Una mappa di orientamento per il passo del Duemila, stesa da protagonisti della teologia del XX secolo.
Dalla quarta di copertina:
L'opera presenta una raccolta di scritti di grandi teologi, centrati su due polarità del dibattito teologico di fine secolo: globalizzazione e regionalizzazione della teologia, ed è scandita in quattro parti.
Nella prima parte si opera una ricognizione di cammini conciliari: il rinnovamento ha preso inizio con l'autorità della libertà. Nella seconda parte si istituisce un confronto tra globalizzazione e regionalizzazione della teologia nel XX secolo. I grandi movimenti della teologia non si dissolvono, ma si trasformano. Quanto più globali noi siamo, tanto più regionali noi diventiamo. Nella terza parte si raccontano «storie di futuro della fede», per intravedere così, esperienzialmente e narrativamente, i cammini futuri. Nella quarta parte, infine, si opera il passaggio alle visioni di teologi e teologhe, che rovesciano la memoria della sofferenza in conversione al futuro.
La raccolta internazionale di scritti è pubblicata in onore di Rosino Gibellini, direttore letterario dell'Editrice Queriniana (Brescia), che ha fondato e diretto, in particolare, la Biblioteca di teologica contemporanea, e il Giornale di teologia.
Editori dell'opera: Dietmar Mieth (Tubinga), Edward Schillebeeckx (Nimega), Hadewych Snijdewind (Utrecht).
Collaboratori; Giuseppe Alberigo (Bologna), Leonardo Boff (Rio de Janeiro), Christian Duquoc (Lione), Claude Geffré (Parigi), Gustavo Gutiérrez (Lima), Virgil Elizondo (San Antonio), Bernhard Häring (Gars am Inn), Hermann Häring (Nimega), Bas van Iersel (Nimega), Werner Jeanrond (Lund), Norbert Greinacher (Tubinga), Johann Baptist Metz (Vienna), Dietmar Mieth (Tubinga), Jürgen Moltmann (Tubinga), Aloysius Pieris (Colombo), Edward Schillebeeckx (Nimega), Hadewych Snijdewind (Utrecht), Elisabeth Schüssler Fiorenza (Boston), David Tracy (Chicago).
commento essenziale e sistematico, alle letture domenicali e festive dell anno liturgico, del ciclo a/b/c,steso con l intento che la meditazione della parola porti alla condivisione e alla sequela. Questa nuova opera di g. Gutiirrez e`un commento, essenziale e sistematico, alle letture domenicali e festive dell'anno liturgico, del ciclo a/b/c, steso con l'intento che la med itazione della parola porti alla condivisione e alla sequela
i libri di samuele sono libri di un alto e vivo umanesimo, anche nei confronti della letteratura pagana questi due libri ci presentano la storia di uomini a noi vicini. Di fatto i libri di samuele hanno un carattere particolare; sono fra i libri piu`importanti della bibbia. Due grandi avvenimenti ispirano la spiritualita dell'antico testamento: i l primo e`l'esodo - la libera zione di israele dalla schiavity dell'egitto -.l'altro avv enimento e`l'istituzione dell a monarchia e la promessa di dio di una discendenza a davide. Nell'esodo l'intervento co ntinuo e`di dio, nei libri di samuele opera soprattutto l'u omo. Di fatto i libri d i samuele sono i libri di un alto e vivo umanesimo; anche nei confronti della letteratura pagana questi due libri ci presentano la storia di uomini che sentiamo essere piu`vicini a noi. I libri di samuele sono i piu`moderni di tutta la bibb
Le lettere sono come il registro di bordo" di un viaggio spirituale che l'autore propone al suo interlocutore diretto (il destinatario delle lettere) ma anche e soprattutto ai giovani. " nelle sue sette lettere henri j.m.nouwen sostiene con convinzione che gesu`e`il centro della sua vita. In questa prospettiva egli partecipa gioie e dolori del suo itinerario spirituale al suo nipote diciannovenne che vive in olanda. Le lettere trattano dei piu`gravi problemi del nostro secolo alla luce del messaggio evangelico e affrontano la problematica religiosa vissuta dai giovani di oggi. Un avvincente ed incisivo carteggio epistolare fra un grande maestro della spiritua
Viene riproposto a qualche anno dalla prima pubblicazione, questa raccolta di meditazioni sulla figura della Maddalena, quale l'A. la legge a partire dal vangelo di Giovanni. Tale figura appare come un emblema per un tipo di vita cristiana, accolta e vissuta come obbedienza al Signore Risorto dopo l'incontro nella mattina di Pasqua; è questo il tema centrale delle riflessioni, che rimandano in particolare alla prospettiva cristiana della missione: va' dai miei fratelli? Maria Maddalena, e con lei tutti i discepoli, imparano così il senso dell'andare ai fratelli -pur attraversando momenti di smarrimento e di sofferta ricerca e pur esposti ad una continua vulnerabilità-, a tutti coloro con cui si è, o si deve essere, in comunione.
