Contenuto
Si tratta di un’agile e breve presentazione delle principali problematiche che attendono lo studente o lo studioso che si accinge a studiare la Bibbia ebraica o Antico Testamento. L’autore dialoga con lo stato dell’arte della ricerca veterotestamenaria e discute la possibilità che in questo ambito si possa tener conto dei presupposti di fede, in particolare di quelli cristiani. Egli infatti affronta il problema della rilevanza storica dell’Antico Testamento, del suo status letterario delle problematiche relative alla composizione dei principali libri per finire con interrogativi di ordine etico riguardanti il tema del genocidio dei popoli antichi.
Peter Williams è attualmente Direttore (Warden) di Tyndale House a Cambridge e ha insegnato presso l’Università di Aberdeen in Scozia.
Indice
Abbreviazioni
1. Prepararsi allo studio
2. Un approccio cristiano all’AT
2.1 I presupposti
2.2 Attenzione a ciò che si legge
3. Problematiche storiche
3.1 Si tratta anche di letteratura
3.2 Fatti o invenzioni?
3.3 Quando i nemici si rivelano amici
4. Problematiche relative alla paternità dei libri
4.1 Scrittori monolitici
4.2 I profeti possono fare predizioni?
4.3 Quanti autori?
5. Temi etici
5.1 Può mai essere considerato giusto il genocidio?
5.2 Salmi pieni di imprecazioni?
6. Interpretazione
6.1 Coerenza o contraddizione?
6.2 L’uso del background
6.3 Sviluppi cronologici
6.4 Verso il Nuovo Testamento
7. Conclusione
Risorse
1. Bibliografia
2. Il Web
S
I cristiani da sempre riconoscono che il Primo Testamento, ovvero la sacra Scrittura di Israele e degli ebrei, ha un valore specifico e anzi una precedenza anche per loro. Parola di Dio in parole umane, il Primo Testamento ci pone di fronte alla realtà stessa di Dio, testimoniando come l’Onnipotente si alleò con gli esseri umani e come i nostri padri si comportarono con il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe.
In varie zone pastorali della Diocesi di Milano i docenti del Seminario hanno promosso la nascita di alcune «scuole di teologia per laici». In esse si è tentato di passare dall'assunzione del «latte» delle nozioni-base della fede cristiana al «cibo solido» della riflessione teologica. In queste lezioni d'introduzione alla Bibbia, i docenti hanno preferito mantenere - anche a costo di qualche inevitabile semplificazione - uno stile letterario didattico, divulgativo e colloquiale, più adeguato a cristiani «delle strade»(M. Delbrèl), pronti a rispondere all'invito della sapienza divina: «Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato!».
In occasione dell’inizio dell’Anno Paolino, voluto da papa Benedetto XVI, viene proposta un’edizione economica delle lettere di Paolo, che si caratterizza per un approccio fresco e dinamico agli scritti dell’apostolo Paolo, per note di approfondimento di tipo storico, geografico e archeologico, per un commento che si presta per una riflessione personale, per piste e spunti adatti all’attività di gruppo, per il confronto con i testimoni della fede.
Giacomo Perego, biblista, con Anna Maria Pudelko, suora apostolina, Eustacchio Imperato, sacerdote paolino, e Tosca Ferrante, suora apostolina – tutti della Famiglia Paolina, fondata da don Giacomo Alberione e che ha come riferimento carismatico l’apostolo Paolo – hanno costituito un’equipe per l’approfondimento e il commento della Bibbia in modo da favorirne la lettura da parte dei giovani.