Monsignor Bruno Forte raccoglie in questo testo alcune riflessioni su medicina, etica e spiritualità nel loro reciproco rapporto, alla luce della fede cristiana. Sono riflessioni originate dal tentativo di rispondere alla domanda: quali conseguenze ha sull'esercizio della professione medica la fede in Cristo di chi la esercita? Si tratta, almeno in partenza, di un contributo per la riflessione dei credenti che, per vocazione e missione, fanno il medico, l'infermiere o l'operatore sanitario, affinché la loro fede non sia irrilevante rispetto al servizio da rendere, ma ne ispiri le scelte etiche di fondo e ne nutra la carica spirituale. La medesima riflessione, però, si amplia man mano che procede, fino a toccare temi che riguardano ciascuno: i malati, i loro parenti, tutti coloro che - lungo la vita - si trovano a dover fare i conti con un mondo quale quello della salute, che non è mai facile incontrare e dal quale si può ottenere consolazione o senso di abbandono, a seconda di come ci si metta in gioco e di chi si abbia la sorte di incontrare. Così, la domanda sulla medicina e la sua etica diviene la grande richiesta di ogni donna e uomo nella storia: esiste una spiritualità possibile nel tempo del dolore? Un libro che mancava nel nostro panorama editoriale, e che può trovare ampio riscontro nel mondo della sanità attenta all'uomo, una sanità olistica e integrale, con una particolare attenzione ai temi della salute e spiritualità in famiglia e nel mondo dello sport.
Fra ebraismo e cristianesimo c'è una convergenza di fondo, inseparabile certo dalla loro diversità, eppure tale da motivare la loro ineliminabile coappartenenza e la consistenza dell'apporto che la tradizione ebraico-cristiana nel suo insieme ha dato alla storia culturale e religiosa dell'umanità. La singolarità di quest'apporto sta nella testimonianza che entrambi, ebraismo e cristianesimo, rendono alla rilevanza dell'Altro, trascendente e vicino, nella vicenda personale e collettiva. Atteso, cercato, accolto, amato, il totalmente Altro - tanto per l'ebraismo quanto per il cristianesimo - è il Dio vivente, che sovverte e salva la vita e la storia quando, pur restando infinito, si fa presente nel finito per comunicarsi alla nostra fragilità. Per il cristiano questa presenza raggiunge il suo vertice nella Parola fatta carne, Gesù, che «è ebreo e lo è per sempre». Conoscere e amare l'ebraismo è perciò, per il cristiano, componente rilevante della conoscenza e dell'amore per il suo Signore e Maestro.
L'amore attraversa ogni cosa, ogni realtà umana e divina; questa è la sua specificità, questa la sua forza, che lo rende - come afferma il Cantico dei Cantici - forte alla stregua della morte stessa. L'amore è la cosa più umana e insieme la più divina; è la caratteristica che attraversa ogni vicenda terrena e celeste. A partire da questo assunto indiscutibile, Bruno Forte veleggia nei recessi più profondi dell'amore e della carità, che ne è la pienezza: amore fraterno, filiale, matrimoniale; amore di Dio per i suoi figli e ricerca di amore dei figli che alzano gli occhi al cielo... Un breve libro che declina le note di questo sentimento che abbraccia tutte le nostre passioni - dalla sofferenza all'estasi - e, nello stesso modo, tutte le passioni di Dio.
In questo libro l'autore rivisita gli scritti teologici di Mons. Bruno Forte (vescovo della diocesi di Chieti-Vasto), cogliendovi, con sintonia spirituale e intelligenza teologica, il filo rosso del rapporto fra il dono della salvezza offerto in Gesù Cristo e la storia degli uomini, che si rende particolarmente visibile e tangibile nel vissuto della Chiesa, la fidanzata dell'Agnello.
Il tema del viaggio e del cammino è dominante nell'opera di Luca: in tal senso è significativo che il terzo Vangelo sia collegato agli Atti degli Apostoli da un disegno unitario, che va dal viaggio di Gesù verso Gerusalemme al cammino che da lì i discepoli intraprendono fino ai confini della terra per portare a tutti i popoli la buona novella del Risorto e trasmettere il dono della salvezza offerta in Lui a chiunque l'accolga nel cuore e nella vita. In questo volume l'arcivescovo Bruno Forte raccoglie tre meditazioni sul tema del viaggio nel vangelo di Luca: la visita di Maria a Elisabetta dopo l'annunciazione, la grande inserzione lucana del cammino verso Gerusalemme e l'incontro con i due discepoli diretti verso Emmaus.
Bruno Forte riflette sull'amore divino a partire dal Vangelo di Giovanni. Il Vangelo di Giovanni viene riletto da Bruno Forte come un'introduzione all'amore che Cristo è venuto a portare agli uomini. La riflessione di Forte è scandita in tre tappe: la prima mostra l'amore di Gesù verso il suo discepolo che diviene simbolo di ogni altro discepolo; la seconda approfondisce il tema dell'amore del Signore attraverso l'esame di tre dialoghi; la terza e ultima è dedicata alle donne, presentate dall'Evangelista come modello dell'accoglienza del dono di Dio.
