Un giorno, una ragazza di 17 anni decide di assumere mezza pasticca di ecstasy che in poche ore devasta il suo fegato, oltre che la sua vita. Pochi secondi che le sconvolgono per sempre tutti gli avvenimenti che avrebbe dovuto vivere in quegli anni. Inizia un percorso pieno di dolore, di difficoltà, di consapevolezze inaspettate, di sensi di colpa, di dubbi e di incertezze.
Vede la morte con i suoi occhi e la tocca con le sue mani, ma la sua voglia di vivere prende il sopravvento; da lì in poi il suo futuro sarà caratterizzato da dover vincere quotidianamente la battaglia per sopravvivere. Questa ragazza rinasce, vive una nuova vita e decide di dedicarla al prossimo. Questa ragazza si chiama Giorgia Benusiglio.
E così inizia il suo viaggio, insieme al padre Mario, attraversando le porte delle scuole o di centri sociali. I suoi racconti sono come pugni nello stomaco. Riesce a trasferire con tanta naturalezza il suo errore e il calvario che ne consegue. Ascoltarla è travolgente, sembra essere guidata da tanti angeli non sopravvissuti all’orrore della droga.
Il volume presenta circa 1300 vite di santi e di beati e di alcune memorie e feste liturgiche secondo il calendario della Chiesa cattolica. Le vite dei santi sono divise per ogni giorno dell'anno e ordinate dai più antichi ai più recenti. La vita di ogni santo è presentata per punti: avvenimenti, aneddoti, spiritualità, pensieri e insegnamenti. In questo volume sono raccolte circa 1300 vite di santi, di beati e di personaggi dell'Antico Testamento. Sono inoltre presenti memorie e feste liturgiche secondo il calendario della Chiesa cattolica romana. Con questo libro è possibile trascorrere ogni giorno, per un anno intero, in compagnia dei santi. Più conosciamo la loro vita, più abbiamo la possibilità di diventare fedeli seguaci di Gesù. I santi, con i loro mirabili esempi, ci aiutano a tentare anche noi la stupenda avventura della santità, che non è privilegio di alcuni, ma vocazione per tutti. Ogni biografia è corredata da un'immagine, quasi sempre a colori.
Quando Giorgio Rumi utilizzava il paradigma interpretativo che dà il titolo a questo volume, "nomadismo eclettico", la nostra società non aveva ancora sperimentato fino in fondo il senso di spaesamento che era insito nelle sue parole, con la perdita di ogni riferimento identitario, il mutamento ossessivo, il disprezzo per ogni forma di appartenenza, il fastidio per ogni riconoscimento di discendenza e di apertura al futuro. La sua prematura scomparsa ha interrotto una riflessione che avrebbe certamente condotto a nuove piste di ricerca, ad approdi illuminanti. Tuttavia, seppure la società italiana abbia sentito la mancanza del suo pensiero lucido e penetrante, mai è venuto meno, non solo il ricordo personale, per taluni l'affetto amicale, ma anche il tentativo di riprendere la sua lezione, di elaborare le sue intuizioni, i suoi percorsi di ricerca, finanche le sue chiavi interpretative. Pensieri privati e articoli della stampa, relazioni e saggi scientifici compongono un apparato vario e articolato che dal 2006, anno della scomparsa di Giorgio Rumi, giunge fino ai nostri giorni creando, anche attraverso brevi brani dei suoi scritti, un intenso dialogo ideale con lui. «In queste pagine, [...] - scrive il card. Gianfranco Ravasi nella Prefazione - la testimonianza è soprattutto d'affetto e ammirazione per la figura di un maestro che ha lasciato una grande lezione storiografica e civile. I vari testi qui raccolti rivelano una serie di iridescenze differenti, come scopriranno i lettori "ascoltando" appunto le diverse voci. Esse raccolgono i molteplici lineamenti di Rumi e, attraverso i vari capitoli, riescono a comporre il ritratto di una persona che ha lasciato una traccia profonda nella vita sociale, culturale ed ecclesiale della seconda metà del secolo scorso. Si intrecciano, infatti, in questo centinaio di «testimoni», i vari percorsi dello studioso sia a livello biografico, sia nella sua ricerca scientifica, sia nell'impronta da lui lasciata nella pólis italiana, sia nelle esperienze personali di discepolato o di amicizia».
Giorgio La Pira, uomo di ardente fede, profeta di pace, politico, è stato un mistico prestato alla politica e di cui il 9 gennaio 2024 ricorrono i 120 anni dalla nascita a Pozzallo, nel sud della Sicilia. Nel luglio 1918 papa Francesco ha concesso l'autorizzazione alla Congregazione delle cause dei santi per promulgare il decreto sulle sue virtù eroiche di servo di Dio. I testi pubblicati in queste pagine tracciano idealmente il percorso umano, religioso e politico di Giorgio La Pira, uomo di eccezionale cultura e di profonda vita spirituale, che fu membro dell'Assemblea costituente, deputato nella prima Legislatura, sottosegretario al ministero del Lavoro e sindaco di Firenze. In un XXI secolo dominato dalle guerre - anche in Europa - i suoi interrogativi e le sue prospettive assumono un interesse nuovo. La freschezza e la forza della sua testimonianza sono un'utile bussola per tutti noi che abbiamo bisogno di orientamento per la nostra vita personale e di cittadini. Con testi di La Pira e contributi di: Patrizia Giunti (presidente Fondazione Giorgio La Pira), Giovanni Spinoso e Claudio Turrini, Padre Gianni Festa, Piero Meucci e Mario Primicerio, Andrea Riccardi, Agostino Giovagnoli.
