Dopo "Twilight", miscela di romance e vampire story, arriva il secondo volume della saga di Bella ed Edward. Il giorno del diciottesimo compleanno di Isabella un piccolo incidente domestico riesce a mettere in crisi la tranquillità della sua vita in compagnia del fidanzato-vampiro Edward e della famiglia di lui: le ripercussioni sono tali da convincere la famiglia ad abbandonare la cittadina dove abitano, e Edward a lasciare Bella. La ragazza vive un lungo periodo di solitudine e tristezza, in cui taglia i ponti con le proprie amicizie e si rinchiude in se stessa, fino alla quasi casuale riapparizione nella sua vita di Jacob Black, il giovane indiano che per primo aveva fatto nascere in lei i dubbi sulla vera identità della famiglia di Edward. Più il rapporto di amicizia tra Jacob e Bella si rafforza, più lei sembra tornare alla normalità che le mancava da tempo. Ma la quiete appena ritrovata è turbata da eventi misteriosi, tra cui una strana serie di omicidi ai margini della foresta e l'apparizione di nuove, strane creature della notte.
È il terzo titolo della saga di Stephenie Meyer sulla storia d'amore tra la giovane Bella e il vampiro buono Edward, dopo "Twilight" e "New moon". Mentre Seattle è funestata da una serie di strani omicidi e una vampira spietata continua a darle la caccia, Bella si trova ancora una volta in serio pericolo. È arrivato per lei il momento delle decisioni e dei sacrifici: basterà il fidanzato Edward a farle dimenticare il migliore amico Jacob? Troverà il coraggio necessario a diventare una Cullen? Obbligata a scegliere fra l'amore e l'amicizia, è consapevole che la sua decisione rischia di riaccendere la millenaria lotta fra vampiri e licantropi. Nel frattempo l'esame di maturità è alle porte e per Bella il momento della verità si avvicina...
Bree Tanner ricorda appena come fosse la sua vita prima di acquisire dei riflessi sovrumani e un'inesauribile forza fisica. Prima che una sete insaziabile di sangue si impossessasse di lei... prima che qualcuno decidesse di trasformarla in un vampiro. Tutto quello che Bree sa è che vivere tra i suoi simili comporta poche certezze e ancor meno regole: guardati alle spalle, non attirare l'attenzione e, soprattutto, torna a casa prima dell'alba o morirai. Quel che non sa è che il suo tempo da immortale sta velocemente per scadere. Ma Bree trova un inaspettato amico in Diego, un vampiro neonato che desidera quanto lei scoprire l'identità della loro creatrice: un essere misterioso che tutti chiamano "lei". Quando realizzano che i neonati sono semplici pedine su una scacchiera più vasta di quanto non possano immaginare, i due giovani si trovano a dover decidere con chi schierarsi e di chi fidarsi. Ma se tutto ciò che sanno si basa sulla menzogna, sarà realmente possibile giungere alla verità? In questo mix di mystery, suspense e amore, Stephenie Meyer ricostruisce il viaggio dell'esercito che si prepara ad attaccare Bella Swan e i Cullen, fino all'indimenticabile scontro finale che sconvolgerà per sempre le regole degli umani e degli immortali. Dopo un'attesa di quasi due anni, ecco un episodio mai narrato che ha per protagonista, la vampira neonata incontrata per la prima volta in "Eclipse".
Un mattino d'estate, Araceli, l'unica domestica della famiglia Torres-Thompson a non essere stata licenziata per effetto della crisi, scopre che la casa è deserta. Dopo la violenta lite della sera precedente, sia il señor sia la señora sono spariti senza fornire spiegazioni. E soprattutto senza portarsi dietro i due intollerabili bambini. Cosi, nonostante Araceli abbia sempre tenuto a precisare di essere stata assunta come cuoca e domestica e non come baby sitter, si ritrova a dover badare ai due viziatissimi gringos. L'unica, forse, è cercare di rintracciare il vecchio nonno, visto da Araceli una sola volta e poi evidentemente bandito da quella casa...
New York City, 1926. I vetri dei grattacieli risplendono dei bagliori di mille feste animate da balli sfrenati a ritmo di charleston e dal tintinnio delle perle sui vestiti luccicanti. L'alcol scorre a fiumi nonostante i divieti e, a giudicare dall'effervescenza di Manhattan, il mondo sembra destinato a un futuro radioso. È qui che in seguito all'ennesima eccentricità viene spedita dai genitori l'irriverente Evie O'Neill, una ragazza dell'Ohio che non aspetta altro che tuffarsi tra le infinite possibilità offerte dalla metropoli. A ospitarla è lo zio Will, un professore, parente dei Fitzgerald, che dirige il Museo Americano del Folklore, delle Superstizioni e dell'Occulto, detto anche Musco del Brivido: un luogo magico dal fascino decadente, che custodisce nelle sue teche e tra i suoi bui corridoi le tracce del retroterra misterioso dell'America. Ma quando lo sfolgorio della città viene oscurato da una serie di delitti a sfondo esoterico, New York precipita in un vortice di paura ed Evie, che da subito assiste lo zio nella consulenza alla polizia, è chiamata a collaborare alle indagini, anche per quel suo dono di vedere il passato delle persone toccando un oggetto a loro appartenuto. Muovendosi tra fumosi jazz club e bassifondi urbani, scintillanti negozi e sale spettrali, la ragazza s'inoltrerà insieme a molti compagni di strada in un gorgo di eventi evocato dal passato, e che nel passato dovrà essere ricacciato, pena il sopravvento di un antico male oscuro.
