La proclamazione dell'anno dedicato a San Giuseppe da parte di Papa Francesco è stata per molti una grande sorpresa. Abbiamo conosciuto finora gli anni giubilari della Redenzione e anche vari anni mariani, l'anno di San Giuseppe dal'8 dicembre 2020 all'8 dicembre 2021 esprime in modo solenne che la Chiesa è già da tempo consapevole del fatto che a san Giuseppe, padre putativo di Gesù, casto sposo della Vergine Maria e capo della Santa Famiglia, spetta un culto particolare.
Il corso teologico sviluppato dall'autore risponde all'esigenza di offrire ai teologi, ma anche a tutti i fedeli interessati, una formazione di base per conoscere meglio san Giuseppe. L'interesse del pubblico ha favorito la pubblicazione di questo corso.
La bellezza, l'estetica, in particolare l'estetica musicale, hanno qualcosa di essenziale da offrire alla riflessione teologica ed etica. Aiutano le persone a sviluppare maggiore empatia verso gli emarginati, resistenza verso le ingiustizie e solidarietà con tutto il creato.
Che cosa significa che dopo il cristianesimo si è affermata una religione - l'Islam - che si riferisce a Gesù e al cristianesimo? E quando cristiani e musulmani parlano insieme in nome di Dio? Il libro solleva queste e altre questioni relative ai rapporti tra le due religioni.
Tutto l'agire morale del cristiano, nel suo fondamentale rapporto con Dio, vive della relazione fra il dono di grazia e la libera risposta, animata dall'amore. L'impegno di amare Dio, e di celebrare il culto cristiano, nasce dal dono di essere in Cristo, che dona la vita di fede, speranza e carità, le sole cose che rimangono. Questo libro vuole illuminare e accompagnare uno sguardo di stupore e responsabilità sul vissuto teologale del cristiano. La vocazione in Cristo si manifesta in una vita teologale animata dalla grazia dell'amore e dall'impegno della carità, un dialogo reso possibile dalla preghiera e dai sacramenti della fede. La riflessione si presenta come teologia ed etica della vita in Cristo, che il cristiano vive e celebra nella sua bellezza creaturale e filiale.
Le questioni prese in esame in questo testo - identità, alterità, riconoscimento, relazione - sono state affrontate, soprattutto nel corso del Novecento, da molti punti di vista, ma pongono interrogativi anche circa la realtà del Divino, la sua identità, il Suo Rapporto con una realtà altra, diversa, distinta da quella Divina. La filosofia offre nuovi registri per una rimodulazione della riflessione sul tema strettamente teologico-trinitario e in particolare della dinamica dei rapporti fra le Tre Persone e la ricchezza della vita intima dell'Unitrino: quanto di questa ci è stato rivelato e trasmesso dalla Tradizione Vivente riceve nuova luce, certamente più adeguata all'incontro e al confronto con i nuovi contesti culturali della contemporaneità.
Il testo individua nella categoria di "Nuova creazione" uno snodo fondamentale del pensiero di Romano Guardini, rilevante (se non imprescindibile) soprattutto per cogliere la tessitura profonda che regge e unifica la sua cristologia, ma utile anche per meglio apprezzare il possibile contributo di questo "padre della Chiesa contemporanea" ad alcune sfide attuali della teologia. «Il merito di questo ampio, meditato e profondo lavoro è l'inserirsi in un filone di rinnovata attenzione "teologica" a Guardini dopo molto ostracismo. Una davvero apprezzabile ricostruzione, che ci introduce sapientemente nell'immenso "cantiere cristologico" di Romano Guardini. Un pensatore innamorato di Cristo al punto da farne l'architrave di tutto il suo pensiero oltre che, ovviamente, il riferimento esistenziale di un'intera esistenza.» (dalla Prefazione di Silvano Zucal)
Micheal Kruger ha scritto una critica sferzante sul fallimento intellettuale e sulla devianza teologica del cristianesimo progressista. Sarebbe opportuno che metri di chiesa, pastori, insegnanti, studenti e gruppi giovanili facessero propria La Sapienza contenuta in questo libro, breve ma sconvolgente. Dobbiamo essere pronti a capitare il motivo per cui certi tentativi di correggere il cristianesimo non metteranno mai il mondo sottosopra come, invece, hanno fatto gli apostoli semplicemente diffondendo la buona notizia che Gesù Cristo è il Signore.