Illustrato con splendide fotografie, questo sussidio racconta in maniera semplice ma efficace la storia, il significato e la funzione di una delle più famose costruzioni della storia, il tempio di Erode a Gerusalemme, basandosi sulla Bibbia e sulle ultime scoperte storiche e archeologiche.
Madre Teresa di Calcutta (nome di battesimo Agnese Gonxha), figlia di un droghiere albanese, è nata nel 1910 nella cittadina macedone di Skopje, tuttavia - ella scrive - «mi sento indiana fin nel più profondo dell’anima». Ha fondato le Missionarie della Carità, le quali dall’India si sono ormai diffuse in tutto il mondo. Come Madre Teresa, vestono un sari bordato d’azzurro e calzano sandali. Vivono povere tra i poveri, tra i malati, tra i moribondi. Nel 1979 ha ricevuto il Premio Nobel per la pace, per la sua dedizione ai poveri. È morta a Calcutta nel 1997.
Nel suo libro scrive: «Alcune persone vennero a trovarmi a Calcutta e, prima di partire, mi pregarono:
- Ci dica qualcosa che ci aiuti a vivere meglio.
E io dissi loro:
- Sorridete gli uni agli altri: sorridete a vostra moglie, a vostro marito, ai vostri figli, sorridetevi a vicenda; poco importa chi sia quello a cui sorridete; e questo vi aiuterà a crescere nell’amore reciproco.
Allora uno di quelli mi domandò:
- Lei è sposata?
- Sì - risposi - e qualche volta trovo difficile sorridere a Lui!
Ed è vero. Anche Gesù può essere molto esigente, ed è proprio quando egli è così esigente che è molto bello rispondergli con un gran sorriso».
Ampie riflessioni sulle letture del giorno, considerate non separatamente ma nel loro complesso e con un duplice scopo: aiutare ad approfondire la conoscenza dell'insegnamento biblico e a calare nel quotidiano le grandi ricchezze del mistero di Cristo.
Il libro è una selezione dalla vasta mole della corrispondenza di Fenelon, arcivescovo francese vissuto nel XVII secolo, e raccoglie esempi di comunicazione spirituale con amici lontani, facendo emergere una forma di vita interiore che ha contribuito a caratterizzare la spiritualità moderna.La ricca introduzione presenta le linee biografiche, il pensiero teologico e la questione del "puro amore", il contributo di Fenelon alla pratica della direzione spirituale epistolare. Un classico della spiritualità cristiana, ancora attuale per la profonda ispirazione evangelica e le suggestioni di un umanesimo autentico.
Agostino cominciò a commentare i salmi all'inizio della sua attività come vescovo di Ippona, cioè intorno al 391. Chi scorrerà le pagine di questo libro si accorgerà facilmente della assoluta tranquillità con cui Agostino assimila i salmi al Vangelo. Davide a Cristo, l'umanità ebraica sofferente, battuta, sconvolta dalle conseguenze del peccato, tormentata dagli uomini e punita da Dio, ammalata di tutte le malattie e tutte le miserie, oppressa dagli stranieri, resa schiava e liberata dal Signore, con l'umanità totale, prima e dopo la Redenzione, e con ciascuno di noi.
Il volume ha lo scopo di accompagnare e servire il desiderio della Chiesa di questi anni: che i fedeli si accostino alla lettura dei salmi per trarne alimento alla fede, alla speranza, alla carità, come scrive Agostino commentando il salmo 91: “Ogni pagina della Scrittura ci raccomanda la pazienza nei mali presenti, la speranza nei beni futuri, l'amore a Colui che non vediamo per stringerlo quando lo vedremo”.
Con questa breve antologia si invita il lettore a lasciarsi innamorare di queste pagine e dare ascolto al desiderio di leggere il testo integrale.
Lettera di Giovanni Paolo II indirizzata a tutte le donne del mondo, scritta nel segno della condivisione e della gratitudine, mentre si preparava la IV Conferenza Mondiale sulla donna che si è tenuta a Pechino nel 1995, promossa dall'Organizzazione delle Nazioni Unite. Nella lettera il Papa esprime il pensiero della chiesa in difesa della dignità, del ruolo e dei diritti delle donne, parlando al loro cuore e alla loro mente. Giovanni Paolo II invita le Nazioni Unite a valorizzare "il genio della donna" e "a mettere in luce la verità sulla donna".