Francesco Forgione, che diventerà famoso in tutto il mondo con il nome di padre Pio, nacque a Pietrelcina (Benevento) nel 1887. Entrato nel noviziato cappuccino nel 1903, divenne sacerdote nel 1910. L'8 settembre di quell'anno ebbe per la prima volta le stimmate invisibili, che il 20 settembre 1918 si trasformarono in piaghe visibili alle mani, ai piedi e al costato. Dal 1916 risedette nel convento di San Giovanni Rotondo (Foggia), dove morì il 23 settembre 1968. Dopo un intervento personale di papa Giovanni Paolo II, nel 1983 si poté aprire il processo canonico sulla vita, le virtù e i miracoli di padre Pio, che ha condotto alla beatificazione, il 2 maggio 1999, e alla canonizzazione, il 16 giugno 2002, del cappuccino, primo sacerdote stigmatizzato della storia. Un libro dedicato soprattutto ai giovani che racconta - anche a chi ancora non la conosce - la vita del santo, ne riassume il pensiero e ne spiega l'attualità.
Un libro, frutto della tesi di dottorato in Teologia, con specializzazione in Pastorale Giovanile e Catechetica, nel quale l’autore intende far dialogare il santo cappuccino Padre Pio da Pietrelcina con il mondo giovanile per ricercare nei suoi scritti gli elementi della sua proposta pastorale e consegnare ai giovani stessi Cristo Crocifisso e Risorto, che rappresenta il messaggio centrale della vita e della spiritualità di Padre Pio. Non solo, partendo e studiando in profondità l’attuale condizione giovanile fr. Nazario ha cercato di trovare le condizioni, gli strumenti, il linguaggio più adatto, le possibili strategie perché si realizzi e si renda concreta la comunicazione di Gesù.
Appunti, memorie, raccolte di aneddoti scritti dal Cappuccino padre Ignazio da Ielsi sugli anni vissuti accanto al santo confratello stimmatizzato, Padre Pio da Pietrelcina.
La descrizione, meticolosa e documentata, dell'incontro di Cristo con il Frate santo di Pietrelcina; la testimonianza del suo percorso di assimilazione e conformazione al Cristo crocifisso e risorto.
È sorprendente scoprire quanti punti in comune ci siano tra i due grandi mistici Padre Pio e Natuzza Evolo. Due persone umili che cercano Dio non nei discorsi dei filosofi ma nella propria esperienza di vita, d'amore e di sofferenza, nel proprio modo di "portare la Croce". Pio e Natuzza sono stati perseguitati dalla Chiesa, accusati di pazzia, e ad entrambi è stato poi riconosciuto il dono della bilocazione e quello di comunicare con l'aldilà e con gli angeli. Luciano Regolo, già autore di libri di grande successo su Natuzza, compie un appassionante confronto tra queste due grandi personalità: una straordinaria ricerca arricchita da testimonianze inedite raccolte da lui stesso che rendono ancora più emozionante e viva la lettura. Le coincidenze che emergono sono talmente tante che lasciano supporre che Padre Pio e Natuzza siano stati inviati sulla terra per portare lo stesso messaggio: se accetti la sofferenza in nome di Dio, il Paradiso scende sulla terra, e puoi provare la vera gioia. Prefazione di Monsignor Luigi Renzo.
Il racconto-testimonianza del miracolo che ha consentito la beatificazione di Padre Pio, proclamata il 02 maggio 1999 da papa Wojtyla.