Per raccontare i «capitoli della vita» di Giorgio La Pira (Pozzallo 1904-Firenze 1977) è stato scelto un ordine cronologico. Basandosi su una minuziosa ricerca e proponendo una ampia documentazione inedita, si descrivono i molteplici impegni che - anno dopo anno - il Professore si è trovato ad assumere ed i vari campi della sua azione, a partire dagli anni della sua formazione in Sicilia. Giovanissimo docente universitario di Diritto romano, intellettuale impegnato nel contrasto al fascismo, costituente, parlamentare, sindaco di Firenze, presidente della Federazione mondiale delle città unite, La Pira ha caratterizzato la sua testimonianza in tutti questi ambiti con la fedeltà alla sua profonda fede e con la concreta attenzione agli ultimi, ai poveri, alla difesa del lavoro, del diritto alla casa, della giustizia sociale; e del basilare diritto alla libertà e alla pace. Per ogni anno viene riportato un riepilogo di tutte le attività del Professore. L'opera è corredata da oltre mille schede biografiche e da una ampia bibliografia. Una solida base di partenza per ulteriori ricerche, ma anche un utile strumento per percorsi di riflessione e di studio sulla vita e il pensiero di Giorgio La Pira. Prefazione di Gualtiero Bassetti.
«La fede e la carità resero Pier Giorgio Frassati attivo e operoso nell’ambiente in cui visse, in famiglia e nella scuola, nell’università e nella società; lo trasformarono in gioioso ed entusiasta apostolo di Cristo, in appassionato seguace del suo messaggio e della sua carità. Il segreto del suo zelo apostolico e della sua santità è da ricercare nell’itinerario ascetico e spirituale da lui percorso; nella preghiera, nella perseverante adorazione, anche notturna, del Santissimo Sacramento, nella sua sete della parola di Dio, scrutata nei testi biblici; nella serena accettazione delle difficoltà della vita anche familiari; nella castità vissuta come disciplina ilare e senza compromessi; nella predilezione quotidiana per il silenzio e la “normalità” dell’esistenza».
Giovanni Paolo II
Cristina Siccardi, laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa, La Gazzetta del Piemonte, Il Nostro Tempo, La Voce del Popolo, L’Osservatore Romano, Avvenire e con emittenti radiofoniche
e televisive. Specializzata in biografie, con le Edizioni San Paolo ha pubblicato tra gli altri: Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila (2002); Santa Rita da Cascia e il suo tempo (2004); Fratel Silvestro. La vite di Dio (2006).
Figlio del senatore Alfredo Frassati, fondatore del quotidiano torinese «La Stampa», Pier Giorgio è stato proclamato «beato» da Giovanni Paolo II nel 1990. Nell'arco di una vita breve (1901-1925), ma intensamente vigilante ed operosa, egli orientò la sua esistenza alla ricerca di valori autentici. Studente in Ingegneria mineraria, sportivo esuberante, appassionato soprattutto di montagna, iscritto a molte associazioni del suo tempo attive in ambito sociale, politico e spirituale, egli seppe cercare ovunque il volto di Dio ed aprirsi al prossimo con la parola di conforto e di aiuto, con l'amicizia comprensiva e disponibile e con il dono di sé offerto nell'umiltà. La sua personalità, a più di cento anni dalla nascita, continua ad affascinare, animare ed entusiasmare, costituendo, soprattutto per i giovani, un luminoso esempio a cui ispirarsi.
Per ogni giorno si offrono: – La lectio: che cosa dice il testo? – la meditatio: che cosa il Signore dice a me? – l’oratio: che cosa dico io al Signore? – la contemplatio: che cosa dicono i Padri o i maestri dello Spirito? – l’actio: una 'Parola' da ripetere e da vivere, che accompagna lungo la giornata – una lettura spirituale: come un Autore del nostro tempo attualizza la Parola? Dalla quarta di copertina: Viviamo un momento della storia ecclesiale felicemente caratterizzato da una ritrovata centralità della parola di Dio nella vita spirituale dei credenti. I volumi di questa collana suggeriscono un percorso di lectio divina: preghiera di antichissima tradizione, che si rivela quanto mai viva e attuale anche oggi per il popolo cristiano. Sono uno strumento concreto - agile ma allo stesso tempo rigoroso, semplice ma ricco di contenuti - che aiuta a seguire un piano di lettura meditata della Sacra Scrittura, che insegna a gustare i testi biblici proposti dalla liturgia lungo lo svolgersi dell'anno liturgico. Lo fanno guidando il lettore nelle classiche tappe della lectio, della meditatio, dell'oratio, della contemplatio e dell'actio. Queste pagine abbondano di brani antologici tratti dai grandi commenti che i Padri ci hanno lasciato sulla Scrittura, e per ogni giorno (festivo e feriale) accanto ad essi riportano gli insegnamenti dei santi e degli interpreti moderni della storia umana. Un sussidio completamente nuovo, frutto della collaborazione di diverse competenze: i numerosi autori sono esperti nel campo dell'esegesi, della liturgia e della spiritualità, rappresentanti di diverse sensibilità culturali e spirituali. Il loro impegno comune è quello di convergere tutti insieme verso una spiritualità biblica, sia personale sia comunitaria, che si incarni nella vita degli uomini e delle donne di oggi.
