Piccolo breviario di fratel MichaelDavid per accompagnare il lettore, giorno dopo giorno, dalla domenica di Pasqua fino a quella di Pentecoste, a scoprire, gustare e condividere la gioia cristiana. Come? Semplicemente con l'ascolto di un versetto della parola di Dio tratto dalla liturgia del giorno, con una brevissima meditazione e un'invocazione da far propria e ripetere nel corso della giornata. Accompagnati dalla sapienza monastica benedettina.
È ingenua, ma il suo sguardo sbilenco vede ciò che gli altri ignorano. È vulnerabile, ma resiste alla ferocia del suo tempo. È un personaggio letterario magnifico. La voce di Redenta continuerà a risuonare a lungo, dopo che avrete chiuso l'ultima pagina. Redenta è nata a Castrocaro il giorno del delitto Matteotti. In paese si mormora che abbia la scarogna e che non arriverà nemmeno alla festa di San Rocco. Invece per la festa lei è ancora viva, mentre Matteotti viene ritrovato morto. È così che comincia davvero il fascismo, e anche la vicenda di Redenta, della sua famiglia, della sua gente. Un mondo di radicale violenza - il Ventennio, la guerra, la prevaricazione maschile - eppure di inesauribile fiducia nell'umano. Sebbene Bruno, l'adorato amico d'infanzia che le aveva promesso di sposarla, incurante della sua «gamba matta» dovuta alla polio, scompaia senza motivo, lei non smette di aspettarlo. E quando il gerarca Vetro la sceglie come sposa, il sadismo che le infligge non riesce a spegnere in lei l'istinto di salvezza: degli altri, prima che di sé. La vita di Redenta incrocia quella di Iris, partigiana nella banda del leggendario comandante Diaz. Quale segreto nasconde Iris? Intenso, coraggioso, "I giorni di Vetro" è il romanzo della nostra fragilità e della nostra ostinata speranza di fronte allo scandalo della Storia.
Non tutti possono mettere a disposizione il medesimo tempo nel proprio quotidiano per vivere la preghiera, la meditazione, la contemplazione. Ciascuno ha spazi diversi, tempi personali. Di fatto, nella storia, le modalità degli esercizi spirituali sono state diverse, ma l'unico obiettivo è sempre stato quello di giungere all'incontro personale con Dio: infatti, gli esercizi, nell'intuizione originaria di sant'Ignazio, hanno precisamente lo scopo di favorire la libera risposta dell'anima all'amore di Dio. In questo libro, l'autore, sapiente accompagnatore negli esercizi spirituali ignaziani, offre dei percorsi per chiunque voglia modulare il proprio cammino di preghiera secondo le sue possibilità di tempo e di esigenze interiori. La preghiera, infatti, non appartiene solo a chi può dedicare molte ore al giorno al suo rapporto con Dio, ma anche a chi ha tempo limitato, ma cuore aperto al cammino interiore.
La devozione al Sacro Cuore è una delle più antiche, nei suoi fondamenti, e delle più praticate lungo i secoli, da tutte le tipologie di credenti. Ci sono religiosi e religiose, contemplativi, missionari, teologi e biblisti. Tale devozione ha dato frutti nell'ordine francescano, in quello domenicano e soprattutto tra gesuiti, ai quali fu affidata la missione di diffonderla.
Dopo una parte dedicata ai fondamenti biblici del culto, don Massimo Sebastiani dà, nella sua accurata ricostruzione, come è naturale, molto rilievo alle rivelazioni avute da Santa Margherita Maria Alacoque, che ebbe come padre spirituale il gesuita san Claudio la Colombière. Sono poi evidenziati gli interventi di tre Papi: Leone XIII, che nel 1899 volle consacrare al Cuore di Cristo tutto il genere umano; Pio XI, che nel 1928 pubblicò l'enciclica Miserentissimus Redemptor sulla riparazione la consolazione al S. Cuore di Gesù; Pio XII, che nell'enciclica Haurietis aquas, promulgata il 15 maggio 1956, elabora una sintesi profonda e ricca di quanto la Scrittura e la tradizione, la riflessione teologica e le elevazioni dei mistici hanno detto sulla natura, la dignità il fine del culto al S. Cuore. Un libro che davvero si offre come una perfetta sintesi per chi voglia avere una completa conoscenza di una delle devozioni che fonda la stessa vita cristiana.