Com'è diventato santo Padre Pio? E dove? Perché il suo paese natale, Pietrelcina, è tenuto nell'ombra? Perché il frate non riuscì a lasciare quel piccolo borgo fino all'età di quasi trent'anni (si ammalava ovunque andasse e guariva solo se vi ritornava)? Per anni in questa località del Beneventano il frate cappuccino ha combattuto il Demonio, sconfiggendolo sempre, anche se nessuno ne parla. Tutta la sua formazione, i trent'anni che lo hanno forgiato, sono inspiegabilmente dimenticati, come se non contassero nulla; mentre lì è la radice di tutto. Padre Pio è divenuto santo a Pietrelcina, un paese che è un luogo dell'anima, come ne esistono pochi in Italia e nel mondo, che nei vicoli del Castello, lungo la via del Rosario e all'ombra della cappellina dell'olmo di Piana Romana o della chiesetta di San Michele ispira a tutti serenità e pace, e anche gioia e stupore. Luigi Ferraiuolo ha condotto a Pietrelcina un'inchiesta serrata che gli ha permesso di ricostruire molti episodi inediti e di raccogliere testimonianze oculari mai prima d'ora documentate, come un Padre Pio rivoluzionario e democristiano; lo scontro con Giulio Andreotti e il successivo sostegno di quest'ultimo, anche per la santità; l'amore del frate per la scienza e la medicina; il no a De Gasperi per una riforma agraria demagogica; i numerosi vip che lo amano ancora oggi: da Massimo Giletti a Orietta Berti, Toto Cutugno, Antonio Bassolino e tanti altri. Prefazione di Dino Boffo
Padre Pio da Pietrelcina divenne novizio cappuccino nel 1903, all'età di 15 anni. Ordinato sacerdote nel 1910, poco dopo ricevette il dono delle stimmate. Ai dolori fisici e ai tormenti spirituali si alternarono i conforti di Gesù: dapprima solo voci, poi vere e proprie apparizioni. Presto la notizia si diffuse e il convento di San Giovanni Rotondo divenne meta costante di pellegrinaggio da parte dei fedeli, che gli attribuirono grazie, conversioni e guarigioni inattese. Nel 1956 diede vita alla Casa Sollievo della Sofferenza, importante struttura sanitaria di elevata specializzazione. Autore di un cospicuo epistolario, Padre Pio si spense il 23 settembre 1968 all'età di 81 anni. Giovanni Paolo II lo proclamò beato il 2 maggio 1999 e santo il 16 giugno 2002. La biografia di Antonio Pandiscia, considerato "il" biografo di Padre Pio. Prefazione di Alberto Bevilacqua.
A un figlio spirituale che gli diceva: "Padre, alcuni negano l'esistenza del demonio", Padre Pio rispose: "Ma come si fa a dubitarne, quando io me lo vedo sempre d'attorno?". E in effetti che cos'è, o meglio, chi è il diavolo? È semplicemente la personificazione di alcune nostre paure, la necessità di dare un volto al male, oppure ci troviamo di fronte a un essere davvero esistente, operante con la sua intelligenza, che tutto studia per portare l'uomo verso il male e il distacco da Dio? È stato proprio Baudelaire a scrivere: "Il capolavoro di Satana nell'età moderna è di non far credere alla sua esistenza". Eppure Padre Pio l'ha conosciuto. Ed è stata una lotta, una "guerra", uno scontro all'ultimo sangue quello che l'umile cappuccino pugliese ha combattuto, quasi sempre di nascosto. Il diavolo ha infatti tormentato Padre Pio quando ancora nessuno lo conosceva, anche con veri e propri assalti fisici, per evitare che il frate con le stimmate diventasse ciò che poi è diventato: un eccezionale predicatore, capace di convertire tantissime persone. Questo libro, attraverso lettere e testimonianze dirette, racconta una delle pagine più segrete dell'esistenza del grande santo che, ancora oggi, viene invocato dagli esorcisti ed è considerato efficace nemico del diavolo, insieme a un altro personaggio amatissimo dai fedeli, il beato Papa Wojtyla.
Francesco presto sentì il desiderio di diventare frate. Prese il nome di Pio e ricevette da Gesù un segno davvero speciale. Età di lettura: da 7 anni.
È sorprendente scoprire quanti punti in comune ci siano tra i due grandi mistici Padre Pio e Natuzza Evolo. Due persone umili che cercano Dio non nei discorsi dei filosofi ma nella propria esperienza di vita, d'amore e di sofferenza, nel proprio modo di "portare la Croce". Pio e Natuzza sono stati perseguitati dalla Chiesa, accusati di pazzia, e ad entrambi è stato poi riconosciuto il dono della bilocazione e quello di comunicare con l'aldilà e con gli angeli. Luciano Regolo, già autore di libri di grande successo su Natuzza, compie un appassionante confronto tra queste due grandi personalità: una straordinaria ricerca arricchita da testimonianze inedite raccolte da lui stesso che rendono ancora più emozionante e viva la lettura. Le coincidenze che emergono sono talmente tante che lasciano supporre che Padre Pio e Natuzza siano stati inviati sulla terra per portare lo stesso messaggio: se accetti la sofferenza in nome di Dio, il Paradiso scende sulla terra, e puoi provare la vera gioia.