Nell'analisi della parabola esistenziale del Cristo, Andreoli restituisce al lettore la personalità complessa di un uomo coerente con il suo messaggio di mansuetudine e di pace fino al patibolo. Per lo psichiatra, da sempre attento alla vita interiore delle persone, Gesù è modello universale di un'umanità umile e alta a cui la società del terzo millennio - credente, non credente, atea, agnostica - dovrebbe tornare a ispirarsi.
Esiste un Messia nella Bibbia? La figura di questo essere redentore venuto a salvare l'umanità e ad aprire un'era di pace universale ha segnato profondamente il nostro immaginario collettivo. Ma come ha preso forma questa concezione? Da quali testi? In quali circostanze storiche, politiche e sociali? Dove si colloca Gesù nel contesto della speranza messianica del suo tempo in Giudea? Come tutte le grandi idee che hanno cambiato il corso dell'umanità, l'idea messianica ha la sua storia. È questa storia che l'autrice ricostruisce rivisitando l'interpretazione dei testi fondatori così come altri scritti antichi meno conosciuti che esprimono questa speranza.
A partire dai dodici anni nel Tempio di Gerusalemme, poi per tutta la vita Gesù — il Maestro, la Parola del Padre — ha pronunciato parole uniche, destinate a restare per sempre. Dopo l’ultima cena, la vita di Gesù raggiunge il culmine con la passione, morte, risurrezione, ascensione al cielo alla destra del Padre. In questi ultimi brevissimi e drammatici giorni sono gli eventi a parlare, eloquenti come mai.
E le parole? Ci sono ancora le parole di sapienza, i fiumi d’acqua viva che sgorgavano in abbondanza dalla sua bocca? Le parole ora si fanno rare, scarne, essenziali. Forse per questo appaiono più preziose. Il libro raccoglie quelle del Crocifisso e quelle del Risorto, le sue ultime parole, in una meditazione sobria, come il suo parlare.
Don Seregni ci offre una serie di meditazioni su quei brani del Vangelo di Marco in cui sono descritte le azioni semplici e sorprendenti delle mani di Gesù. Le riflessioni esegetico-spirituali sono accompagnate dal racconto delle esperienze concrete che l’autore vive come parroco nella periferia di Lima. "La prima qualità di questo libro – scrive don Cairoli nella Prefazione – è costituita dal prezioso gesto di unire la vita al Vangelo e il Vangelo alla vita. La scrittura di don Roberto ha il tratto gentile di una prosa poetica ove si intrecciano annotazioni puntuali, immagini evoca-tive e bagliori di vita".
Di Gesù crediamo di sapere tutto, dalla nascita fino alla morte (e oltre). Niente di più sbagliato: in realtà, come viveva Gesù di Nazaret? A cosa potrebbe assomigliare la quotidianità feriale di quell'uomo che sfugge a ogni nostra classificazione, personaggio fra i più misteriosi della storia umana vissuto ai margini dell'Impero di Roma, agli albori della nostra epoca? Régis Burnet, noto specialista del Nuovo Testamento, anziché proporre una nuova biografia di Gesù, cerca di ridare vita al mondo concreto che lo attorniava. Rimescolando le conoscenze in nostro possesso, propone una maniera del tutto inedita di accostarsi a Gesù di Nazaret, il figlio del falegname, il figlio di Dio. L'intento è quello di presentare una "giornata tipo" della vita di quel personaggio illustre, combinando elementi rappresentativi del suo ministero pubblico: parole e gesti. Burnet riesce nell'impresa, ispirandosi direttamente ai testi evangelici, in modo documentato e rigoroso. «Nulla è più contingente di una giornata qualsiasi. Il caso la fa da padrone: in agenda c'era una cosa e ne è successa un'altra. Incontri, conversazioni, il flusso irresistibile di emozioni e sollecitazioni esterne ci hanno fatalmente allontanati da ciò che avevamo messo in programma. Solo a lungo termine il senso e la coerenza di una vita diventeranno del tutto manifesti» (Régis Burnet).
L'opera intende presentare in forma corale e sintetica le principali interpretazioni che il giudaismo ha dato della figura di Gesù di Nazareth in epoca moderna e contemporanea, ossia dal periodo rinascimentale fino a tutto il XX secolo. Si tratta di una carrellata affascinante che, a dispetto dei conflitti tra le due fedi e delle ondate di antisemitismo arrivate all'estremo della Shoà, mostra come la figura di Gesù sia stata studiata e approfondita da molti studiosi ebrei, sia rabbini sia liberi pensatori, accomunati dalla volontà di mostrare non solo l'ebraicità etnico- culturale del Nazareno ma anche la vicinanza religiosa dei suoi insegnamenti a tutta la grande tradizione rabbinica come si è espressa nel Talmud e nei midrashim.
Tra i numerosi testi sull'arte cristiana disponibili sul mercato non ce n'è uno che affronti in modo sistematico e analitico gli episodi o i personaggi della Bibbia raffigurati; spesso poi ci troviamo di fronte a opere impegnative anche dal punto di vista economico, più per studiosi del settore che per appassionati dell'arte e della Scrittura. Questo è il sesto di una serie di volumi che offre le chiavi di lettura dell'arte cristiana, vista come "riscrittura per immagini" della Bibbia. Il testo ripercorre gli episodi dei Vangeli sulla "vita pubblica" di Gesù e analizza con dovizia di particolari il modo con cui essi sono stati "messi in scena" da artisti di ogni epoca.
