Con san Tommaso il pensiero medievale ha toccato veramente una profonda sintesi fra Filosofia e Teologia, scrivono H. Fiers e G. Kretschmar e può continuare ad esercitare grande fascino, sempre nuovo, anche oggi. Queste parole motivano il presente lavoro, tra l’altro molto limitato, su una questione di non poco rilievo all’interno degli scritti del dottore d’Aquino: il concetto di persona. Tale concetto, all’interno della tradizione cristiana, è stato, per così dire, prodotto dal “dogma”. Essa ha definito il valore della persona umana, basandosi sul fatto che egli, l’uomo, è il destinatario della Rivelazione di Dio.
Il dottore angelico presuppone tutto ciò, anzi la sua definizione è ricavata — come ho cercato di evidenziare —, alla luce della teologia, gli scritti di San Tommaso rilevano però una grande armonia tra fede e ragione, Teologia e Filosofia. In base all’Index Thomisticus, è stata fatta una selezione che — pur nella brevità — permette di chiarire il pensiero di Tommaso, e allo stesso tempo di collocare le sue affermazioni nel presente, grazie all’ausilio di ricercatori contemporanei di studi tomistici, come R. Pasnau, J.F. Wippel, G. Basti, C. Fabro, F. Russo, J.A. Lombo, V. Possenti, S.L. Brock ecc.
Infine, dove risiede l’attualità dell’Aquinate? A ciò risponde lo stesso San Tommaso, il quale colloca l’uomo davvero al centro del mondo: solo la persona umana è voluta per se stessa nell’universo, mentre tutte le altre sono volute da Dio per l’uomo. Solo l’uomo si distingue dagli altri esseri viventi per l’intelligenza, che non si esaurisce solo alla comprensione della realtà finita, ma si allarga anche alle cose che trascendono l’essere dell’uomo “e quanto di più nobile c’è in tutto l’universo”.
Dal libro della Vita alle Fondazioni, dal Cammino di perfezione al Castello interiore, in un unico volume tutta la dottrina di Teresa di Gesù: una grande lezione di mistica priva di impalcature e intenti letterari. Un ampio repertorio di consigli e avvertimenti al bene agire, oggi patrimonio della cultura mondiale.
Considerato uno dei pensatori più autorevoli non solo della storia del cristianesimo ma del pensiero occidentale tout court, Tommaso d'Aquino influenza tuttora sotto molti aspetti il pensiero moderno.
Thérèse Françoise Marie Martin entrò nella clausura del Carmelo di Lisieux nel 1888 e morì nel 1897 a soli ventiquattro anni. Conosciuta anche come santa Teresina, fu autrice di una vasta opera letteraria e sviluppò una nuova forma di spiritualità, quella della "piccola via", che nel suo intenso rapporto con il quotidiano ha profondamente influenzato la fede della nostra epoca e continua ad affascinare anche i non credenti. Il primo racconto partecipato della sua vita si deve a Henri Ghéon, scrittore dal singolare percorso esistenziale. Fondendo le ragioni della fede con quelle della poesia, Ghéon segue l'avventura spirituale di Teresina dai primi passi nella casa paterna di Alençon fino ai giorni trascorsi nel Carmelo di Lisieux, e riesce a restituire la ricchezza e la profondità del suo mondo interiore: un'esperienza religiosa che avrebbe illuminato la via di migliaia di fedeli e di Papi come Giovanni Paolo II e Francesco.
In un unico volume tutti gli scritti di Teresa di Gesù Bambino per assaporare genuinamente il pensiero teresiano nella sua sostanza e nelle sue sfumature. Da Storia di un'anima ai Novissima verba, dalle Lettere alle Poesie e Preghiere, ovunque promana la fragranza di quel "piccolo fiore primaverile" che ha voluto dare gioia a Gesù, diventando mezzo e strumento della missione che Teresa in vita sente di dover compiere in cielo, quella di "additare alle anime la sua piccola via" dell'infanzia spirituale.
Il libro è la ripresa, con qualche variazione, di un saggio dell'autore apparso in Divus Thomas, 116 (2013) sull'interpretazione di John Milbank, fondatore di Radical Orthodoxy, del pensiero di san Tommaso d'Aquino, aspirando a ricollocare il Maestro domenicano al centro dell'elaborazione teorica contemporanea, in quanto capace di oltrepassare il dualismo del pensiero moderno e postmoderno, che trova le sue radici nell'univocismo di Scoto e nel nominalismo di Ockham e la succedanea invenzione del concetto di secolare. L'oltrepassamento, secondo Milbank, viene dato da una rinnovata valorizzazione della nozione di partecipazione.
Nell'infusione della grazia all'uomo, imago Dei, il Dio Amore specifica ulteriormente, in modo gratuito, la relazione creaturale fondamentale, elevando così la sua creatura dall'imago creationis all'imago recreationis, fino all'imago gloriae. Questo lavoro indaga sulla concezione specificamente relazionale della grazia all'interno della riflessione teologica di Tommaso d'Aquino.
Del 'Liber divinorum operum', ultima opera della trilogia profetica di Ildegarda di Bingen e sintesi definitiva del suo pensiero, si presenta qui la prima traduzione italiana. Essa è la prima traduzione integrale condotta sul testo dell'edizione critica, pubblicata nel 1996 a cura di Albert Derolez e Peter Dronke (vol. XCII del 'Corpus Christianorum, Continuatio Mediaevalis'), e riprodotto a fronte per gentile concessione dell'editore Brepols. Nel tradurre si sono tenuti presenti due aspetti: la stratificazione compositiva e il carattere profetico del Liber divinorum operum. Il ms. di Gent permette di ricostruire tutti i passaggi della composizione, dalle tavolette su cui Ildegarda scriveva, fino all'ultima revisione e alla suddivisione in capitula.
