La rilettura attenta dei versetti 1,21-45 porta a scoprire nel Vangelo di Marco la capacità di istruire e inquietare il cristiano di oggi, per il quale l'esperienza di Gesù di Nazareth può tuttora rappresentare la riserva di una grande speranza. Lo studio conduce così a un avvincente viaggio alla ricerca delle origini cristiane, fino alla freschezza del primo mattino del vangelo. Attraverso una ricca varietà metodologica, si cerca di penetrare un testo che sa rappresentare la concreta realtà umana, la forza propositiva di curarla e trasformarla e la forma di un discorso prospettico, cioè insieme pragmatico e programmatico.
L'autrice, nota esegeta, propone un itinerario spirituale per aiutare a intraprendere la via del Messia sui sentieri del nostro tempo. Farà da guida al viaggio un credente scomodo, l'evangelista Marco, che stimolerà a riscoprire la vocazione cristiana risalendo all'arché, cioè all'inizio e fondamento del Vangelo: la persona di Gesù Messia, figlio di Dio. La prima parte dell'opera, un cammino per vedere, affronta il vangelo di Marco da una prospettiva peculiare che attraversa il racconto creando una forte tensione narrativa: il singolare rapporto tra il venire e il vedere, due verbi che marcano l'intero racconto (c'è chi non può vedere, chi non sa vedere e chi non vuol vedere). Ma Marco non riesce neppure a immaginare un Gesù senza discepoli: nella seconda parte, un cammino da seguire, sono quindi approfonditi quattro atteggiamenti dinamici della sequela: fede e preghiera, annuncio e povertà. Rimasto per secoli ai margini dell'esegesi e "in parcheggio" nella stessa vita ecclesiale, il vangelo di Marco ha oggi decisamente conquistato la ribalta. La sua drammaticità e la sua avvincente forza narrativa fanno di lui il più commentato dagli studiosi e il preferito dai catechisti.
Pino Stancari, nato nel 1946, è entrato a diciotto anni nella Compagnia di Gesù. Dal tempo dell'ordinazione (1975) vive in una piccola residenza della Compagnia a Castiglione Cosentino Scalo, dedicandosi all'esegesi, alla predicazione, agli esercizi spirituali.
Da questo impegno quotidiano al servizio della parola di Dio, che costringe Stancari ad una continua "itineranza evangelica" per le strade d'Italia, sono nati anche i suoi pochi testi pubblicati: Lettura spirituale dell'Esodo (Borla 1979); Commento alla lettera ai Romani (Cens 1992); I Patriarchi (Cens 1994); La Calabria tra il sottoterra e il cielo (Rubbettino).
Frutto di un'esperienza ventennale di proposta del Vangelo come catechesi narrativa, questo lavoro è guidato da due criteri interpretativi. Il primo è che i Vangeli, più che scritti per esegeti, sono ricordi raccontati per celebrare la propria fede e proporla ad altri. Il secondo è che dicono con sufficiente chiarezza ciò che vogliono comunicare.
E' un commento di tipo nuovo, secondo il metodo antico della lectio divina. Si tratta di una lettura piana e piena, che nella Parola cerca Colui che parla, per entrare in dialogo con lui, e così conoscerlo, amarlo e seguirlo sempre di più.
Questo libro, giunto alla terza edizione, è ormai diventato il manuale per eccellenza della lectio sul Vangelo di Marco.
Attraverso un'efficace titolazione, sobrie introduzioni, l'esposizione delle pericopi in traduzione originale e il commento versetto per versetto, il volume offre ai lettori anche non specializzati un agevole approccio al Vangelo.