Perché Francesco d'Assisi ha lasciato una così profonda impronta nel cuore di tante donne e uomini di ogni latitudine e cultura? Per comprenderlo, bisogna chiedersi chi era all'origine e da dove è partito il futuro discepolo di Gesù Cristo, per amore del quale volle farsi sposo di Madonna Povertà. Questo volume di meditazione spirituale, dopo aver percorso quella che potrebbe dirsi la "via della purificazione" di Francesco, corrispondente al cammino della sua conversione, descrive la fase "illuminativa", cioè in quegli eventi ed esperienze in cui la luce di Cristo crocefisso venne a risplendere sempre più profondamente in lui. Infine, la stagione della vita di Francesco, che corrisponde alla tappa cosiddetta "unitiva", porterà a considerare come egli abbia completato ciò che mancava nella sua carne alla passione di Cristo, a vantaggio del Suo corpo, la Chiesa, per il bene di tutta la famiglia umana.
È possibile imparare a credere? O la fede è un dono che può essere solo invocato e accolto in totale umiltà? Certamente la fede è grazia da invocare. L'invocazione, tuttavia, è già una scelta, un aprire il proprio cuore a Colui che dice: "Ecco: io sto alla porta e busso. Se uno, udendo la mia voce, mi aprirà la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me" (Ap 3,20). In questi esercizi spirituali per tutti Bruno Forte mostra ai lettori come alcuni grandi testimoni biblici della fede - Abramo, Maria, Pietro - abbiano aperto la porta del cuore al dono di Dio. Sul loro esempio e con il loro aiuto tutti i cristiani devono provare ad aprire di più e meglio quella porta, affinché entri il divino Amato e per crescere nell'amore che purifica e trasforma.
Un libro per laici che focalizza l’attenzione su Gesù e sulla sua identità, soffermandosi sui capitoli centrali del Vangelo di Marco. Un itinerario di scoperta di Cristo che affronta domande cruciali per il credente e per la persona in ricerca: Come si è posto Gesù davanti alla sua vita? E davanti alla sua morte? Che cosa ci chiedono di fare le sue scelte? Ma, soprattutto, chi è questo Gesù per noi oggi?
Bruno Forte, dottore in teologia, è stato fino al 2004 Ordinario di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. È membro dei Pontifici Consigli per la Cultura, per l’Unità dei Cristiani e per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Per due quinquenni ha fatto parte della Commissione Teologica Internazionale della Santa Sede. Nel 2004 Giovanni Paolo II lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di ChietiVasto. Delle sue opere ricordiamo la Simbolica Ecclesiale (Edizioni San Paolo) in otto volumi e la Dialogica (Morcelliana) in quattro volumi. Fra i testi di esercizi spirituali (tutti pubblicati dalle Edizioni San Paolo) segnaliamo: I gradi dell’amore. Nel Cantico dei Cantici, 2007; Sotto il sole di Dio. L’Apocalisse e il senso della storia, 2008; Alla scuola di Paolo per vivere di Cristo. Esercizi spirituali sulla Lettera ai Romani, 2009; I Salmi delle ascensioni. Un cammino spirituale, 2010; La lettera dell’amore. Esercizi spirituali sulla 1a Giovanni, 201; La porta della Fede 2012.
Questo volume propone la raccolta degli scritti e dei discorsi (dal 2010 al 2011) di Mons. Bruno Forte .Tema dominante è il dialogo nel suo rapporto con il Vangelo. Solo dialogando l’uomo esiste pienamente, perché si esprime nella sua radicale vocazione all’amore e ne pone in atto la progressiva rea- lizzazione.
Senza dialogo al suo interno la Chiesa non sarà mai “icona della Trinità”. Senza dialogo con la comunità degli uomini essa non annuncerà quanto gra- tuitamente le è stato donato. Anche in questa luce l’ecumenismo appare esigenza imprescindibile del popolo di coloro che hanno creduto al Vangelo dell’amore.
Questa Piccola introduzione alla vita cristiana vorrebbe invitare, in forma semplice e breve, all’esperienza della “vita nuova” del discepolo che ha creduto all’amore del Dio di Gesù Cristo e ha acconsentito ad abbandonare a lui e al suo Spirito il proprio cuore, per vivere nell’umile sequela del profeta di Nazaret. Le brevi meditazioni intendono solo evocare qualcosa della bellezza e della responsabilità della vita cristiana, per suscitarne la sete di saperne di più e, soprattutto, di farne profonda esperienza. Il cristiano, infatti, è chiamato ad essere fedele al mondo presente e al mondo che verrà. Il “già” della salvezza lo impegna a costruire oggi, con i doni di Dio, il domani, organizzando la speranza nei giorni degli uomini; la promessa del “non ancora” lo stimola a non assolutizzare alcuna grandezza di questo mondo, a esercitare sempre la riserva critica della speranza più grande.
Nata dal desiderio di comunicare il dono della fede, la gioia della preghiera e l'esperienza dell'amore divino, questa lettera vorrebbe parlare al cuore di ogni credente.