Micromega è una rivista di cultura, politica, scienza e filosofia fondata nel 1986 da Giorgio Ruffolo e Paolo Flores d'Arcais.
Limes, rivista italiana di geopolitica, diretta da Lucio Caracciolo, è stata da lui fondata nel 1993 e si è ormai affermata come uno dei più influenti e autorevoli luoghi di riflessione geopolitica in Europa. La data di fondazione è già in sé significativa: Limes nasce subito dopo il crollo del Muro di Berlino e dell'Unione Sovietica, in una fase di straordinari cambiamenti geopolitici in Europa e nel mondo. A differenza di altre riviste di geopolitica, Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista. Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili. L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda, senza peraltro nessun ammiccamento al determinismo geografico di moda nella geografia politica ottocentesca o anche in alcune scuole geopolitiche novecentesche. Esistono anche riviste sorelle in inglese (Heartland, Eurasian Review of Geopolitics) e in serbo croato (Limesplus).
Il 6 gennaio del 2021 un gruppo di rivoltosi ha fatto irruzione nella sede del Congresso americano, procurando alla democrazia americana quella che rischia di essere una ferita mortale. Antonio Di Bella, nella veste di corrispondente da Washington, ha assistito in diretta all'attacco a Capitol Hill, e lo ha documentato esponendosi in prima linea. Quanto accaduto, per quanto drammatico, non è tuttavia un evento isolato, ma l'acme di un percorso cominciato agli albori della presidenza Trump e culminato durante l'ultima campagna elettorale. Il presidente uscente infatti non ha mai voluto riconoscere la propria sconfitta e non ha fatto mistero di considerare Joe Biden, il nuovo eletto, un usurpatore. Un attacco così violento alla democrazia non può che avere un duro impatto sulle sorti della politica americana. In che modo verrà gestito, trattato e assimilato tanto dal centro nevralgico del potere quanto dalla popolazione è quello che stiamo continuando a scoprire in queste ore. L'impeachment di Trump verrà confermato dal Senato? L'insediamento di Biden sarà ordinato e tranquillo come promesso? Il libro di Antonio Di Bella sarà uno strumento prezioso per provare a interpretare e capire gli eventi in corso negli Stati Uniti, eventi che inevitabilmente avranno delle ripercussioni sulla politica e l'economia italiane ed europee.