Per i membri della comunità di Hollywood mentire, truffare, millantare sono diritti acquisiti, ma Leander Starr ne abusa. E mentre il pubblico perdonerebbe quasi tutto all'autore di Rut nel grano altrui (un kolossal biblico che nessuno ha dimenticato), e di Negretti (il breve documentario che ha cambiato per sempre la percezione comune dei pigmei), ex mogli, direttori d'albergo e agenti del fisco sono per definizione meno condiscendenti. Al punto che Starr, come altri grandi (e grossi) registi americani di quegli anni, ha dovuto riparare in Messico, dove vive in un ex convento sognando di girare II paese degli avvoltoi, il film che lo riscatterà. Ora gli servirebbero solo un po' di soldi e uno sceneggiatore. I primi sta per estorcerli ad alcuni affaristi locali, e quanto al secondo, pare che da quelle parti viva un uomo che potrebbe fare al caso suo. Si tratta di uno scrittore a suo tempo abbastanza noto, ma che da un po' ha un problema con la pagina bianca, e con vari altri nemici dell'ispirazione: Patrick Dennis. Il risultato del loro incontro è questo libro, dove si racconta il making di un film che sembra concepito da Orson Welles in stato di ebbrezza, girato da Ed Wood in stato di grazia, e scritto - qui non ci si sbaglia - semplicemente da Patrick Dennis. Bene, in quale razza di inferno questa somma di talenti precipiti i personaggi - e in quale paradiso trascini i lettori - si può anche immaginare. Anzi, a dirla tutta, assolutamente no.
Sono passati cinque secoli da quando una catastrofica guerra scatenata dai demoni ha distrutto il mondo e sterminato quasi completamente il genere umano, avvelenando anche gran parte delle terre un tempo fertili e rigogliose. Da allora i sopravvissuti - umani, Elfi e le nuove razze mutanti - si sono rifugiati in una valle remota, protetta da una magia impenetrabile. Per cinquecento anni hanno goduto di una lunga pace, ma l'incantesimo che li isolava ha cominciato a svanire esponendo migliaia di vite alla minaccia delle forze barbariche che hanno seminato il caos nel resto del mondo. Sider Ament, l'ultimo dei Cavalieri del Verbo, in possesso del bastone nero - un potentissimo talismano tramandatosi per secoli che proteggeva la valle -, è stato ucciso dai Troll, e il suo successore, Panterra Qu, il giovane cercatore di piste al quale in punto di morte ha affidato il bastone, è ancora troppo inesperto per affrontare le forze nemiche provenienti dall'esterno della valle. Nuovi grandi pericoli si profilano infatti all'orizzonte: un agguerrito esercito di Troll vuole impadronirsi della valle segreta e vi ha già inviato le sue spie, mentre Phryne, la figlia del re degli Elfi Oparion Amarantyne, è sotto accusa per l'omicidio del padre e una tremenda congiura mira a usurpare il trono. Ma nessuno di questi rischi è paragonabile alla minaccia più tremenda, con la quale Panterra sarà destinato a misurarsi.
Da bambina Lucy Nelson vede il padre alcolista finire in galera. Da quel giorno ha cercato di redimere qualunque uomo le capitasse intorno, per la rovina sua e dei suoi amanti. Quando Roy e Lucy iniziano a uscire insieme, lui lo fa perché sta cercando se stesso, lei perché non sopporta più una madre remissiva e un padre ubriacone. Si innamorano, o cosi credono. Quando Lucy cede alle estenuanti insistenze, alle canzoni romantiche e alle parole rassicuranti di Roy e "va fino in fondo", rimane incinta. Da quel momento in avanti, come in una tragedia greca in cui, qualunque cosa si faccia, non si può sfuggire al destino, tutto precipita. Lucy non vuole ripercorrere le orme della madre, non vuole diventare la moglie di un uomo egoista, debole e fallito, ma si convince di essere già quel tipo di donna, trascinando il matrimonio - e se stessa - alla rovina. Uscito subito prima del Lamento dì Portnoy, questo terzo romanzo di Philip Roth contiene già tutto il sarcasmo, l'ironia tagliente, l'inquietudine morale delle opere della maturità. Ma possiede una caratteristica che lo rende una stella preziosa: è l'unico romanzo del maestro di Newark ad avere per protagonista una donna. Con Lucy, Roth consegna alla storia della letteratura un personaggio agghiacciante e commovente, incarnazione di una donna che lotta per non sprofondare nella propria follia.