L’empatia è la capacità di mettersi nei panni dell’altro percependo, in questo modo, emozioni e pensieri. Nasce non dal vedere l'altro o dal guardare l'altro, ma dall'osservare l'altro, dall'ascoltare l'altro, dal sentire l'altro, spinti da un sentimento d'amore che ci costringe ad ascoltarlo. Questo ci permette, dall'espressione dei suoi sentimenti, di entrare nel suo stato d’animo e comprendere il modo con cui potremmo essergli di aiuto e di sostegno nella situazione che sta vivendo. L'empatia di Gesù è evidente e presente in quasi tutta la sua azione. Con la sua vita, Gesù ci insegna a vedere gli altri in un modo diverso, condividendo i loro sentimenti e sostenendoli nei momenti di delusione.
Moretto, di media statura, capelli corti e senza barba, indossa una veste preziosa ed elegante, dallo sguardo affascinante; intelligente e sensibile, dalle idee chiare e ferme, dall’animo delicato e deciso… così viene descritto Gesù di Nazaret in questo libro. il libro si apre alla ricerca di Gesù sulle strade della Palestina. Un primo impatto esteriore, per poi risalire alla sua interiorità, intimità, cuore. La sua vita, nascita, missione, morte e resurrezione vengono ripercorsi passo dopo passo fino all’incontro finale. Il racconto di questa storia svela questa grande verità: Gesù ha preferito morire per te che vivere senza di te!
Simone, il pescatore ribelle. Matteo, l'esattore delle tasse disprezzato. Maria, l'anima tormentata. Gesù chiamò tutti loro per nome, trasformandone l'esistenza per sempre. Come sarà stato incontrarlo faccia a faccia? Quale impatto produceva conoscerlo personalmente? Attraverso una scrittura accurata e immediata, i lettori si immergeranno in un modo nuovo e potente nella più grande storia che sia mai stata raccontata, la vita di Gesù di Nazaret. Un'esperienza coinvolgente, emozionante, imperdibile.
Chi è, veramente, Gesù? Sappiamo cosa è diventato dopo la sua morte, in duemila anni di fede cristiana. Ma come lo considerano i contemporanei? Cosa pensano quando lo ascoltano parlare e mentre lo vedono agire? Poco prima della fine, egli pronuncia su di sé parole enigmatiche: «Io so da dove vengo, e dove vado. Voi, invece, non sapete da dove vengo e dove vado» (Gv 8,14). Può questo messaggio di un «re» ebreo illuminare anche l'origine e la meta della nostra vita? Attraverso un fitto e appassionato dialogo con i Vangeli, Giulio Busi traccia il profilo di un Gesù ribelle, assai diverso dall'immagine del buon pastore, mite e mansueto, trasmessa da gran parte della tradizione cristiana. È il Gesù della polemica e dell'invettiva. E, insieme, il Gesù visionario che sovverte e trascende ogni limite di spazio e di tempo, in continuo movimento tra il «qui» della sofferenza e della sopraffazione e il «là» della pace e della vita spirituale. A delinearsi con chiarezza in queste pagine è, in particolare, una «storia ebraica» del maestro di Nazaret. Per lui, infatti, gli ebrei non sono mai «loro» ma «noi». E se la sua ribellione s'indirizza anche contro l'élite religiosa giudaica, è pur sempre la ribellione di un ebreo, orgoglioso della propria appartenenza, che sa interpretare la Torah in modo straordinariamente raffinato, eppure libero, nuovo, creativo. Alla fine, Gesù è un re proscritto, su cui pende un ordine di arresto. Un rabbi itinerante braccato e costretto a nascondersi. Quando sale a Gerusalemme per l'ultima Pasqua, sa che verrà tradito, catturato, percosso, ucciso. I suoi si sbandano, rinnegano. Solo un gruppo di donne non lo lascia nell'ora più oscura. E soltanto una donna cerca il proprio maestro e per prima lo trova, all'alba, in un giardino, al di là della morte. Il giudaismo ha rifiutato il regno senza potere impersonato da Gesù. Il cristianesimo ha trasformato la missione errante dei primi discepoli ebrei, senza famiglia e senza averi, senza bagaglio e senza armi, in una realtà solida, ben costruita, capace di durare per millenni. Ma la ribellione di Gesù ancora continua.
Il libro propone numerose brevi meditazioni che seguono l'ultimo viaggio di Gesù, come viene descritto nel Vangelo di Marco: Gesù da Gerico si incammina sulla strada, in salita, che lo porterà a Gerusalemme, dove vivrà la sua passione, morte e risurrezione. Le meditazioni portano a immedesimarsi in ciò che egli ha vissuto lungo questo viaggio: incontrare le persone che lui ha incontrato (il cieco di Gerico, la vedova povera nel tempio, la donna di Betania con il profumo...); ascoltare le sue parole (annuncio del comandamento più grande, condanna dei farisei, annuncio delle persecuzioni...); riflettere sui suoi gesti (cacciata dei mercanti dal tempio, ultima cena...) fino alla sua passione, morte e risurrezione. Le meditazioni sollecitano a "mettersi nei panni di Gesù" e stabiliscono un dialogo faccia a faccia con l'Uomo della croce che, per chi crede, è il vero volto di Dio. Esse sono introdotte dai relativi brani del Vangelo di Marco e corredate da immagini a colori. Il libro è un agile strumento per accostare la passione di Gesù seguendo le tappe finali del suo cammino.