Occupare. Resistere. Produrre. Nei sobborghi di Buenos Aires, trenta lavoratori disoccupati "organizzati" entrano nella loro fabbrica inattiva, tirano fuori i materassini sui quali dormire e rifiutano di andarsene. Quello che vogliono è riavviare le macchine ferme. Ma questo semplice gesto - The Take - ha il potere di portare alla ribalta il problema della globalizzazione. Armati solo di fionde e di un'incrollabile fede nella democrazia operaia, i lavoratori si scontrano con i capi, i bancari e l'intero sistema che vede le loro amate fabbriche come nient'altro che un pezzo di metallo da svendere. Con The Take, diretto da Avi Lewis, giornalista canadese e dalla scrittrice Naomi Klein, autrice del bestseller internazionale "No Logo", realizzano un chiaro manifesto economico per il XXI secolo. Il volume allegato al DVD - "Argentina fuori dall'ordinario" - raccoglie analisi, testimonianze e sguardi sull'Argentina, sulla crisi economica e la sua difficile eredità. Un saggio in cui Naomi Klein mette in relazione la bancarotta argentina con le politiche liberiste di Menem e la spietata dittatura militare degli anni Settanta. Il diario di viaggio in Argentina di Antonio Moresco e i suoi incontri con gli scrittori sudamericani. Le cronache di Nicola Fantini, piccoli squarci sulla quotidianità, e i racconti di Laura Pariani, che in Argentina ha recuperato memorie familiari e vicende private.
"In tutto questo tempo nessuno ti ha mai parlato di me. Di chi ero, di come ho vissuto, di come me ne sono andata." Con queste parole Alina Marazzi immagina che la madre Liseli, scomparsa tragicamente quando lei aveva solo sette anni, cominci a raccontarle la sua vita. Una storia di struggente intensità, che la regista ha cercato e ritrovato là dove era rimasta nascosta: nelle pellicole stipate nella soffitta del nonno, l'editore Ulrico Hoepli, che per decenni aveva fissato i ricordi familiari con una cinepresa amatoriale. Poco alla volta à nata l'idea di montare quei frammenti di memoria, insieme a documenti, lettere, pagine di diario, per ridare voce a quella donna appena conosciuta ma indimenticabile e al tempo stesso ripercorrere la storia di una famiglia e di un secolo, il risultato è questo film. Nel libro la regista ne racconta l'origine, le travagliate vicende produttive e tutto ciò che è venuto dopo: il successo di pubblico e critica, la comunità creatasi attorno al sito internet, le reazioni degli spettatori.
Cercando la verità sul mistero di Lourdes, il giornalista Bernard Guillaumet compie approfondite indagini sulla storia della giovane contadina Bernadette, che a metà dell 800 assistette al miracolo dell apparizione della Madonna nella grotta dei Pirenei. Il suo viaggio spirituale lo porta a confrontarsi con un antenato scettico, incapace di dar prova alle prodigiose guarigioni che si stavano manifestando davanti ai suoi occhi: attraverso un lungo flashback e aiutato dalle persone che lo circondano, Bernard riflette con gli occhi dell avo sul delicato rapporto tra la vita e la fede, senza riuscire ad afferrarne la grandezza.Diretto da Ludovico Gasparini ed interpretato dalla brava Angele Osinsky nel ruolo di Bernadette, Lourdes annovera nel cast una coppia d eccezione formata da Stefania Rocca e Alessandro Gassman, qui in uno straordinario doppio ruolo. Italiano, italiano per non udenti.
I Friedman erano una famiglia normale della media borghesia che viveva nei sobborghi di New York. Il giorno della festa del Ringraziamento, mentre la famiglia si riunisce in casa per una tranquilla cena del giorno di festa, la porta di casa esplode, fatta a pezzi da un ariete della polizia. Gli agenti irrompono in casa, accusando Arnold Friedman e il suo figlio più giovane Jesse di un crimine spaventoso: pedofilia. Il film segue la loro storia dalla prospettiva pubblica e attraverso straordinarie sequenze filmate della crisi della famiglia vera, girate in casa Friedman. Mentre la polizia indaga e la comunità reagisce, il tessuto della famiglia comincia a disintegrarsi, rivelando interrogativi provocatori sulla giustizia e la famiglia.
Sabina è una doppiatrice cinematografica e deve fare i conti con un ambiente obliquo, Franco, il suo uomo, è invece un attore a tutto tondo, alla ricerca di ruoli extra-commerciali. La relazione fra Sabina e Franco è vitale, ricca di futuro. Eppure, quando resta incinta, Sabina preferisce lasciare all'oscuro il compagno e passare il Natale in America, ospite del fratello. L'idea di dar forma a una famiglia la costringe a riflettere sulla sua, sull'apparente lindore e rigore che la memoria continua a restituirle. Una memoria accecata, è evidente. Quando il fratello le fa capire che il severo padre ha abusato di entrambi i figli, con il silenzio complice della madre, per Sabina è un trauma che la spinge a indagare l'ambiguità della verità.
Ispirato a Totò il buono (1940) di Cesare Zavattini, è una favola sociale sugli "angeli matti e poveri" delle baracche ai margini di Milano che, minacciati di sfratto da un avido industriale, organizzano un'azione di resistenza, animata dall'orfano Totò, che solo un miracolo fa trionfare.
Nel 1526 i Lanzichenecchi di Carlo V, scendono in Italia per invadere lo stato pontificio di Clemente VII (Giulio Medici), alleato di Francesco I, acerrimo nemico dell'imperatore. Per sbarrare loro il passo il comandante delle truppe pontificie Francesco Della Rovere chiama Joanni dalle Bande Nere. Intanto Alfonso d'Este, duca di Ferrara, venendo meno ai patti, cede al comandante dei Lanzichenecchi quattro falconetti, una nuovissima arma da fuoco. Proprio una palla di questo cannone sarà causa della morte di Joanni de' Medici, sopravvenuta dopo quattro giorni di agonia.