In questo volumetto si chiede alla teologia di continuare ad essere maestra di distinzione e si fornisce un quadro teorico ed ecclesiale che possa giustificare, teologicamente e pastoralmente, la possibilità di benedire tutte le coppie, anche quelle omoaffettive. Una buona reazione alle difficoltà che la Chiesa sperimenta di fronte alla realtà consiste nell'offrire, come teologi, una parola di comprensione e di maggiore ampiezza, da intendersi come "servizio alla tradizione", ad una tradizione che non diventa una "pietra da gettare", ma una parola da comprendere e da tradurre, in una lingua e in una cultura nuova.
Questo volume raccoglie e mette a confronto i passi dell’Antico Testamento che toccano, più o meno direttamente, il tema del matrimonio. È diviso in sei parti: racconti delle origini dell’umanità, leggi e consuetudini relative all’unione coniugale, parole profetiche, istruzioni e riflessioni sapienziali, composizioni poetiche ed invenzioni narrative. I testi sono tradotti dalla lingua originale e corredati da una spiegazione non troppo tecnica, accessibile ad un lettore di media cultura. Pierangelo Sequeri lo definisce “un valido supporto per la didattica teologica relativa all’argomento di cui tratta, ma anche, più in generale, come riscontro affidabile per l’istruzione e la predicazione cristiana interessate a rimanere in un corretto rapporto con la testualità biblica pertinente” (dalla Postfazione).
Bruno Ognibeni, presbitero della Chiesa di Piacenza, è stato docente di teologia biblica presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia. Tra le sue pubblicazioni si annoverano Tradizioni orali di lettura e testo ebraico della Bibbia, Friborgo 1989; La seconda parte del sefer ’oklah we’oklah, Madrid 1995; Il matrimonio alla luce del Nuovo Testamento, Roma 2007.
Il manuale ripercorre lo sviluppo della sacramentaria nel Medioevo in quattro parti: I: considerazioni sul nesso tra ecclesiologia e vita sacramentale; II: trattazione sui sacramenti nella manualistica, dalle scuole claustrali altomedievali all'avvento della Scolastica nelle Università; III: disamina dei processi che hanno portato ad una definizione di sacramento in genere, condivisa dalla maggioranza delle scuole teologiche, e alla distinzione tra sacramento e sacramentale. IV: presentazione delle tappe che hanno portato a definire il settenario sacramentale e trattazione dei singoli sette sacramenti secondo la distinzione che si impose a partire dal XII sec. tra sacramenti di necessità (battesimo, confermazione, penitenza, eucaristia, unzione degli infermi) e sacramenti di governo (ordine e matrimonio).
Per la Chiesa il matrimonio è un’istituzione naturale riscattata e rinnovata dall’azione salvifica di Cristo. Questo volume racconta a tutto tondo il rapporto ”speciale” fra cristianesimo e famiglia attraverso diversi temi: l’evoluzione e lo sviluppo storico del matrimonio: il fondamento biblico del matrimonio: gli elementi della celebrazione liturgica: i servizi della Chiesa locale di supporto e di azione pastorale. A conclusione di tutto il percorso, spunti di riflessione dall”’Amoris Laetitia”,per delineare al meglio le linee della spiritualità coniugale.
Il libro propone l'insegnamento di alcuni grandi teologi che hanno dato un apporto fondamentale alla riflessione conciliare intorno al mistero dell'Eucaristia: Yves Congar, Henri de Lubac, Karl Rahner, Edward Schillebeeckx, Giacomo Lercaro, Agostino Bea, Hélder Câmara, Frère Roger di Taizé, Oscar Cullmann. Fanno parte di una stagione storica assai feconda che, nella fedeltà alla Tradizione, ha saputo indicare nuovi orizzonti, gesti e linguaggi perché l'Eucaristia tornasse ad essere "cuore della Chiesa".
Per la stragrande maggioranza di noi il rapporto con i Sacramenti è iniziato ancora prima che ce ne rendessimo conto, quando i nostri genitori ci hanno portato in Chiesa per ricevere il Battesimo. In seguito i Sacramenti hanno scandito le tappe fondamentali della nostra esistenza. Tuttavia, dobbiamo riconoscere che il rapporto con questi gesti non è fatto solo di serenità e di una buona consuetudine. Non di rado, in momenti particolari per la vita del singolo e delle famiglie, nascono difficoltà, incomprensioni e delusioni. Ecco perché vale la pena di riflettere, in ascolto della Parola di Dio e dell'insegnamento della Chiesa, su quello che realmente i Sacramenti sono e su che cosa significano per la vita dei cristiani.
