Cattura lo spirito del Natale con questo delizioso classico dell'animazione! Basato su una delle favole di Natale più amate di tutti i tempi e arricchito da alcune delle voci delle più splendenti stelle dello spettacolo, questo film incantevole e caldo è una festa felice che piacerà a tutta la famiglia. 'Che ipocrisia', dice Ebenezer Scrooge, lo scontroso avaraccio che preferisce contare i suoi soldi che festeggiare il Natale. Ma mentre le celebrazioni per le feste esplodono in tutta Londra e due topolini cercano di cambiare i modi irritabili di Scrooge, questi riceve tre visitatori inaspettati, i fantasmi del Natale Passato, Presente e Futuro, che lo trasportano in un viaggio meraviglioso e movimentato e lo aiutano a scoprire il vero significato del Natale
L'albero è una figura opposta al movimento: dove nasce muore. Però esiste una seconda vita, che inizia quando smette di scorrere la linfa nei suoi vasi. È la vita del legno. Suo prodigio non è solo il fatto che brucia, offrendo con il fuoco il calore all'accampamento della specie umana. Sua maggiore virtù è che galleggia. Così è stato possibile imparare il mondo, che è liquido in gran parte. Il legno è diventato prua, timone, remo, issato come albero maestro ha sorretto la vela a catturare il vento. I boschi sono diventati flotte e hanno esplorato la geografia scrivendo il romanzo della terra. Ulisse, Sindbad, Magellano, Vasco De Gama, Cook sono saliti a bordo di alberi che camminano sul mare. Il primo bastimento descritto è l'immensa scialuppa di salvataggio costruita da Noè su commissione della divinità. Atterrò sulla cima di un monte, unendo l'alto e il basso come in nessun'altra impresa umana. Uno scrittore che con le sue pagine si sparge negli scaffali del mondo è in debito con gli alberi.
Siamo sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani. Nel film il racconto si svolge nel tempo di una sola nottata. Gli accadimenti si susseguono sempre imprevedibili: a volte sono lunghe attese dove la paura ti fa contare, attimo dopo attimo, fino al momento che toccherà anche a te. Tanto che la pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutto ciò che si narra in questo film è realmente accaduto. E poiché il passato appartiene alla memoria, ciascuno lo può evocare secondo il proprio sentimento.
Leopardi è un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, in una casa che è una biblioteca. La sua mente spazia ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori. In Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca disperatamente contatti con l’esterno. A ventiquattro anni, quando lascia finalmente Recanati, l’alta società italiana gli apre le porte ma il nostro ribelle non si adatta. A Firenze si coinvolge in un triangolo sentimentale con Antonio Ranieri, l'amico napoletano con cui convive da bohémien, e la bellissima Fanny. Si trasferisce infine a Napoli con Ranieri dove vive immerso nello spettacolo disperato e vitale della città plebea. Scoppia il colera: Giacomo e Ranieri compiono l'ultimo pezzo del lungo viaggio, verso una villa immersa nella campagna sotto il Vesuvio.
“La mia autobiografia? Niente di vero.” Nick Cave
Vi sono verità che si nascondono sotto la superficie delle parole. Verità che emergono senza preavviso, come le forme di un mostro marino, per poi sparire. Comporre o scrivere una canzone, per me, significa trovare un modo per attrarre questo mostro verso la superficie. Creare uno spazio in cui la creatura possa irrompere nella realtà e in ciò che conosciamo. Proprio in questo spazio luccicante – all’intersezione fra immaginazione e realtà – esiste tutto l’amore, ogni lacrima e ogni gioia. Questo è il luogo. È qui che viviamo. Nick Cave
Un’ode lirica e inventiva alla creatività, un viaggio poetico in una “giornata immaginata” della vita di Nick Cave, mito e icona culturale, un ritratto intimo e profondamente sincero del suo processo artistico.
20.000 Days on Earth è il debutto alla regia di due artisti innovativi e visionari, Iain Forsyth e Jane Pollard, che nel cast vede i Bad Seeds e una splendida Kylie Minogue, con la colonna sonora di Nick Cave e Warren Ellis.
Nel booklet: Il processo di creazione del documentario.
Come è accaduto che un uomo, un cattolico-nazionalista della classe media, potesse diventare l'ideatore ed esecutore delle strategie che portarono allo sterminio di milioni di ebrei, comunisti e rumeni? Da dove nasce questa ideologia? Come vedeva se stesso, e come era visto in privato, dalla moglie Margarete, dalla figlia Gudrun e dalla amante Hedwig? Come è stato possibile che l'uomo che tanto elogiava le cosiddette virtù tedesche, come l'ordine, la decenza e la bontà, quando scriveva a casa, nel bel mezzo della guerra e dell'Olocausto, affermasse: "Malgrado tutto il lavoro, sto bene e dormo bene"? Come può un uomo diventare un eroe ai propri occhi ed essere uno sterminatore di massa agli occhi del mondo? Attraverso centinaia di lettere private, documenti, diari e fotografie, il film tratteggia una biografia da un punto di vista inedito e svela i pensieri nascosti, gli ideali, i piani, i segreti del comandante delle SS, l'architetto della Soluzione Finale: Heinrich Himmler.