Il saggio consente di verificare e valutare, in modo documentato, le ragioni per cui la riflessione sul metodo in ecclesiologia è stata, e resta tuttora, un capitolo importante della storia della teologia contemporanea, a partire dalla svolta impressa dal Concilio Vaticano II. Per il suo carattere di bilancio storico-critico, l'opera offre una rassegna piuttosto esauriente delle proposte più significative, elaborate nel corso di alcuni decenni, per uno studio del mistero della Chiesa impostato secondo le esigenze emergenti dal rinnovamento del metodo teologico. Uno studio condotto in chiave misterica, teandrica e trinitaria; attento, quindi, al fondamento trinitario, cristologico ed eucaristico, come pure alla dimensione storico-salvifica ed escatologica dell'ecclesiologia post-conciliare.
Ha senso continuare a parlare di un tema tendenzialmente ostico quale quello dell'ascesi cristiana, nel XXI secolo, e in un contesto sociale che rigurgita di edonismo? Qualora la risposta fosse affermativa, sopra quale fondamento teoretico poggerebbe il discorso, che oggi si preferisce affrontare da una visione prospettica intrisa di spiritualità orientaleggiante, quale ad esempio quella New Age? Partendo da questi interrogativi di fondo, l'autore tenta una rilettura dell'argomento (oggetto di ricerca della tesi di Licenza in Teologia dogmatica) in una luce positiva, culminante nella divinizzazione del battezzato, e in risposta ai quesiti anzidetti, propone un approccio al tema alternativo rispetto ai trattati di ascetica e mistica, contemplante il fondamento immutabile del dogma a sostegno della necessità dell'impegno ascetico, sotto la guida sicura di San Tommaso d'Aquino.
Cielo e terra sono uniti da un vivo ma invisibile legame. Gli angeli testimoniano la connessione inscindibile tra questi "due mondi"; eppure le loro figure sembrano attrarre più la devozione popolare che la ricerca teologica. In questo testo l'autore, accompagnato dalla speculazione di S. Bulgakov, intende fare chiarezza sulle creature angeliche, riferendosi soprattutto a quell' "amico celeste", che riconduce l'uomo alla sua origine divina.
La tradizione cristiana ha molto da offrire alla convivenza sociale e democratica: basti pensare all’esempio delle virtù, queste predisposizioni ad agire bene che sono il frutto di un’educazione. Thomasset si concentra qui su cinque di esse, combinando teoria e pratica: giustizia, solidarietà, compassione, ospitalità, speranza.
«Per una migliore comprensione di alcune virtù sociali, ne illustrerò il radicamento nella tradizione cristiana, specie nella parola di Dio. Il cristianesimo può alimentare dall’interno questi atteggiamenti, che sono fondamentali per il funzionamento della società» (Alain Thomasset).
Descrizione
Da qualche decennio, specialmente nel mondo anglosassone, è stata riscoperta l’importanza dei comportamenti virtuosi. Ce lo diciamo sempre: non esiste convivenza democratica senza spirito di dialogo e senza cura del bene comune, non esiste giustizia senza desiderio di tutela e rispetto della dignità di ciascuno. Le virtù – queste predisposizioni ad agire bene che sono il frutto di un’educazione – contribuiscono a plasmare il nostro modo di essere e di vivere, e perciò di decidere.
La tradizione cristiana ha molto da offrire alla costruzione di un “vivere insieme” inteso in senso (pro)positivo, e non tanto come elenco di una serie di divieti.
Le virtù sociali studiate qui, con l’aiuto di esempi concreti e valorizzando il loro radicamento nella Scrittura, non fanno altro che manifestare alcuni volti particolari della carità. Sono le virtù del Regno, da vivere fin da oggi: la giustizia, che orienta tutta la vita sociale; la solidarietà, che riprende un concetto importante delle nostre società laiche; la compassione e l’ospitalità, presenti ovunque nella Bibbia, non appena sono in questione i poveri o gli stranieri; la speranza, che oggi appare come uno degli atteggiamenti più necessari in una società in preda alla disillusione e minacciata dalla disperazione.
Thomasset, combinando abilmente dottrina ed esperienza, dimensione teorica e dimensione pratica, riesce bene a dare corpo e sostanza a una materia che, di primo acchito, potrebbe sembrare astratta.
Le tre virtù teologali, fede, speranza e carità, sono il cuore della vita cristiana. Esse mettono l'uomo in comunione con Dio e ne fanno il testimone di Dio qui sulla terra. Mancava finora un'esposizione catechetica semplice, alla portata di tutti, su queste tre virtù. Queste pagine si propongono di accompagnare il cristiano lungo il cammino di santità attingendo ai grandi insegnamenti della tradizione spirituale. Mai come oggi un mondo smarrito ha avuto bisogno di cristiani che portino la luce, la fiducia e l'amore.