«Con questo mio lavoro torno al passato, non quello fatto di ricordi ma alla voglia di comunicare nuovamente con ironia. Per esorcizzare la paura di intraprendere questa strada, interrotta da diversi anni, ho fatto leggere alcuni di questi scritti ad amici, per consigli, suggerimenti, che nomino per ringraziarli: Rosetta Tolomelli e Pino Zangoli, da loro mi aspettavo un "lasa andè valà!" "lascia stare!", ovviamente come dire, continua con la tua linea sentimentale, non cambiare strada, ma si sa gli amici sono gli amici ti appoggiano sempre e comunque, quindi ecco finita la raccolta che ho intitolato "Tin bòta" "Resisti", un resisti pensando alla nostra amata lingua madre, il dialetto, sostituita dalla lingua italiana che a sua volta viene affiancata o messa da parte per terminologie di uso comune inglesi, un resisti alle tante avversità della vita che mettono a dura prova, un resisti inoltre a me stessa e a tutte le donne di perseguire tenacemente sempre e comunque le proprie passioni». (Germana Borgini). Nota di lettura di Francesco Gabellini.
Prometeo, ??o??????, in greco antico colui che vede prima, è il Titano che ruba il fuoco agli dèi e lo dona all'uomo. Il fuoco della ragione, del calcolo, del linguaggio. L'uomo riceve in dono la techne, la tecnica, che lo aiuterà a sopravvivere nell'ostile e selvaggio mondo primordiale. Il libro racconta, attraverso immagini raccolte in tanti anni di viaggi per il mondo, riflessioni personali e di pensatori di ogni tempo e luogo, la storia di questo dono che nel tempo diventerà da prezioso aiuto a oscura minaccia per l'umanità e il pianeta. E racconta quindi il declino della civiltà occidentale, oramai civiltà globale, in tutte le sue espressioni; dalla filosofia alle religioni, dalla scienza all'arte, alla cultura in genere. Hanno fallito nel loro intento di essere guida pratica e morale per un essere umano lasciato in balìa di ogni genere di condizionamento esterno, e sempre più meccanizzato nel pensiero e nelle azioni. Ma racconta anche chi sta dicendo No a una vita totalmente asservita agli apparati di potere di questa civiltà villaggio e mercato globale. E come ognuno a modo proprio stia cercando di favorire un nuovo pensiero, una nuova etica, una nuova conoscenza e in definitiva una nuova visione della vita. Il libro è un invito alla riflessione, a riappropriarsi del proprio autentico pensiero critico e con coraggio mettere in discussione tutti quei paradigmi ideologici che stanno portando al progressivo annichilimento dell'essere umano e del meraviglioso pianeta che lo ospita.
Questo volume raccoglie gli atti di una tavola rotonda che ha avviato una riflessione feconda sulla figura di San Tommaso; presentandosi con un pensiero vivo e fecondo, capace di aprirsi al confronto con chiunque sulla base di principi e di un rigore logico che non temono di perdersi..., egli rimane il campione di un pensiero vivo e inesauribile.
Questo piccolo libro, attraverso brevissime storie e dolci poesie, racconta il tema della pace, affrontato sia prendendo a prestito le vicende quotidiane dei ragazzi in cui a volte serpeggiano liti e malumori, sia a più ampio spettro, osservando il mondo e le sue dinamiche.
Cosa significa essere liberi? Dare una risposta a questa domanda, a volte non e? facile. Il testo si rivolge ai piu? piccoli proponendo loro un viaggio alla scoperta della liberta?. Piccole storie accompagnate da brevi poesie per indagare con immediatezza e semplicita?, la conquista che se ne fa in famiglia e con gli altri. Una liberta? che si scopre all'interno delle relazioni e nel continuo confronto tra mondo interiore e le storie che ci circondano. Un dono prezioso, non sempre facile, tanto desiderato, da conquistare, custodire e far crescere con pazienza e attenzione, insieme alle persone che ci vogliono bene.
Unisciti a Maria, Giuseppe e Gesù bambino in questa dolce storia del Natale. Divertiti a scoprire e toccare con le dita le diverse superfici. Con una preghiera alla fine. Età di lettura: dai 6 anni.