Dopo un’operazione d’urgenza in cui ha rischiato di perdere la vita il piccolo Colton Burpo, quattro anni, guarisce e comincia a raccontare di essere stato in Paradiso, e di avere fatto numerosi incontri: gli angeli, Gesù
(a cavallo!) e alcuni componenti della sua famiglia scomparsi prima che lui potesse conoscerli. Il padre di Colton, Todd, pastore della comunità del Wisconsin in cui lavora anche come piccolo imprenditore e vigile del fuoco volontario, si trova davanti ad una serie di dilemmi: credere alle parole del figlio o attribuirle alla sua immaginazione infantile? Condividere i ricordi del bambino con la sua congregazione o farli rimanere un segreto di famiglia?
Gli spettatori apprezzeranno particolarmente in congedo di Colton dal suo viaggio celeste, un messaggio così semplice e liberatorio che quelli che lo circondano, tra cui i credenti, sono riluttanti ad accettare : Grazie all’esistenza del cielo, dice: “Noi non dobbiamo mai avere paura.“
LA POLACCA WERONIKA E LA FRANCESE VÉRONIQUE SONO FISICAMENTE IDENTICHE E NON SI CONOSCONO, MA CIASCUNA DELLE DUE INTUISCE CONFUSAMENTE L’ESISTENZA DELL’ALTRA. TRA LE COSE CHE HANNO IN COMUNE (MANCINE, MUSICALMENTE DOTATE, ORFANE DI MADRE) C’È UNA MALFORMAZIONE CARDIACA. LA PRIMA NE MUORE. FILM ENIGMATICO IN BILICO TRA REALTÀ E MISTERO, DA SENTIRE PIÙ CHE DA CAPIRE RAZIONALMENTE, TENTATI DALLA SMANIA DELL’INTERPRETAZIONE. NON A CASO LA MUSICA (DI ZBIGNIEW PREISNER) VI HA UNA FUNZIONE TRAINANTE.
TRATTO DA ANNI D’INFANZIA (1977) DI JONA OBERSKI, FISICO NUCLEARE, È LA STORIA DI UN BAMBINO OLANDESE DI QUATTRO ANNI, ARRESTATO NEL 1942 DAI TEDESCHI E DEPORTATO A BERGEN-BELSEN DOVE GLI MUORE IL PADRE. PERDE LA MADRE NEL 1945, SUBITO DOPO LA LIBERAZIONE. IL PICCOLO JONA È ADOTTATO DA UNA COPPIA DI OLANDESI CHE CON LUI DOVRANNO PATIRE NON POCO. FEDELE AL LIBRO, FAENZA (1943) ADOTTA L’OTTICA DEL SUO PICCOLO PROTAGONISTA, LO SGUARDO INCONSAPEVOLE DELL’INFANZIA CHE DELL’ATROCE REALTÀ CHE LO CIRCONDA COGLIE SOLTANTO ALCUNI PARTICOLARI. NON A CASO NELLA SECONDA PARTE QUANDO JONA HA SETTE ANNI, IL FILM CAMBIA STILE PERCHÉ LO SGUARDO S’È FATTO PIÙ ADULTO. FILM SULLA TENACIA DELL’AMORE: SEMPLICE, ASCIUTTO, INTENSO SENZA CONCESSIONI AL DOLORISMO NÉ AL SENSAZIONALISMO.
Alessandro Forte, un pubblicitario di 43 anni, in crisi familiare e professionale, camminando sulla strada da Gerusalemme a Emmaus, si vede affiancare da un uomo in tunica, sandali e capelli lunghi, che dice di essere Gesù. Alessandro non gli crede e dopo l'insistenza dell'altro gli chiede un miracolo: vedere la madre morta. Il miracolo avviene e così comincia il rapporto tra i due.
Dalla fuga dei greci da Odessa fino al golfo di Salonicco nel 1919 alla conclusione nel 1945 della seconda guerra mondiale. Nell’arco di poco più di venti anni, ecco le traversie cui sono sottoposti due profughi greco-russi, colti all’inizio da adolescenti (quando
lei partorisce due gemelli) e poi costretti a vivere nell’ansia della persecuzione, della fuga, della guerra. Lui suona la fisarmonica ma è difficile lavorare in una situazione in cui i momenti belli per fare musica sono quasi scomparsi. Quando si prospetta la possibilità di una tournée in America, lui decide di partire. Da New York nel 1937 scrive alla moglie che anche lì è difficile sistemarsi e che non riesce a farla arrivare. Intanto i due figli, ormai grandi, si trovano in battaglia su schieramenti opposti.
1960: Alberto Manzi non è riuscito a restare in Università. Per lui la ricerca in pedagogia si può fare solo mentre si insegna. Ormai da qualche anno lavora in una normale scuola elementare. E si scontra ogni giorno con una scuola arretrata e poco motivata, preoccupata più di giudicare e di compilare registri che di insegnare a pensare. Come già aveva fatto al Gabelli, non disdegna la disubbidienza intelligente. Fa lezione in terrazza, si rifiuta di adottare libri di testo e, soprattutto, di dare i voti. Per tutti i suoi bambini c’è lo stesso giudizio: fa quel che può, quel che non può non fa. La direttrice, esasperata, avvisa il provveditorato e per liberarsi di Manzi una volta per tue, lo invita a partecipare a un provino per la Rai. La televisione sta cercando un maestro per una trasmissione che aiuti a sconfiggere l’analfabetismo. Manzi, dopo qualche perplessità, accetta. Nasce “Non è mai troppo tardi” una trasmissione rivoluzionaria che farà uscire dall’analfabetismo un milione e mezzo di italiani. E mentre diventa il maestro di un’intera nazione, insegnando a scrivere ad anziani e bambini, Manzi si prepara ad affrontare il consiglio disciplinare che potrebbe allontanarlo dall’insegnamento per sempre…