Da più di duemila anni la Chiesa, grazie ai sacerdoti, vive del comando di Gesù Cristo di fare memoria della sua morte e risurrezione. Eucaristia e sacerdozio sono, infatti, il cuore della fede cristiana. Per questo è necessario, come fa l'autore nel presente volume, contemplare con occhi sempre nuovi quello che possiamo definire il "mistero dell'altare". Tra le tante formulazioni con cui la Chiesa ha dato voce alla sua fede nell'eucaristia, l'antica espressione "pane della vita" più di ogni altra sintetizza le riflessioni contenute nel libro. I due termini rimandano a quanto di essenziale la mente coglie per esprimere il significato profondo di questo mistero: il desiderio di vita e il mezzo per raggiungerla. Come il profeta Elia anche i credenti sono chiamati a nutrirsi di un po' di pane per essere capaci di addentrarsi nel deserto della vita. Se questo richiamo a lasciarsi sorprendere sempre dal mistero eucaristico vale per ogni credente, a maggior ragione deve essere ribadito per il sacerdote. Il mistero che la sua vocazione rappresenta diventa comprensibile solo alla luce dell'eucaristia, dono supremo che Cristo ha fatto di sé alla sua Chiesa.
Le complesse modalità d'essere della famiglia, rilevate sul piano sociologico, ponevano interrogativi etici anche al lavoro intellettuale e pastorale di Karol Wojty?a (1920-2005). Egli profuse molto impegno per argomentare e far conoscere l'ordine oggettivo dell'amore coniugale e della sessualità. L'analisi fenomenologica da lui condotta, e resa nota nelle sue pubblicazioni (1952-1978), offre così non poche possibilità di confronto e approfondimento. È l'intento di questo studio. Il libro prende le mosse dalla vita e dalla carriera filosofica di Wojty?a e offre una lettura della sua antropologia personalista; procede indagando le dimensioni comunitarie del dirsi persona e degli approcci dialogici e relazionali "io-tu" e "noi" e approfondisce il tema della natura della famiglia e della sessualità. Nel confronto critico conclusivo, alcuni tratti della visione d'insieme della filosofia wojtyliana dialogano con le maggiori istanze contemporanee.
Prefazione Papa Francesco.
Questo breve testo lo si è pensato per ‘rispolverare’ il significato della celebrazione della penitenza sacramentale: che cosa significa oggi confessarsi! Diciamolo francamente ci si confessa, quasi sempre, per tutta la vita, allo stesso modo, con una certa abitudine fatta di luoghi comuni e di frasi stereotipate. L’esperienza del celebrare la misericordia di Dio ci pone dinanzi l’operare dello Spirito Santo, perenne novità, che diviene, da una parte, invito pressante a dire grazie, nella vita e nelle parole, nei gesti e nella mente per la misericordia e il perdono e, dall’altra parte, invito ad amare: amare il Signore, amare nuovamente, se stessi, la Chiesa, i fratelli, amare e rispettare il creato e le creature. Dopo il peccato, il pentito è riconciliato, il perdonato è riamato; ritorna al Signore, riama la Chiesa e i fratelli, si pone nella sua storia da protagonista. Conseguenza è il costatare il bisogno della gratitudine, per questo evento che dona linfa nuova e fa riprendere coraggio speranza, fiducia, forza e gioia di vivere. Se celebrare il perdono deve essere la passione pastorale di chi è in cura d’anime, la comunità ecclesiale deve sentirsi sempre più impegnata, con la catechesi e la mistagogia, a far approfondire il senso della misericordia che, svelando il senso del peccato, spinga a quell’impegno di santità che deve contraddistinguere la vita di ogni battezzato.
Il "fattore A", ovvero la variabile antropologica nei sacramenti, è diventato un elemento centrale nella teologia, dopo che il Vaticano II ha riequilibrato lo sbilanciamento dell'ex opere operato di Trento in una sinergia umano-divina. Se il sacramento rispetta il mistero dell'Incarnazione, bisognerà tenere entrambe le nature evitando la sovrapposizione. Così l'efficacia del sacramento concerne anche l'opera umana, che deve essere indagata sul suolo proprio per concorrere alla manifestazione del mistero.
In questo volume sono proposti al lettore una serie di saggi su temi e questioni di Teologia sacramentaria (la fondamentale e il settenario sacramentale) pubblicati dall'Autore in 25 anni di docenza (1995-2020) nel contesto della specializzazione in Teologia sacramentaria dell'Istituto Teologico Marchigiano dal 1995 aggregato alla Facoltà di S. Teologia della Pontificia Università Lateranense. Le tre parti del volume intendono proporre un percorso che muovendo dalle questioni del metodo e della didattica (prima parte), ai allarga con originalità ai singoli sacramenti (seconda parte) per concludere con una serie di questioni aperte per un ulteriore dibattito e nuove ricerche (terza parte). L'ultimo saggio del volume è un inedito dedicato al versante antropologico dei sacramenti nei documenti del Concilio Vaticano II.