L'autore di questo libro è testimone oculare del martirio dei quaranta seminaristi. Miracolosamente sopravvissuto, egli documenta non solo l’eccidio, ma soprattutto i molteplici frutti scaturiti da tale martirio. Il suo racconto inizia con una domanda: come mai in un Paese che ha visto susseguirsi numerose crisi politico-militari a base etnica, caratterizzate da orrendi massacri e vendette di un’etnia sull’altra, si possono incontrare luoghi di fraternità così forte? Descrivendo l’esperienza educativa nel seminario di Buta, egli mostra che l’opera di evangelizzazione e di educazione alla comunione con Dio e con i fratelli ha creato tra quei giovani una appartenenza a Cristo e tra loro più forte della loro appartenenza etnica. Se è vero – riflette l’autore – che il Vangelo viene prima dei martiri, è altrettanto vero che la testimonianza dei martiri suscita una nuova ondata di evangelizzazione, perché rende visibile una vita desiderabile, fraterna, più forte dell’odio e delle divisioni. Così un episodio accaduto in un angolo remoto dell’Africa diventa luce per tutti. Esso documenta che la radice della fraternità è racchiusa nella paternità di Dio. Conclude l’autore: "È attraverso la testimonianza di comunità autenticamente fraterne che la Chiesa è in Cristo la luce che attrae le genti". Speranza per il mondo.
Il libro è un’antologia di brani tratti dalla Vita di san Giuseppe scritta da Maria Cecilia Baij (una monaca benedettina vissuta nel 1700) e frutto di rivelazioni private.
Suor Annamaria Valli, esperta conoscitrice della spiritualità della Baij, accosta a ogni brano della Vita un breve, ma prezioso, commento che, oltre a spiegare il testo, offre spunti di meditazione, con l’intento di suggerire modi per vivere un’esistenza animata dall’amore cristiano, a partire da una relazione intensa e continua con Gesù, come faceva la Baij, e anche ispirandosi all’agire di san Giuseppe. L’antologia è inoltre arricchita da una sezione che invita a pregare san Giuseppe con le parole di Maria Cecilia Baij.
«Mi sono proporsto di sviluppare una contemplazione pasquale del mistero di Cristo e della sua Chiesa» (dalla Prefazione).
L'autore, attingendo ai testi della libturgia, guida il lettore ad accostare i misteri della vita di Gesù - incarnazione, tentazioni, vita pubblica, passione, resurrezione - e a meditare sulla missione della Chiesa alla luce della Pasqua.
Pagine che sanno coniugare la densità del pensiero teologico con la ricchezza della spiritualità.
Ritorna un testo classico per il tempo di Quaresima e Pasqua che raccoglie le meditazioni svolte dall'allora cardinal Ratzinger per Esercizi spirituali tenuti al Papa e ai membri della Curia romana all'inizio della Quaresima 1983, arricchite da alcune riflessioni sul mistero di Cristo, la Chiesa e il sacerdozio.
La breve opera contiene intense riflessioni e preghiere, dettate da due grandi teologi che intendono accompagnare il fedele nella vissuta partecipazione ai misteri che la Chiesa celebra nella Settimana Santa.
Che cosa porta di nuovo Amoris laetitia rispetto al magistero tradizionale della chiesa? In questo suo commento all'Esortazione apostolica di papa Francesco, Brambilla mostra che il documento getta uno sguardo nuovo sulla vita di coppia e della famiglia: introduce uno stile, un linguaggio e un'attenzione particolare all'esistenza concreta delle famiglie, alla fenomenologia della coppia e alla storia della trasmissione fra le generazioni.
Il dibattito suscitato dall’Esortazione papale sull’amore nella famiglia non tiene sufficientemente conto che ogni atto di magistero è una ripartenza dall'inizio, per fare un ulteriore passo avanti, no è la prima volta e non sarà neanche l'ultima. E' l'atto dell "traditia tradens"che non si limita a trasmettere dottrina e morale, ma cerca di interrogarle sempre da capo, ritornando alla freschezza della sorgente e al gesto di mettere il lievito del Vangelo nella pasta del vissuto umano. In cinque percorsi pastorali di introduzione al matrimonio cristiano, così ci viene dato di sperimentare che dono del Vangelo e vita della coppia possono rinascere e rinascere insieme.
Franco Giutio Brambilla, già ordinario di cristologia e di antropologia teologica alla Facoltà teologica dell'Iltalia settentrionale (e preside della stessa dal 2006 al 2012), nel 2012 è diventato vescovo dl Novara. Presso l'Editrice Queriniana ha pubblicato: Il Crocifisso risorto (2021); Antropologia teologica (2014); Liber pastoralis (2018); Praticare e raccontare i “santi segni” (2020).