Il racconto a fumetti della lucida e coraggiosa vicenda degli studenti che nella Germania nazista sfidarono Hitler distribuendo volantini sovversivi con il nome di Rosa Bianca. Siamo nel 1942, quando il gruppo di studenti di Medicina dell'università di Monaco, guidati da Hans Scholl e la sorella Sophie, inizia la distribuzione di volantini contro Hitler e il Nazismo. Il piccolo gruppo fa tremare il regime sollevandosi contro la tirannia e le sue atrocità, in nome della civiltà. La tirannia nazista e l'apatia dei cittadini tedeschi di fronte ai crimini abominevoli del regime indignavano i membri della Rosa Bianca. Credevano che lo Stato non potesse mai sopprimere le libertà fondamentali, basandosi sul principio che tutto può essere sacrificato per il bene superiore dello Stato, tutto tranne ciò che lo Stato stesso deve servire. Perché non è mai un fine in sé stesso. Se oggi Hans e Sophie Scholl sono conosciuti dal pubblico in generale, merita di essere portata alla luce anche la motivazione profonda di tutti i membri del movimento.
Durante la sua visita a Gubbio, un piccolo angolo di mondo frizzante e pieno di serenità, tra vicoli pieni di religiosi, artigiani e contadini, botteghe di cibo succulento e ricchi mercanti, Francesco va incontro al lupo che da tempo semina panico e terrore tra gli abitanti del luogo: la folla si accalca alle porte della città, curiosa di vedere come quello strampalato incontro andrà a finire. Ma chi era veramente il lupo di Gubbio? Ceriani, autore del testo e delle illustrazioni, rilegge in modo originale la famosa leggenda legata alla vita del santo che diventa occasione per avvicinare i ragazzi alla ricchezza e alla originalità della sua figura, ma anche per aiutarli a superare le piccole e grandi paure di ogni giorno, che a volte sembrano più temibili di quel che sono realmente.
E se Maria, confondendo il Risorto con uno che coltiva la terra, avesse detto la verità? Del resto, chissà quante volte avrà sentito il suo Maestro insegnare a partire dalla terra. Senza volgere effettivamente gli occhi alla legge della terra perfino l'obbedienza alla legge di Mosè e alla stessa legge del vangelo rischierebbe di essere praticata con la schiena troppo rigida, incapace di piegarsi verso l'origine. Se Gesù, perfino da risorto, non stacca gli occhi dalla terra, abbiamo solidissimi motivi per continuare a sperare.
Chissà quante volte San Carlo Borromeo, celebrando nella piccola chiesina dedicata a Maria Nascente nella "sua" Groppello d'Adda, rimase attratto dal fascio di luce che, nelle fredde mattine invernali, fa capolino dalle ampie finestre absidali per andare ad illuminare e scaldare l'assemblea riunita per la celebrazione della Messa. Una luce che rischiara per tutto il giorno fino a spegnersi lentamente all'ora dei Vespri, quando si accendono le lampade per la notte che viene.978887836518
In questi momenti, pare si compiano le parole che San Paolo rivolgeva ai suoi amici di Efeso:"Un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore.
Comportatevi perciò come figli della luce" (Ef: 5,8)
Le tre virtù teologali - fede, speranza e carità - compongono uno dei grandi arazzi della teologia e della spiritualità di Benedetto XVI. Ciascuna di queste virtù si nutre dell'altra e opera mediante l'altra. La fede è l'inizio di tutto e quindi anche la sorgente delle altre virtù. Ma se la stessa fede non è sospinta dalla speranza e non è alimentata dalla carità cammina invano. Perciò, le tre virtù teologali sono necessarie e inseparabili. Sull'insieme di queste tematiche si articola la riflessione di Benedetto XVI, che attinge sempre alla concretezza teologica e alla sapienza catechetica nell'interpretazione e nella meditazione della Parola di Dio.
La cattedrale parigina di Notre-Dame è il simbolo della gloriosa stagione europea delle cattedrali gotiche. Grandiosa per concezione e per le sue originali soluzioni architettoniche, è al centro di Parigi ed è protagonista della sua storia, nel bene e nel male. Quando, nel XII secolo, nel pieno della rinascita dell'Europa delle città e dei commerci, la capitale del regno di Francia divenne un punto di riferimento per la vita politica, culturale e religiosa del nostro continente, gli stessi cittadini, in pieno accordo con il vescovo e con il sovrano, diedero mano all'edificazione di un tempio che fosse casa comune dei credenti e prova della volontà della nazione di appartenere alla tradizione cristiana per sempre. Dopo il terribile incendio che il 15 aprile 2019 ha minacciato di distruggerla, oggi, ancora una volta, Notre-Dame è rinata vittoriosa e più bella che mai.