Scott Hahn, teologo di fama internazionale, racconta il ruolo essenziale che l'Opus Dei ha avuto nella sua conversione al cattolicesimo con la scoperta che la fede riempie di significato le attività quotidiane e trasforma ogni tipo di relazione. Qui spiritualità e materialità si incontrano e illuminano: attraverso riflessioni sul suo lavoro, sul matrimonio, sull'esperienza di genitore e sulle attività in comunità, Hahn affronta i temi più disparati come preghiera, sacrificio, ambizione, workaholism, amicizia e sesso. Coinvolgente e illuminante, il libro è insieme una storia personale commovente e un importante saggio di spiritualità contemporanea.
«La relazione di counseling è descritta non semplicemente come un rapporto esperto/ cliente, ma come una relazione dialogica che favorisce uno spazio psicologico e interpersonale per l'esplorazione, la sperimentazione, la sorpresa, la scoperta e il rinnovamento della persona nel disagio». Questa relazione dialogica è stata enucleata in otto punti specifici: Okness, sistemi della mente, physis, stati dell'Io, qui e ora, copione in prospettiva relazionale, autoconsapevolezza, motivazione che ne costituiscono la base. Il libro, suddiviso in tre capitoli, preceduti dall'introduzione filosofica sul pensiero del Novecento, sviluppa principalmente le quattro fasi - accoglienza, contratto, pianificazione, intervento - attraverso apparati teorici e metodologici, per facilitare l'intervento sullo specifico del counseling. Contiene inoltre sintesi, tabelle e schede applicative che formano una "cassetta degli attrezzi- rendendolo fruibile per il counselor. «Sebbene sia scritto principalmente per il counseling, pensato per studenti e professionisti, ritengo che chiunque sia interessato a saperne di più sull'Analisi Transazionale, sulla natura del counseling o su se stesso troverà questo libro una grande risorsa». Dalla Prefazione di William F. Cornell
Il mondo sta cambiando con l'Intelligenza Artificiale (IA): stiamo creando una mente, stiamo dando alla macchina una lingua con cui parlarci, per conversare e trovare le parole giuste alle nostre domande. Non qualcosa, ma qualcuno. L'argomento è nuovo, ma il mondo di prima sembra già vecchio. Cosa ne sarà di noi? Come stare in un mondo governato, gestito e disciplinato dall'Intelligenza Artificiale? E se il nostro passato, come il nostro presente, non fosse che una storia che ci andiamo raccontando, la Sacra Scrittura potrebbe essere una chiave di lettura per profilare l'interlocutore di questo mondo nuovo?
I Sermoni al popolo offrono uno spaccato storico culturale assai ampio sulle Gallie (i suoi cet sociali, distinti tendenzialmente in ceti nobiliari o benestanti, ceti di operai, contadini e commercianti e ceti meno abbienti), in particolare su Arles e la sua circoscrizione ecclesiastica, di cui Cesario è vescovo dal 503, nonché sulla prassi dei suoi confratelli vescovi e del suo clero, sui nuovi ideali monastici, sui costumi ricorrenti delle popolazioni di riferimento del predicatore Cesario. L'attività letteraria di Cesario fu tutta a servizio del suo impegno pastorale: egli fu soprattutto predicatore, e la raccolta dei suoi Sermoni non solo è la sua opera più importante, ma anche la più significativa del suo tempo.
