maggior parte dei miei amici diventano personaggi dei miei romanzi. Ma questo assassino che immaginavo senza conoscerlo, il mio terribile assassino, da dove viene?" D. P. Nonnino, che diventerà il formidabile malfattore di Capolinea Malaussène, ha solo quattordici anni quando prepara il primo colpo della sua magistrale carriera di ricattatore e criminale. Nel seguirne i primi passi, Pennac intreccia invenzioni letterarie e autobiografia rivelando il suo modo di lavorare e le sue fonti di ispirazione per creare un personaggio. Non è solo il nuovo romanzo di Pennac, è tutto Pennac in un romanzo.
Nessuna generazione prima di questa ha raggiunto la vecchiaia in così numerosa formazione e in uno stato così attivo, e questo - scrive Erri De Luca - la rende oggi un'età sperimentale. Un'occasione, dunque, la possibilità di scoprire qualcosa di nuovo di sé e degli altri, di allenare il corpo e la mente con maggiore consapevolezza e forse con più gusto. Non invece il momento, come pensano in molti, di guardare soltanto indietro. "A che somiglia quest'età?" si chiede De Luca. "Alla risalita di un bosco di montagna. Nel fitto delle conifere entra poca luce, vedo giusto quello che mi sta stretto intorno, ma verso l'alto si diradano, si aprono radure, c'è più luce. In questa età da cima del bosco vedo lontano, scorci di futuro, non il mio, quello senza di me. Il poeta Goethe morente pronuncia le sue ultime parole: 'Mehr Licht', più luce. Non è una richiesta, è la sorpresa di vederla splendere. Oggi vedo una gioventù che sente il proprio futuro tutt'uno con quello della Terra intera. Guarda lontano, avvista l'avvenire. Anche io, anche i nuovi vecchi vedono più lontano, in cima al loro bosco." Grazie anche al contrappunto di Ines de la Fressange, celebre stilista e amica dell'autore, L'età sperimentale è un libro e al tempo stesso un'occasione, per scoprire quante possibilità racchiude la terza età - ciascuno trovi la propria, e De Luca ne cita molte -, e tutto il vantaggio di aver guadagnato "lo slancio del tempo accumulato, potente catapulta del participio passato del verbo passare". "È un'età sperimentale. Ho la strana sensazione che nessuno è stato vecchio prima di me. La vecchiaia di chi mi ha preceduto non mi fa da modello e non mi prepara a niente. Per il corpo di ognuno, quando succede è per la prima volta."
Il testo si propone di rispondere all'esigenza di consegnare ai Superiori e agli Istituti un sussidio pratico circa le necessarie conoscenze e le procedure da seguire nei casi di abusi, compiuti nei confronti di minori e di adulti vulnerabili da parte di membri dell'istituto da loro governato. Gli abusi, visti nella loro origine (si pensi a quelli spirituali e sessuali) non sono atti isolati, ma hanno origine nell'identità della persona che li agisce e tendono a diventare stile di vita, basato sull'abuso dell'autorità che si ricopre e del potere che si esercita. Questi orientamenti si propongono come aiuto ai Superiori Maggiori per il discernimento e la corretta prassi giuridica da mettere in atto.
L'imperativo di mettere il vangelo al centro dell'azione e della parola della chiesa ha permesso a quest'ultima di iniziare un processo di cambiamento e aggiornamento, nella linea del concilio Vaticano II. In questo cammino è prioritario ascoltare tutti, specialmente chi sta ai margini della società e delle comunità ecclesiali, perché è a partire da lì che emergono esigenze spesso dimenticate e perché proprio nel volto di chi è altro da noi appare spesso quell'immagine di Dio che sostiene la nostra comune umanità. Le opere di misericordia «dar da mangiare» e «dar da bere» sono finalizzate prima di tutto a sostenere questa misteriosa presenza di Dio nel mondo.
«C'è una tela struggente di Frida Kahlo che mostra una cerva dalla faccia di donna, che corre in un bosco. Il corpo è trafitto da frecce, come un san Sebastiano ferito, ma non soggiogato, mentre sul fondo si intravvede un mare in tempesta.» Quel dipinto per Dacia Maraini rappresenta idealmente la realtà degli abusi, dei femminicidi e più in generale la condizione di inferiorità cui le donne sono state condannate per troppo tempo. «Private di libertà e sottomesse, le donne hanno spesso introiettato il loro stato di inadeguatezza arrivando a considerarlo un fatto biologico. Bravissime a fare figli e accudirli, sono state considerate prive di un proprio pensiero e soprattutto di autonomia e libertà.» Per contrastare questa violenza, secondo la scrittrice che ha creato personaggi letterari femminili indimenticabili, occorre agire sulla cultura, sulle abitudini identitarie, sulle disparità di genere, sulla misoginia linguistica. Le ragioni dello scontro vanno ricercate nel mondo patriarcale in cui siamo ancora immersi e in cui è montata una rabbia vendicativa, una voglia di riportare l'ordine colpendo chi ha preteso indipendenza, riconoscimenti professionali e prestigio. Un percorso difficile e irto di ostacoli paragonabile a quello che ha portato alla conquista della dignità sociale ed economica degli operai contro gli industriali. Uno scontro tra poteri inevitabile e non diverso dalle rivolte dei contadini contro i feudatari, o dalle lotte dei democratici contro i proprietari di schiavi.