Tra le varie figure celesti, divine, semidivine, santificate delle religioni mondiali, Maria è certamente la più complessa, tenera e commovente. Ragazza ebrea visitata dall'angelo, fidanzata e poi sposa di un uomo che non era il padre di suo figlio, vergine e madre di Dio, simbolo della grazia e Mater dolorosa che subisce il destino terribile di veder premorire la creatura da lei generata, poco citata nei vangeli e quasi assente negli Atti degli apostoli e nelle lettere di Paolo, oggetto di un culto senza pari, concepita senza peccato originale e assunta in cielo: capire Maria significa penetrare nel cuore della fede cattolica. In questo libro, Corrado Augias dialoga con un grande studioso di mistica e di storia della religioni, Marco Vannini, per scavare in profondità nella storia e nel mito della Madonna, toccando tutti gli aspetti che mettono Maria al centro dell'esperienza culturale e religiosa della nostra civiltà: le fonti (dai vangeli canonici agli apocrifi), le ipotesi sulla biografia, il rapporto con la condizione femminile nella Palestina di duemila anni fa, con le altre donne della Bibbia e con la mitologia della Grande Madre, la nascita dei dogmi e lo sviluppo del culto, i miracoli e le apparizioni, la presenza costante della Madonna nella cultura e nell'arte.
Questo libro racconta il doppio miracolo di Arthur P. Boyle, guarito nel 2000 da un tumore al rene e da recidiva ai polmoni. Contro il parere dei medici, che lo giudicavano malato terminale, si è recato dagli Stati Uniti a Medjugorje per pregare la Madonna: il carcinoma è scomparso. A distanza di 15 anni ha scritto questo libro. Negli Usa tutti i media nazionali hanno parlato di lui; la scienza non sa spiegarsi come sia ancora vivo.
Medjugorje, in lingua bosniaca, significa "borgata fra le colline". E da oltre trent'anni, le folle di pellegrini, curiosi e scettici, che si arrampicano su quelle pendici irte di rocce e rovi, affermano di aver trovato qualcosa di speciale. Che cosa? Alcuni parlano di miracoli e visioni mariane, altri di guarigioni fisiche e psichiche, altri ancora di pace del cuore, speranza e gioia. Vicka Ivankovic, la più famosa e amata dei sei veggenti di quel piccolo paese, si rimette in tutto e per tutto al giudizio di papa Francesco e della Chiesa, ma non può fare a meno di narrare gli eventi straordinari di cui è stata protagonista, che hanno sconvolto la sua vita, quella della sua famiglia e della sua comunità. Per la prima volta Vicka racconta tutto di sé: della sua infanzia poverissima, dei nonni e dei genitori, della prima apparizione e di come la Regina della Pace le fa compagnia mostrandosi quotidianamente, alle 17.40, con messaggi per lei e per il mondo. Grazie alla penna dell'amico giornalista don Michele Barone, non tralascia nulla di sé, narrando episodi mai raccontati della sua quotidianità matrimoniale e di famiglia, dei figli e di come anche nella malattia che l'ha colpita non ha mai smesso di abbandonarsi al volere di Dio, affidandosi alle amorevoli mani della "signora dagli occhi celesti", la "Gospa".
In questo racconto mistico, il più antico, il primo in assoluto nella storia della Chiesa, la venerabile suor Maria d'Agreda, anima prescelta ricca di meravigliosa spiritualità, ci fa conoscere la vita "segreta" della Madonna! Si tratta di un'opera imperdibile per chi ama Maria. Qui molte vicende evangeliche si illuminano e si comprendono molto più in profondità. Le verità di fede si consolidano. Le profezie trovano il loro naturale compimento in Maria, vangeli e apocalisse splendono di luce e le parole si rivelano nella loro totalità. Inoltre, l'ottavo volume contiene il sublime testamento spirituale della vergine Maria, la Regina delle regine, la tutta pura, la Donna con le dodici stelle che sconfigge il maligno...