Un pamphlet che passa dall'homo sapiens alla Traviata, da John Updike a Pirandello, per arrivare a dire, attraverso la meravigliosa trama del Vangelo, che l'amore è necessario all'umanità. Ma c'è di più: l'amore che dura, illuminato dalla grazia, salva gli uomini, perché la frammentazione delle storie, la liquidità dei legami rischiano di smarrirli e di riportarli, se vogliamo leggere la storia del mondo, a un'età primitiva, dura come la pietra. Una lettura che mette a nudo i mali e le fragilità delle relazioni contemporanee e suggerisce come ritornare a metterle in una cornice di senso. Un Amore moderno è un Amore leggero. Come lo spirito, come la grazia. Per questo sa durare e mantenersi.
«Il libro apre prospettive per un'azione pastorale proficua a favore delle coppie di sposi, che possono (e devono) essere stimolate e accompagnate nell'intraprendere un percorso di purificazione e di illuminazione, che le conduca ad assumere in modo sempre più profondo la propria identità sessuata, per vivere con sempre maggiore gioia l'unità tra di loro e con Dio, che l'atto sessuale simboleggia e realizza». Prefazione di José Granados. Postfazione di Renzo Bonetti.
Il pellegrinaggio che si snoda da Macerata alla Santa Casa di Loreto «è un percorso curato nei minimi particolari, metro per metro. Curato anno dopo anno, con la memoria dell'amore. In realtà è sempre pieno di imprevisti, ma tutto diventa occasione per aiutare a contemplare, suggerire, offrire. Il camminare insieme rende la fatica lieve, accompagnata. È davvero una grande analogia della vita e dell'amore di Dio, che si è fatto pellegrino nei nostri itinerari, a volte complicati e duri. Non si lascia indietro nessuno e il compagno di strada sconosciuto è un fratello!». Così il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, introduce alla lettura di questo libro che, da un lato, con un'ampia intervista a monsignor Giancarlo Vecerrica, celebra la ripresa del pellegrinaggio stesso, ricordandone le origini; dall'altro riporta una serie di interventi di don Luigi Giussani durante le celebrazioni del pellegrinaggio lungo gli anni, e fa così memoria di una delle grandi figure presbiterali del XX secolo, nel centenario della sua nascita. Questo prezioso volumetto diventa così un vero e proprio dono che accompagna il lettore in un pellegrinaggio interiore, «che ci aiuta a vivere tutti i giorni, a camminare anche quando l'oscurità è davvero grande, a capire che, proprio quando è buio, le stelle sono più luminose, che non c'è gioia né futuro restando fermi: andiamo verso una casa».
Il social network più famoso rivisitato in chiave cristiana, "Facego(o)d-Aggiungiti agli amici di Dio", offre ai ragazzi lo spunto per conoscere i coetanei che nella Bibbia hanno incontrato Dio e hanno stretto amicizia con lui, come Daniele, Davide, Samuele, Rebecca, Tobia, Sara... Il volumetto è completato da percorsi di riflessione, suggerimenti utili per ritiri, proposte di animazione e lavori di gruppo, e fa parte della nuova collana "R+ Ragazzi più", progettata e realizzata con stile fresco e grafica accattivante.
È possibile descrivere con parole umane Dio? Le prime comunità cristiane sapevano bene che l'Altissimo è ineffabile, Gesù però si era proclamato figlio del Padre, e dunque Dio-connoi. Dopo un complesso processo culturale e teologico, i primi Concili ecumenici (Nicea nel 325, Efeso nel 431, Calcedonia nel 451) proclamarono Cristo "veramente Dio e veramente uomo". Ma questa verità, proclamata dai cristiani per duemila anni, viene messa oggi in radicale questione. Luigi Sandri, pur affermando che molti aspetti della fede - dal peccato originale a Maria vergine-madre, dall'eternità dell'inferno al sacerdozio - siano da rivisitare criticamente, ribadisce però la validità dei primi Concili e ritiene che, depurata da schemi oggi improponibili, la religione che tenta di dire Dio con parole umane è l'unica possibile su questa terra. L'alternativa è negare Gesù. Prefazione di Cristina Simonelli.
La Comunità delle Monache Agostiniane vive nella clausura del Monastero dei Santi Quattro Coronati in Roma dal 1564. Incastonato nel cuore di Roma, il Monastero è da sempre e ancora oggi un luogo di preghiera e di accoglienza; la Comunità si offre con semplicità per portare a Dio il canto dell'uomo, le sue gioie e le sue speranze, le sue tristezze e le sue angosce, il suo infinito bisogno di Dio.
"Il popolo di Dio: comunione che risana e profezia che costruisce". Il libro tratta il tema del popolo di Dio nella Sacra scrittura dividendolo in tre moduli distinti composti ognuno da altrettanti saggi, per un totale di 9 relazioni: «Non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio dispersi» (Gv 11,52) - prof. Maurizio Marcheselli . Atti degli apostoli: un popolo di Dio capace di essere comunione e profezia" - Ermenegildo Manicardi . Isaia, Geremia ed Ezechiele come evangelizzatori - Marco Settembrini.