Si tratta della traduzione in lingua corrente della «Vita» di santa Umiltà da Faenza, scritta in volgare da Silvestro Ardenti nel 1345. Perché questo profilo – vivacissimo e interessante – potesse risultare comprensibile ai lettori di oggi, l’autrice ha elaborato il racconto, inserendolo all’interno di una cornice: il dialogo tra due personaggi: l’agiografo Ardenti e la monaca Margherita, una delle prime figlie spirituali della santa. Emerge come santa Umiltà non sia stata solo una taumaturga, ma anche una donna vera, sposa e madre, un’asceta convinta, una mistica, una fondatrice.
Punti forti
La pubblicazione commemora il VII centenario della morte della Santa, avvenuta il 22 maggio 1310.
Destinatari
Largo pubblico di ogni età.
Autrice
Lea Montefuschi, monaca presso il Monastero di Santa Umiltà di Faenza.
Redatte sotto forma di racconto autobiografico, le Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales dal 1815 al 1855 sono considerate uno dei testi più importanti scritti da san Giovanni Bosco.
Curandone la forma letteraria, don Bosco volle che i suoi figli vi trovassero ameno trattenimento. Nello stesso tempo le Memorie dell’Oratorio dovevano servire loro da norme per superare le difficoltà future prendendo lezione dal passato. Inoltre, volle dare loro un esempio di come Dio guida ogni cosa in ogni tempo.
L’intento narrativo risulta finalizzato alla preoccupazione di definire il senso di una esperienza educativa globale e alla formulazione di un programma di azione.
Santa Gemma Galgani morì a soli 25 anni l’11 aprile 1903. Beatificata nel 1933 e canonizzata da Pio XII nel 1940, la sua memoria liturgica ricorre il 16 maggio.
Queste meditazioni – pratiche, accessibili a tutti, essenziali, per l’interiorità di ognuno – sono tratte dagli scritti, dalle lettere ed estasi di una delle mistiche piuù affascinanti del Ventesimo secolo.
Il culto di santa Gemma ha dato vita alla Congregazione Missionaria delle Sorelle di Santa Gemma, inserito nell’ordine Passionista
Le vite commoventi dei santi e beati degli ultimi due secoli, raccontate con parole semplici ed immagini forti. Perché lo scopo della nostra vita è tendere alla santità. Trenta profili di Santi e Beati, alcuni noti altri meno, vengono presentati in questo libro quali esempi luminosi di eroismo e carità nei riguardi dei malati. In questi fratelli essi videro di continuo il volto di Gesù uomo sofferente e verbo incarnato.
Nel luogo abitato più alto d’Europa, San Bernardo d’Aosta fondò intorno al 1050 il celebre ospizio che porta il suo nome. Collocata nel punto mediano della Via Francigena la casa ospitale era aperta a chiunque fosse in viaggio. Tutti, perfino i viaggiatori d’altra religione, vi furono accolti come Cristo in persona, secondo il motto: «Qui il Cristo è adorato e nutrito».
La millenaria tradizione di accoglienza è viva ancor oggi nella congregazione dei canonici. Per questo San Bernardo è stato proclamato patrono degli alpinisti e di quanti amano la bellezza severa e rigeneratrice dei monti.
DESTINATARIO
Un libro destinato a chi vuol conoscere meglio la vita di San Bernardo.
L'AUTRICE
Mariella Carpinello, studiosa di storia e spiritualità monastica, ha pubblicato: "Benedetto da Norcia" (1991); "Libere donne di Dio" (1997); "Brigida di Svezia" (2000); "Il monachesimo femminile" (2002). In collaborazione con altri autori: "Il segreto del chiostro" (con Anna Maria Canopi, 1996); "San Giulio e la sua isola" (2000); "Il dolce canto del cuore" (2004); "L’eredità spirituale di Gregorio Magno fra Occidente e Oriente" (2005). Per le Edizioni San Paolo ha inoltre curato il volume di Gabriella dell’Unità (B. Maria Gabriella Sagheddu), "Lettere dalla Trappa", 2006. Ha fondato l’associazione «Lettere dal Monastero» per promuovere gli studi sul monachesimo femminile. Tiene attualmente un corso su «Donne di Dio nella storia monastica» presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo.
La liturgia della Chiesa cattolica onora san Giovanni Battista più di tutti i santi del suo martirologio, dopo la Vergine Maria. Molte città del mondo lo hanno scelto come patrono. Le arti figurative, la letteratura e la musica si sono spesso ispirate a lui. Questo libro illustrato ne racconta la vita a partire dai Vangeli e dalle leggende apocrife, e il suo culto nel mondo.