Questa 53a settimana di spiritualità si pone l'obiettivo di dimostrare che Teresa di Gesù, pur essendo vissuta quasi cinque secoli fa, ha un suo contributo da offrire al dibattito odierno. Facendo leva su una delle caratteristiche più attraenti di Teresa, la capacità comunicativa, i vari saggi analizzano non solo ciò che lei stessa ha detto, ma anche ciò che la sua esperienza e i suoi scritti hanno suggerito e continuano a suggerire a coloro che l'hanno avvicinata e la avvicinano. Si indagano in questo modo sia il nucleo ricco e composito del messaggio teresiano, che le modalità e le strategie comunicative da lei messe in atto per raggiungere i suoi interlocutori.
La Somma Teologica è l'opera più celebre di san Tommaso ed anche la più utile. Lo scopo della Somma Teologica, nell'intenzione dichiarata dell'autore, è di esporre ai principianti la sacra doctrina - termine con cui Egli indica la teologia che parte dalla rivelazione, in opposizione alla teologia filosofica - con chiarezza e brevità: il che richiede di procedere in modo ordinato, evitando ciò che è inutile e ripetitivo. Il volume 1 corrisponde alla Prima Parte dell'Opera e comprende le famose cinque vie dell'esistenza di Dio, il trattato su Dio, cioè i suoi attributi di semplicità, perfezione, bontà, infinità, ubiquità, immutabilità, eternità, unità, onniscienza e onnipotenza, amore, giustizia, provvidenza, predestinazione, potenza e beatitudine. Poi il trattato sulla Trinità delle persone divine, la creazione, il mondo corporeo, gli angeli, gli uomini, l'anima umana e il corpo umano, e infine il governo di Dio sul creato. Perché una nuova edizione? Perché è un testo classico di riferimento per il pensiero cristiano e per il pensiero europeo in generale, quasi un'enciclopedia della cristianità; perché abbiamo rivisto integralmente la traduzione italiana. Anzitutto, in alcuni punti l'abbiamo rifatta per migliorarne la comprensione. In secondo luogo abbiamo tradotto i brani biblici citati da Tommaso non sulla base delle traduzioni CEI, ma sulla base della Bibbia latina nella versione Vulgata, che Tommaso cita alla lettera o a memoria, integralmente o con allusioni.
In un unico libro sono unite le tre parti che fanno conoscere la vita gli scritti e il carisma di una delle più grandi sante di tutta la storia della Chiesa Cattolica e mettono in rilievo la grande attualità di Santa Teresa anche per la nostra vita di oggi.
L’opera presenta la vita, gli scritti e il messaggio di Santa Teresa d’Avila con grande capacità di approfondimento ma sempre con linguaggio divulgativo comprensibile a tutti. L’unione delle tre parti tende a superare le due rappresentazioni “classiche” che abbiamo della santa: quella artistica che la raffigura in estasi (statua del Bernini) e quella popolare : la santa del buonumore e della simpatia; l’autore introduce il lettore ad accostarsi a tutta la grande ricchezza del Mistero che in lei si è svelato.
È la prima biografia di Caterina da Siena, scritta poco più di un decennio dopo la sua morte. L’opera di Raimondo si presenta suddivisa in tre parti con due prologhi. Le parti prima e seconda formano un’unità in sé completa e rispettano uno schema di composizione omogeneo con l’indicazione precisa, al termine di ogni capitolo delle fonti a cui l’autore ha attinto. Si comprende bene che Raimondo portò a termine soltanto a fatica la terza parte, dedicata alla morte
e alla santità di Caterina, infatti, dopo aver trattato già nel capitolo secondo delle morte di Caterina, per mantenere la struttura generale dell’opera, dovette riempire i capitoli successivi con la sua traduzione latina di parti del Libro della divina dottrina, con il cosiddetto Testamento spirituale e con storie di miracoli successivi alla morte della santa, fino a che nel capitolo conclusivo, poté ricapitolare l’intera vita. In questo capitolo inserisce un’ampia relazione della missione politica di Caterina a Firenze, che egli aveva dovuto già trattare nella seconda parte per la sua funzione narrativa». «È la vita di una santa da Raimondo conosciuta e diretta per sei anni! E quale santa!» (Taurisano). Vita ascetica, opere di pietà, estasi mistiche, opere di mediazione politica e di pace tra famiglie e stati, opera di conversione verso i grandi, papi compresi! Questa è la biografia di Caterina.
Caterina è stata proclamata “Dottore della Chiesa” nel 1970 e “compatrona d’Europa” nel 1999.
L’AUTORE
Raimondo da Capua, o delle Vigne (1330 ca. - 1399), dell’Ordine dei Frati Predicatori, divenne Maestro Generale dell’Ordine stesso nel 1380 e ne promosse una radicale riforma. Dopo fra Tommaso della Fonte fu il principale confessore e allo stesso tempo discepolo di santa Caterina da Siena, di cui redasse in latino tardo medievale la biografia (Legenda maior, 1393) che contribuì notevolmente a diffonderne il culto.
IL CURATORE
Angelo Belloni è nato a Modena e svolge il ministero presbiterale nella Diocesi di Novara. Ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università San Tommaso in Roma. Ha curato diverse pubblicazioni sulla vita le opere e la spiritualità di S. Caterina da Siena.
LA TRADUTTRICE
Antonietta Lamorte è nata a Melfi (Pz) si è laureata in lettere e filosofia all’Università di Napoli. Ha accompagnato la carriera di insegnante con quella di scrittrice e di studiosa dell’opera cateriniana. Ha pubblicato diverse opere di carattere agiografico e di spiritualità.