Un completo trattato di Cristologia, che viene riedito con una nuova Prefazione (1992) nella quale si sintetizzano gli sviluppi della discussione cristologica nel corso degli ultimi due decenni.
Dalla quarta di copertina:
Preparato da un lavoro decennale di studio e di magistero accademico la Cristologia di Walter Kasper è un'opera che si richiama alla scuola cattolica di Tubinga e in particolare agli schemi cristologici di Karl Adam e di Josef Ruprecht Geiselmann. Intento dell'opera non è quello di ripetere in modo sterile i vecchi discorsi, e nemmeno di ragguagliare, sfruttando l'enorme materiale a disposizione, sulle innumerevoli e nuove questioni di carattere esegetico, storico e sistematico. Qui si mira piuttosto ad evidenziare, con una riflessione approfondita e metodica, i motivi dominanti della tradizione e della ricerca contemporanea, per vagliarli e utilizzarli in vista di una nuova impostazione sistematica della cristologia, che riproponga in modo responsabile di fronte al pensiero moderno le ricchezze della tradizione e i risultati del dibattito contemporaneo.
Un completo trattato di Cristologia, che viene riedito con una nuova Prefazione (1992) nella quale si sintetizzano gli sviluppi della discussione cristologica nel corso degli ultimi due decenni.
Se si vuole conoscere il cristianesimo, bisogna anzitutto conoscere Gesù Cristo. Per tutti resta dunque valido l'interrogativo di fondo: "Chi è Cristo per noi oggi?". La cristologia che qui viene presentata è mossa dalla convinzione che, se non si parte dal Gesù terreno, la cristologia della Chiesa sarebbe priva del suo fondamento storico e contenutistico. L'opera è strutturata in due volumi (di cui il secondo di prossima pubblicazione). Il titolo vuole esprimere la molteplicità dei modi di approccio alla figura del Cristo: esso evidenzia il dato di una personale e costante unità di fondo che, però, viene percepita e interpretata in modo diverso da coloro che ne hanno scritto.