In questo racconto mistico, il più antico, il primo in assoluto nella storia della Chiesa, la venerabile suor Maria d'Agreda, anima prescelta ricca di meravigliosa spiritualità, ci fa conoscere la vita "segreta" della Madonna! Si tratta di un'opera imperdibile per chi ama Maria. Qui molte vicende evangeliche si illuminano e si comprendono molto più in profondità. Le verità di fede si consolidano. Le profezie trovano il loro naturale compimento in Maria, vangeli e apocalisse splendono di luce e le parole si rivelano nella loro totalità. Inoltre, l'ottavo volume contiene il sublime testamento spirituale della vergine Maria, la Regina delle regine, la tutta pura, la Donna con le dodici stelle che sconfigge il maligno...
Da una grande guida spirituale come madre Cànopi, un percorso con Maria e attraverso Maria, per ritrovare le radici della dignità della donna, come fu pensata nel cuore stesso di Dio, come deve essere anche oggi nella Chiesa e nel mondo.
Pensato come un cammino in sei tappe, il libro è arricchito da un capitolo conclusivo che raccoglie preghiere e poesie in lode alla Vergine.
Anna Maria Cànopi
Abbadessa dell’abbazia benedettina «Mater Ecclesiae», sull’Isola di San Giulio (Novara), madre Cànopi è stimata autrice di numerose pubblicazioni di spiritualità biblica, liturgica e monastica. Tra i suoi lavori, spicca la collaborazione all’edizione della Bibbia CEI e alle edizioni ufficiali del Messale e dei Lezionari liturgici. Per San Paolo ha pubblicato: Sospinti dall’Amore (2013), Lettera a Edith Stein (2014) e Voglio cercare l’amato del mio cuore. Spunti meditativi sul Cantico dei Cantici (2014).
Nel corso della storia della Chiesa la devozione per la Madre di Gesù, grazie alla sua particolare posizione nell’opera di salvezza, fiorì rigogliosa assumendo talvolta forme persino troppo esuberanti.
La posizione di Maria nella dottrina della Chiesa e la sua venerazione hanno costituito motivo di tensioni. In questi quattro interventi Hans Urs von Balthasar cerca un accordo per superare gli opposti estremismi, ed esprimere
in modo nuovo e in conformità ai tempi ciò che è sempre valido nella venerazione e devozione alla Madre di Dio.
Hans Urs von Balthasar nasce a Lucerna nel 1905. Dopo gli studi di germanistica e filosofia all’Università di Zurigo, nel 1929 entra nella Compagnia di Gesù. Per la sua formazione teologica è decisivo l’incontro con Henri de Lubac e con la mistica Adrienne von Speyr: con quest’ultima fonderà un istituto secolare, la Comunità di San Giovanni. Con il trascorrere degli anni diventa un punto di riferimento per la teologia cattolica, influenzando – pur senza parteciparvi di persona – lo stesso concilio Vaticano II. Muore il 26 giugno 1988, due giorni prima di poter ricevere la berretta cardinalizia che gli era stata riconosciuta da papa Giovanni Paolo II. Fra le sue numerose opere si ricordano anzitutto la monumentale trilogia (Gloria, 7 volumi; Teodrammatica, 5 volumi; Teologia, 3 volumi) e i Saggi teologici (5 volumi).
Nelle sue innumerevoli apparizioni Maria ci esorta alla preghiera e alla penitenza e ci rammenta che molte anime vanno all'inferno perché non c'è nessuno che preghi per loro. Poiché tutti siamo avvinti da un vincolo di solidarietà, non dobbiamo, con la nostra pigrizia e il disinteresse, derubare il nostro prossimo del loro credito d'amore. L'autore, che è un giurista, pone in rilievo l'amore incondizionato dei Santi alla Vergine: San Bernardo afferma che Maria è l'unica ragione della sua esistenza; San Pio aggiunge che Maria vale molto di più delle filosofie e della teologia. Sant'Alfonso ci dice che senza l'aiuto della Vergine non c'è salvezza e con il suo aiuto non c'è perdizione. I demoni fuggono e l'inferno trema al suono di questo nome perfetto e nell'ora della nostra morte Ella è presente davanti a Dio per impetrare la massima misericordia per noi.
