"lo spero che tu conserverai le mie precedenti lettere in modo ch'io alla fine del film possa avere una specie di diario del film stesso...". È il 29 luglio 1960, il sesto giorno di riprese de "La ciociara" e Vittorio De Sica scrive una lettera a sua figlia maggiore, come farà quasi ogni giorno fino a film finito. Oggi Emi raccoglie in questo libro il ricco epistolario di suo padre dal set di quattro film: "La ciociara" (1960), "Ieri, oggi, domani" (1963), "Matrimonio all'italiana" (1964), "I girasoli" (1970). Avremo così il privilegio di conoscere le cronache di lavoro di un maestro del cinema: scopriremo i suoi entusiasmi, i momenti di stanchezza, di insicurezza, i problemi sul set, il suo rapporto con gli attori. Da una giovane Sophia Loren, di cui intuirà pian piano il talento e la disciplina, ai non professionisti ingaggiati sul posto. Scritte in modo personalissimo, ironico, affettuoso, queste lettere permettono di seguire in presa diretta un modo di fare cinema rimasto mitico.
Un operaio disoccupato trova un posto d’attacchino municipale. Per riscattare la bicicletta al monte di pietà, la moglie impegna le lenzuola. Ha appena iniziato il lavoro che un ladro gli ruba la bicicletta. L’attacchino si aggira tra i rivenditori di bici usate, in compagnia del figlioletto; intravede il ladro e lo insegue. Esasperato dall’indifferenza e dall’ostilità della gente, l’attacchino pensa di rifarsi rubando a sua volta una bicicletta incustodita ma è così malaccorto che viene subito preso. Solo il pianto del bambino lo salva dall’arresto.
Il Dvd
Versione italiana per non udenti
Sottotitoli in inglese
Contenuti extra:
Trailers
Intervista a Manuel De Sica
Intervista a Emi De Sica
Intervista a Suso Cecchi D’Amico
Scheda biografica del regista
Filmografia del regista
Locandine dal mondo
Ispirato a Totò il buono (1940) di Cesare Zavattini, è una favola sociale sugli "angeli matti e poveri" delle baracche ai margini di Milano che, minacciati di sfratto da un avido industriale, organizzano un'azione di resistenza, animata dall'orfano Totò, che solo un miracolo fa trionfare.