May offre in questo libro la sua personale formula concettuale di guida per il comportamento del terapeuta che deve affrontare i problemi della consulenza; come aiutare i pazienti a divenire autonomi, così da poter risolvere i propri problemi psicologici o morali. May scrive con quella meravigliosa semplicità che gli deriva dalla sua saggezza e dalla sua intuizione, via via che delinea gli elementi costitutivi essenziali (compresa una lucida esposizione del ruolo dell'empatia) del processo del cambiamento.
Scopo di quest'opera è mettere in evidenza l'ordine proprio della realtà psichica mobilitata dal fatto istituzionale: mobilitata, cioè elaborata o paralizzata, ma anche appoggiata sull'istituzione. Molto presto, nella storia della loro pratica, gli psicoanalisti sono stati posti di fronte agli effetti dell'inconscio nelle istituzioni, siano esse di cura, di formazione o penitenziarie. Oggi più che mai, molti di essi lavorano nel contesto istituzionale, esercitandovi funzioni di responsabilità, politiche, economiche o terapeutiche.