«“Stelle nella notte della fede”. Bagliori, dunque, che illuminano gli uomini nel loro non sempre facile rapporto con il cielo, intessuto di luce ma anche di oscurità. Ecco come definisce René Laurentin, certamente il maggiore esperto al proposito, le apparizioni mariane. Si può parlarne anche come di una sorta di colpi di gong che ogni tanto risuonano nel mondo per risvegliarci dai nostri torpori, per denunciare le nostre illusioni, per ricordarci che esiste un rapporto ben stretto tra quel peccato che vogliamo ignorare e quei tanti mali per i quali continuamente ci lamentiamo. Colpi di gong, per svelare le idolatrie alle quali ci abbeveriamo, nel tentativo di rispondere al nostro bisogno di Dio ma, al contempo, per sfuggirgli in tutto o in parte. Ebbene, se tutto questo è vero, ciò che è avvenuto a Kibeho tra il 1981 e il 1989 è davvero una stella tra le più luminose, un colpo di gong che non possiamo non udire. E questo per molti motivi, come ci spiega bene, con autentico spirito mariano, don Edouard Sinayobye in questo suo volume».
dalla Prefazione di Vittorio Messori
"Il libro dei fratelli Corrado ed Enrico Guelpa è un avvenimento editoriale di notevole spessore. Si tratta di un'opera che si aggiunge e in certo senso completa la serie fortunata dei precedenti libri tutti dedicati alla formazione spirituale del cristiano. Nascono dalla vita vissuta all'insegna della fedeltà all'ispirazione interiore. La nostra tradizione cattolica ha sempre privilegiato le opere ascetiche che hanno segnato in profondità la spiritualità dei grandi santi e dei grandi mistici... Mi auguro che questo libro venga assimilato da ogni viandante dello spirito che anela alle vette della santità. Qui troverà i preziosi segnali che gli permetteranno di raggiungere quella trasfigurazione sul monte dal quale non si vorrà più discendere. Qui troverà quelle indicazioni pratiche che gli permetteranno di condurre una vita santa, mostrando a tutti quella maturità umana e spirituale che caratterizza il testimone autentico della vita cristiana." (dalla prefazione di don Giuseppe Bona, rettore del Seminario di Biella)
Questo volume raccoglie alcune delle stupende pagine che i Padri della Chiesa offrirono alle comunità del loro tempo per celebrare e magnificare il nome della santa Vergine. Sono scritti densi di afflato spirituale, di stupore e di commossi sentimenti di gratitudine verso quella donna in cui il cristianesimo del primo millennio ha subito riconosciuto un pegno della salvezza offerta al mondo dal Figlio di Dio. I temi sono quelli cari all'innografia classica. Di Maria si canta con meraviglia il suo essere ricettacolo dell'Incontenibile "tu hai contenuto nel tuo grembo colui che i cieli non poterono contenere!" -, se ne commemora con lieta devozione la perenne verginità, se ne impetra l'intercessione nel continuo rincorrersi dei vocativi, accorati e gravidi di sentimento. Gli inni provengono per buona parte dai libri liturgici della chiesa bizantina e costituiscono una testimonianza luminosa della preghiera della Chiesa ancora indivisa. In molti casi si tratta di inni appartenenti a generi che la cultura occidentale fatica oggi a riconoscere. Chiudono la nostra raccolta due stupende preghiere a Maria, una delle quali ci conduce alle soglie del secondo millennio cristiano: come il lettore potrà intuire, sono capolavori di una spiritualità senza tempo.
La divisione in quattro libri, già proposta dall'edizione monfortana degli anni Cinquanta, richiama ovviamente quella dell'Imitazione di Cristo, ma espungendo alcuni testi secondari e riadattando la resa letteraria a un lessico più moderno. Agli occhi di chi legge dovrebbe risultare immediatamente chiaro che delle innumerevoli pagine scritte da Tommaso da Kempis quelle mariane non sono meno belle o meno evocative di quelle dedicate all'imitazione del Figlio di Dio. Un filo d'oro lega anzi l'imitazione della Madre alla sequela del Figlio, e Tommaso ne parla con grande convinzione: nelle pagine dell'autore Maria non fa altro che rimandare al suo Unigenito, e se si compiace di esaudire le preghiere dei suoi devoti è solo per riannodarne le storie spezzate e irrorare ciascuna di esse della linfa vivificante della grazia. Le parole poste sulle labbra della Vergine non sono solo toccanti, ma anche profondamente innestate in una sapienza del credere che, passata indenne sotto le forche caudine di una certa critica teologica, non intacca né intorbida la gerarchia delle verità e anzi rafforza l'atto di fede, riscoprendone l'imprescindibile dimensione filiale.