PER IL SUO CARATTERE PROBLEMATICO, IL DOLORE E`RIMASTO PER FREUD, COME PER LA PSICOANALISI POSTFREUDIANA, UNA QUESTIONE INSISTENTE E ... MARGINALE. Come spiegare un fenomeno che h motore" della cura, ma al tempo stesso e`capace, con la reazione terapeutica negativa, di condannarne il successo? Il dolore si lascia innanzitutto riconoscere nelle sue manifestazioni negative, per i vincoli che impone alla logica del pensiero. Il procedimento proposto da annie auberto spinge il lettore a interrogarsi sul problema epistemologico posto da questa nozione fin dalla sua comparsa nel pensiero greco, per poi invitarlo a seguire il percorso freudiano, quello di un ricercatore animato e costretto dalla relazione con il suo stesso dolore. Il ric onoscimento di questo sforzo teorico, dalla confusione degli scritti preanalitici alla sublimazione delle ultime formulazioni, incrocia e rilancia le grandi tappe della psicoanalisi freudiana. L'elaborazione s vela una teoria coerente, specifica della psicoanalisi, che evita di ricorrere allo schema sia del dolorismo (cioh dell utilita e del valore salvifico del dolore), che del masochismo. "
In questo libro Kaes fa il punto sulle teorie psicoanalitiche del gruppo secondo le sue esperienze dirette, individuando setting e modelli differenziabili da quelli proposti dalla sociologia e dalla psicologia. Il dispositivo psicoanalitico di gruppo ha introdotto nuove competenze per il trattamento dei casi difficili": bambini gravemente disturbati, alcune patologie antisociali dell'adolescenza, sofferenze dovute a dipendenze di vario tipo e a conseguenze traumatiche, pazienti adulti psicotici. Esso ha contribuito anche a rendere possibili l'esperienza e la conoscenza della formazione di processi psichici inconsci inaccessibili per altra via. L'obiettivo dell'opera e di analizzare le tesi principali a sostegno della teorizzazione psicoanalitica dei piccoli gruppi umani, esaminando le ripercussioni di tali tesi su una teoria generale dei processi psichici inconsci, oggetto della conoscenza e della pratica psicoanalitiche... "
Il libro mostra il funzionamento del linguaggio e i processi cognitivi che ne sono alla base, ripercorrendo le fasi dell'apprendimento, della comprensione, della parola e della lettura, fino a descrivere i disturbi che possono colpirlo. Ma, al di là delle malattie, alcune imperfezioni nell'uso possono diventare una risorsa: il linguaggio, infatti, non è solo strumento capace di definire con precisione oggetti e situazioni; la lingua concreta di chi parla può essere ambigua e allusiva, sfumata e vaga come talora è la realtà umana.
In molti ambiti della vita quotidiana (la scuola, il lavoro, la politica, lo sport, lo spettacolo) vengono esaltati il desiderio di imporsi, la spinta a primeggiare e perfino la "sana" aggressività. Chi è più sgarbato e arrogante, più si fa notare e meglio si fa largo. A tale malinconica degradazione dei rapporti umani si oppone con forza questo piccolo libro, che rivendica alla cortesia e alla gentilezza il loro pieno spessore culturale. Manifestazione di rispetto, attenzione e sollecitudine per i propri simili, la cortesia è infatti un potente strumento di composizione dei conflitti e di promozione della convivenza, una dimostrazione di intelligenza nel difficile tentativo di comprendere e valorizzare le ragioni altrui.