Nata a Tagaste (Algeria) nel 331 circa, Monica fu la madre di sant'Agostino, che seguì incessantemente nella sua turbolenta giovinezza fino a Milano, dove il figlio si convertì e fu battezzato, e poi a Roma, dove Monica morì nel 387. E' Agostino stesso a tracciare in poche righe di un suo testo il ritratto completo della madre: "Vegliarda nella pacatezza, materna nell'amore, cristiana nella pietà. Vedova casta e sobria, assidua nelle elemosine, devota e sottomessa ai tuoi santi (sacerdoti, vescovi), che non lasciava passare giornata senza dare l'offerta al tuo altare, che due volte al giorno, mattina e sera, visitava la tua chiesa non per chiacchierare con le altre donne, ma per udire le tue parole e farti udire le sue orazioni".
Nato in provincia di Bologna nel 1916, Antonio Quadri entrò giovanissimo nell'Ordine dei Servi di Maria assumendo il nome di Venanzio Maria. Prima di giungere al giorno del desiderato sacerdozio, un morbo improvviso lo portò alla morte nel 1937, a soli 21 anni. Angelo di purezza, Venanzio cercò la perfezione assoluta nei piccoli doveri quotidiani. Tutta la sua vita, pur semplice e nascosta, fu caratterizzata dall'amore a Gesù e a Maria che si esplicitava nella completa dedizione di sé nell'umiltà, nella carità, nel sacrificio. E' in corso la causa di beatificazione.
Assieme alla vergine e martire Agata, morta a Catania 53 anni prima ma oriunda di Palermo, Lucia, donna di eccezionale bellezza ed elevata estrazione sociale, costituisce il binomio agiografico più significativo e più celebre di quelle eroine che, con il loro martirio, subito in difesa della verginità e della fede, gloriarono la Sicilia nei primi secoli del cristianesimo. Secondo la tradizione e la pia devozione popolare, Lucia patì il martirio a Siracusa il 13 dicembre del 304 sotto Diocleziano, lo stesso anno in cui il 12 agosto a Catania era giustiziato il giovanissimo martire volontario Euplo/Euplio. A differenza di Agata, Lucia esemplifica il modello cristiano di chi nega la propria famiglia e dona tutti i propri averi alla Chiesa e ai poveri. Proprio a causa della devoluzione dei beni materiali, il fidanzato rimprovera Lucia di avere dilapidato il patrimonio paterno con uomini depravati e di essere pertanto diventata una meretrice dissoluta. La dilapidazione dei beni materiali è motivo di accusa e di assimilazione alla dissolutezza dei costumi (il "Carnale mercimonium"), preludendo alla condanna al postribolo e poi a quella finale per spada. Dal Medioevo si consolida il patronato della vista attribuito a Lucia e dai secoli XIV-XV si fa largo spazio un'innovazione nell'iconografia, la raffigurazione con in mano un piattino (o una coppa) dove sono riposti i suoi occhi.
Nato a La Maddalena (Sardegna) nel 1896, padre Vico coltivò, negli anni della sua formazione, attitudini e propensioni spirituali e pastorali che ne segnarono la lunga esistenza e ne fecero un autentico apostolo della Sardegna. A queste solide radici dottrinali seppe unire forti spinte innovative sul versante della formazione dei preti e dell'animazione missionaria. Fondò la Congregazione Missionaria delle Figlie di Gesù Crocifisso, impegnata nell'evangelizzazione dei poveri. Morì nel 1991. Questo libretto ne racconta la vita con stile avvincente.
Un omaggio alla santità e al suo significato. Nella prima parte di questo volume viene introdotto il concetto di Santità nella Chiesa Cattolica, nella seconda vengono riportate le omelie, lettere e citazioni che descrivono la vita e l'operato dei santi. Il volume è rivolto a tutti i fedeli e alla Chiesa stessa con l'intento di diffondere dei modelli di vita da seguire.
Una guida a tutto ciò che riguarda la “Santa degli impossibili”: vita, opere, luoghi, realizzata insieme al Servizio turistico associato della Valnerina (Cascia) e approvata dalla Comunità Agostiniana di Cascia e dall’Opera di Santa Rita di Roccaporena. Il ricchissimo materiale fotografico, del tutto inedito, rende il volume particolarmente utile e gradevole.
Destinatari
Fedeli e pellegrini interessati a visitare i luoghi della vita di S. Rita da Cascia.
Gli autori
Mario Polia, è antropologo, etnografo e archeologo. Specialista in storia delle religioni e antropologia religiosa, Docente di Antropologia Culturale nella Pontificia Università Gregoriana, Direttore dell’Istituto di Studi Piceni della Provincia di Ascoli, Direttore del Museo Demoantropologico di Leonessa (Rieti). Massimo Chiappini, fotografo professionista, collabora da molti anni alla realizzazione delle campagne promozionali e di comunicazione degli Enti pubblici della Valnerina per la valorizzazione del patrimonio culturale dell’area.