Doc Ebersole vive con il fantasma di Hank Williams, non solo in senso figurato, non solo perché è stata una delle ultime persone a vedere ancora vivo il leggendario musicista country, e non solo perché circolano un sacco di voci secondo le quali sarebbe stato lui a fornire ad Hank la dose finale di morfina che lo ha ucciso. Nel 1963, dieci anni dopo la morte di Hank, lo stesso Doc è devastato dalla dipendenza. Da quando gli è stata levata la licenza di esercitare il mestiere di dottore, vive in una squallida camera d'affitto nel quartiere a luci rosse nella periferia di San Antonio, Texas, dove esegue aborti e ricuce ferite ora da armi da fuoco ora da lame di vario tipo. Ma quando Graciela, una giovane immigrante messicana, fa la sua comparsa per farsi aiutare dal dottore, cominciano a verificarsi cose che hanno del miracoloso. Graciela ha una ferita al polso che non si vuole rimarginare, eppure è proprio lei che è capace di curare gli altri semplicemente col tocco delle sue mani. Chiunque la incontri finisce per essere trasformato in meglio, eccezion fatta per il rabbioso fantasma di Hank, al quale proprio non piace vedere Doc cavarsela bene. "Non uscirò mai vivo da questo mondo" è una vera e propria ballata di rimorso e redenzione che racconta come ricreare noi stessi e il nostro mondo grazie al più insignificante dei miracoli.
Ora e per sempre raccoglie due racconti che rappresentano, ciascuno in modo differente, il cuore della poetica di Ray Bradbury, maestro dall'incomparabile talento e dall'irrefrenabile creatività, che con i suoi romanzi ha trasformato il paesaggio letterario americano. In "Da qualche parte suona un'orchestrina" uno scrittore è attirato da poesie e da sogni nel minuscolo villaggio di Summerton, Arizona, dove non ci sono bambini piccoli e i cui abitanti sembrano non invecchiare mai. Ipnotizzato dalla fortissima magia rurale e da una bellissima ed enigmatica donna che porta il nome di una regina egizia, lo scrittore scoprirà ben presto che la comunità nasconde un segreto, tramandato per secoli all'insaputa del resto dell'umanità. Un segreto che ha a che fare con i libri e le storie, e che va svelato prima dell'arrivo di una spietata distruzione. Con "Leviatano '99", Bradbury ritorna nel cosmo per reinventare il capolavoro di Herman Melville, incentrato su ossessioni e mari aperti, trasformando la grande balena in una cometa divoratrice di mondi. Nell'anno 2099, l'astronauta fuggiasco Ismaele Jones sale a bordo del Cetus 7, e affida il proprio destino nelle mani di un folle capitano che caccia alla cieca la coda del mostro celeste. E nel vuoto impietoso, una ciurma di viaggiatori terrestri e alieni dovrà fronteggiare un giudizio divino e un "nemico" che dispone della più spaventosa delle armi: il Tempo...
Una bisca clandestina rapinata una notte probabilmente da qualcuno fuori dal giro. Pesci piccoli che pensavano di sfangarla, invece si ritrovano alle calcagna Jackie Cogan. Un gansgster in giaccone di camoscio spelacchiato e Chevrolet con le fiamme sulle fiancate, cui toccherà mettere in chiaro, tra scrocconi, criminali e avanzi di galera, chi sia a far le regole della malavita a Boston.
Esiste un modo per non credere a quello che ci dicono i nostri occhi? Quelli di Josephine e del suo fratello gemello Chris sono due grandi pozze scure, due occhi color nocciola, come l'autunno. Due occhi che per i loro primi diciotto anni di vita non hanno mai avuto dubbi. La loro è una famiglia legata dall'amore, dalla fiducia, da precetti di fede che insegnano l'onestà e la trasparenza. Precetti che non ammettono il dubbio. Fino al giorno in cui a scuola insegnano la legge sulla genetica di Mendel. E Josephine capisce che due genitori dagli occhi azzurri come i suoi non potranno mai e poi mai generare occhi scuri. In un primo momento la ragazza si limita a ignorare i sussurri del sospetto, fingendo di non vedere quello che ogni mattina si riflette nello specchio. Ma non ci si può nascondere per sempre di fronte a noi stessi. I dubbi la consumano per mesi e si fanno lentamente strada fra le sue parole finché Josephine non ne parla a sua madre. E la verità che i suoi occhi le hanno preannunciato la porta fino a Chicago, di fronte alla casa di uno sconosciuto. Il suo nome è Sadiq Mubarak e in quel volto dagli occhi scuri e dalla pelle ambrata Josephine deve cercare la strada che la porterà in un viaggio nel passato di sua madre, ma anche alla scoperta di un mondo nuovo ed esotico, il Pakistan. Un mondo che le insegna che la vera fede è costellata di dubbi e che niente è davvero come sembra...