Una scienza come la psicoanalisi che in un secolo si e svilupoata in maniera notevole necessita di un volume come questo che ne ripercorra gli elementi di origine e di sviluppo. Come introdurre alla psicoanalisi, la scienza dell'inconsci o creata da sigmund freud a partirer dal reale di una esperienza clinica? Una introduzione - di livello universitario - alla psicoanalisi deve reintrodurre al suo movimento la scoperta e farla riscoprire nella sua stessa origine. Quello qui esposto e`l'insieme del camp o del sapere analitico, nel suo contenuto e nella sua dinamica, nelle sue tesi e nel suo divenire, nella sua teoria e ne
alla ricerca di un dialogo tra psicoanalisi e antropologia culturale, assoun individua i nessi e le distanze tra queste due prassi. Michel foucault individuava nella psicoanalisi da un lato e nell'etnologia dell'altro un perpetuo principio di inquietudine" ai confini di tutte le conoscenze sull'uomo, in qua nto esse interrogano "non gia l'uomo in sh, quale puo`appar ire nelle scienze umane, ma la ragione che rende in genere possibile un sapere sull'uomo" . L'accurata ricostruz ione "cronologica e logica" di paul laurent assoun dell'int eresse della psicoanalisi per le scienze sociali si fonda sull'analisi dell'insieme dei testi del corpus freudiano ed intende tracciare un bilancio del contributo che il sapere dell'inconscio e, piu`in gener ale, il punto di vista dell' inconscio puo`apportare alle scienze sociali. La ricostruzione complessiva della posizione di freud rispetto alla cultura piuttosto che "applicare" la psicoanalisi sul piano socio-culturale, intende mostrare nel vivo come il movimento di scoperta e di teorizzazione incontri la questione del legame sociale e delle sue condizioni simboliche, come alcuni "scarti", alcune distanze disciplinari. "
QUESTO LIBRO CONSENTE DI CAPIRE DI CHE SI OCCUPA L INTELLIGENZA ARTIFICIALE E QUALI SONO LE SUE PRINCIPALI APPLICAZIONI dopo aver definito il quadro d'insieme della psicologia cog nitiva e dell'intelligenza ar tificiale, le basi di questi nuovi studi, gli autori espongono i principali concetti e i campi di ricerca dell'intelli genza artificiale, presentandone i modelli con esempi applicativi concreti. Spiegano per esempio come vengono concepiti i giochi, i sistemi esperti, i sistemi artificiali distribuiti e come funzionano i programmi di elaborazione automatica del linguaggio natuale, le reti di neuroni artificiali e la
un grande analista inglese presenta la sua trattazione e gli sviluppi della ricerca sulle teorie di john bowlby riguardo l attaccamento e l interazione psichiatrici e sociali. Attaccamento e interazione e`un libro importante: la teoria dell'attaccamento, descritta dettagliatamente, viene estesa prendendo in considerazione campi quali la psicologia del si (kohut e altri), la teoria della mente (fonagy, steele e altri) e altre ricerche sulle esperienze precoci tra il bambino e chi si prende cura di lui. Mario marrone, nella sua esposizione delle teorie di bowlby, ci dy anche una immagine viva di questo grande psichiatra, il che aiuta a dare al libro un sapore personale. Marrone h psicoanalista e gruppo-analista, si e`formato nel gruppo indipendente di psicoanalisti ingeli e gruppo analisti foulkesiani ed e`ora in questo contesto che fa riferimetno alle sue esperienze personali e profe
È questo l'ultimo volume dell'edizione italiana degli scritti di Jung. Si tratta di contributi perlopiù brevi e incisivi, in parte riscoperti dopo la morte dell'autore e raggruppati per temi , i quali costituiscono - afferma Luigi Aurigemma nella Premessa - «come un rapido sorvolo della sua complessiva produzione; vario e tuttavia coerente, in quanto animato da una fondamentale unità d'ispirazione». Questi testi infatti « illustrano, affrontandola dalle più disparate angolazioni, la concezione propria a Jung della vita umana, cui è specifica la ricerca di un senso e di un fine da lui individuati nel continuo allargamento della conoscenza e coscienza di sé ». Il lettore avrà modo di trovarvi l'eco degli interessi giovanili di Jung per l'occultismo e la parapsicologia, dei suoi contributi più specificamente psichiatrici e psicologici degli anni successivi e delle speculazioni filosofiche ed etico-religiose degli ultimi anni. Scoprirà lo Jung giovane e attento recensore dei testi scientifici dei suoi maestri (Bleuler, Freud ecc.) alla ricerca appassionata della «sua» via personale, lo Jung della maturità, stimato prefatore di ricerche e studi di discepoli o simpatizzanti delle sue teorie , di Neumann, Jacobi, Harding, Adler, e di tanti altri che gli fanno corona in queste pagine. Dall'ultimo gruppo di scritti emerge infine lo Jung pensatore e filosofo che, con l'occhio attento alle religioni del mondo, dibatte lo spinoso problema del male nella storia e propone, a chi è ormai disilluso dal crollo delle fedi e dei valori, una forma di religiosità tutta interiore, che affida all'individuazione personale il compito di tornare a realizzare sempre da capo in ognuno di noi una nuova e più matura incarnazione del divino nell'umano.