Dopo i primi due volumi dedicati alla sua infanzia, alla giovinezza, ai primi ministeri sacerdotali e all'apostolato educativo e sociale di Leonardo Murialdo, pubblicati nel 2011 e 2015, questo testo conclude la trilogia, concentrandosi sulle attività legate alla nascita e allo sviluppo della Congregazione di San Giuseppe, da lui fondata. La vita terrena del Murialdo si è chiusa a Torino il 30 marzo 1900 e la Chiesa ne ha riconosciuto la santità con la beatificazione, il 3 novembre 1963, e con la canonizzazione, il 3 maggio 1970. La sua memoria liturgica si celebra il 18 maggio.
In questo volume è raccolta - in edizione critica - la corrispondenza intercorsa tra Giorgio Montini e il figlio Giovanni Battista (futuro Paolo VI) nel periodo 1900-1942. Si tratta per lo più di scritti inediti, che offrono al lettore l'occasione di entrare nell'atmosfera di una famiglia intrisa di forti valori religiosi e partecipe della vita e della cultura del tempo. Il carteggio, costituito da centinaia di documenti, apre illuminanti squarci sulla biografia dei due protagonisti, come ampiamente sottolinea e descrive Luciano Pazzaglia nella sua Introduzione. Attraverso lo scambio delle lettere fra padre e figlio è possibile ripercorrere, innanzitutto, l'itinerario di Giorgio Montini, che, dopo aver svolto importanti incarichi nelle organizzazioni cattoliche e civili bresciane, assunse significative responsabilità a livello nazionale fino all'elezione a deputato nelle file del Partito Popolare. L'impegno dell'uomo politico bresciano fu animato dal desiderio che Stato e Chiesa, superata la questione romana, potessero finalmente intessere rapporti di serena e fruttuosa collaborazione. Di questo e di molti altri problemi egli amava discutere con il figlio, cui manifestava i propri pensieri e dal quale attendeva pareri e consigli.
Un libro che presenta le Figlie di Maria Ausiliatrice nel loro insieme: attive, coraggiose, vivaci, fedeli al proprio carisma salesiano, e insieme sensibili alle esigenze del momento.