Tra le centinaia vergate da Romano Guardini, questa decina di lettere, pubblicate postume e indirizzate all'amico di una vita Josef Weiger, costituisce un documento rilevante per la volontà di affidarvi "la quintessenza della Rivelazione". Redatte negli ultimi anni di Guardini (1963-1967), segnati dalla conclusione dell'insegnamento presso l'Università di Monaco, dai problemi di salute e dall'avvicinarsi alla morte, ma anche da grandi cambiamenti come il Concilio Vaticano ii e il Sessantotto, tessono il filo rosso delle corrispondenze tra Dio, umanità e mondo. In forma e disposizione nuova si ritrovano diverse parole chiave della riflessione guardiniana: finitezza, libertà, storia, responsabilità. Ripercorrendo la sua opera e la sua esistenza, Guardini offre, comunicando solo l'essenziale, spunti per la riflessione teologica distillando una vita di pensiero, esperienza, sofferenza e fede.
Nelle pagine di questa raccolta di saggi promossa e curata da Marco Settembrini vengono illustrati e approfonditi celebri oracoli di Isaia. Dedicati al testo ebraico del profeta biblico come alle sue prime traduzioni e alle sue riprese in età patristica, nei diversi studi Isaia è indagato per la visione che coltiva di vicende di secoli passati, è apprezzato per il valore sapienziale sempre attuale, soprattutto è letto in rapporto all'evangelo di Gesù, al quale prepara e del quale illustra la dynamis salvifica. Lo Spirito del Signore si è manifestato; l'alleanza di Dio con Israele è aperta a tutte le nazioni; grazie alla parola celeste il mondo si è rinnovato e si ricrea; come nel tempio antico di Gerusalemme cielo e terra si predispongono ad accogliere l'umanità convocata al cospetto del Santo.
Per vent'anni Benedetto Croce fu l'unica voce libera del nostro Paese. L'unico intellettuale a cui il regime fascista, per il suo prestigio e il suo carisma, concedeva una certa libertà di espressione. Da solo, attraverso i suoi libri, la sua rivista e le sue relazioni, riuscì a tenere accesa la fiamma della speranza in tanti giovani. Un racconto che ripropone l'eterna battaglia tra libertà e asservimento della cultura. Benedetto Croce non è stato soltanto uno dei più grandi intellettuali italiani del Novecento ma ha svolto una funzione fondamentale durante il Ventennio fascista, impedendo al regime di ottenere una egemonia assoluta sulla cultura del nostro Paese. Con un taglio originale, questo libro, oltre a seguire l'atteggiamento di Croce dinanzi al fascismo - accolto con simpatia, poi combattuto con tenacia e inventiva -, ricostruisce non soltanto la biografia del filosofo nel ventennio più tormentato del Novecento, ma ricollega lo studioso liberale ai protagonisti della cultura italiana ed europea, da Thomas Mann a Stefan Zweig. Con una ricca documentazione inedita, Franzinelli illustra l'offensiva degli squadristi e la 'macchina del fango' scatenata contro il filosofo dissidente, la sua rete di corrispondenti e le schedature poliziesche di chiunque lo frequentasse o gli scrivesse. Emerge il ruolo di Croce nella formazione di giovani che - da Giorgio Amendola a Vittorio Foa, da Leone Ginzburg a Piero Gobetti - lo presero quale riferimento in momenti decisivi della loro esistenza. Una particolare attenzione è dedicata alla battaglia di Croce contro il razzismo: era nota la sua contrarietà alla persecuzione degli ebrei, ma ora emergono la continuità e la profondità del suo impegno, che non trova pari in nessun altro intellettuale italiano.
Per molto tempo gli storici si sono interrogati sul consenso al regime fascista e hanno dedicato poca attenzione all'uso della violenza da parte dei fascisti e al ruolo anche simbolico che questo ha avuto. John Foot, nel solco della migliore divulgazione inglese, ne ricostruisce la storia a partire da singole storie individuali, spesso dimenticate. Rivoltelle, bombe a mano, manganelli e olio di ricino: questo era l'armamentario delle 'squadracce' fasciste che cento anni fa imperversavano per l'Italia, lasciando una scia di morte e di devastazione. Una violenza che sconvolse la penisola e ne paralizzò ogni reazione.