Formazione spirituale è conoscere, amare e testimoniare il Cristo, perché il cristianesimo è l'esperienza di una persona viva,di Uno che vuole entrare in dialogo con l'uomo. E le sorgenti vive per la formazione spirituale sono, oggi come ieri, la Bibbia, la liturgia e gli scritti dei Padri. In particolare, l'ascolto della Parola di Dio nella comunità cristiana si rivela sempre più un luogo privilegiato dove si manifesta lo Spirito di Dio. La Parola, resa viva dallo Spirito, diviene intelligibile e sempre nuova all'interno della Tradizione e della fede della Chiesa (cfr. DV 12). La collana Lectio divina per la vita quotidiana intende appunto suggerire un percorso di lectio a partire dai testi più letti e pregati dalla comunità cristiana e dalla Tradizione viva della Chiesa. Queste pagine seguono il metodo classico della lectio divina, e in più sono arricchite da brani antologici tratti dai grandi commenti che Padri della Chiesa e Maestri di vita spirituale ci hanno tramandato. Il vasto racconto di Luca, raffinato nella forma letteraria, utilizzatissimo nelle nostre liturgie, offre pagine esemplari per meditare e gustare con il metodo della lectio la 'buona novella' di Gesù. Originale nel terzo vangelo è la prospettiva di fondo: Luca, storico e teologo, è il cantore per eccellenza della misericordia di Dio, e, sulla scia di Paolo, elabora un'interpretazione assai aperta e cosmopolita del messaggio evangelico. Luca si dedica con passione ad approfondire temi cruciali dell'insegnamento di Gesù, come la conversione e la fede, l'ascolto della Parola e la preghiera, la sequela e le sue severe esigenze. Tra di esse spiccano il distacco dai beni terreni, l'amore del prossimo e l'elemosina, e non da ultimo la vigile attesa della salvezza finale, che impegna nel servizio alla chiesa e al mondo.
Giorgio Labò era nato il 29 maggio 1919, figlio unico di una coppia di formidabili intellettuali. Trovò la sua strada nell'architettura, nella critica d'arte, nella letteratura e nell'opposizione al regime nazi-fascista. L'esito della sua esistenza fu drammatico: il 7 marzo 1944 venne fucilato dalla SS a Forte Bravetta. La vita di Giorgio - raccontata per la prima volta in questo libro, anche attraverso le sue lettere inedite e i suoi scritti - è messa in risalto nella sua esemplare linearità.
Giorgio Caproni è da tempo considerato uno dei maggiori poeti del nostro Novecento, eppure sostanzialmente sconosciuta era rimasta la sua attività di narratore, infine recuperata dalle terze pagine dei quotidiani da una recente edizione garzantiana dei racconti. Michela Baldini, che ha collaborato con Adele Dei nella preparazione di quel libro ("Racconti scritti per forza", Milano, 2008), analizza adesso per la prima volta in modo compiuto da un punto di vista critico la produzione narrativa, unendo al rigore della filologia gli strumenti della ricerca narratologica e dell'analisi tematica. Al centro della sua attenzione il problema del rapporto tra lingua della prosa e lingua della poesia (indagato attraverso lo studio di un preciso modello di riferimento individuato nel trattato "Arte e poesia" di Adelchi Baratono), e la ricerca di temi significativi che consentono il costante rinvio all'opera in versi quali la guerra, il viaggio, la ricerca della parola.... Costantemente presente all'analisi l'interrogativo sul punto di vista e sulla focalizzazione, nonché quello sul gioco dei rimandi letterari che consentono di evidenziare i meccanismi della mise en abîme e dell'ironia, individuando tra l'altro nella stesura del romanzo interrotto "La dimissione" un preciso modello di riferimento nel testo agostiniano delle "Confessioni". L'ultimo capitolo sulla "Correzione dei racconti" si sofferma invece opportunamente sulle varianti d'autore, partendo da un significativo campione di riscrittura dei testi.
L'Autrice, attraverso i Colloqui Mediterranei", mette in luce l'attualità che caratterizza l'azione politica di La Pira che è possibile condensare in una moralità alta e ben fondata, protesa verso un bene comune. "