Contributi di specialisti al simposio organizzato dall'Ist. Di Liturgia di S. Giustina, divisi in tre sezioni: I fondamenti metodologici; Il testo biblico nelle celebrazioni; Verifiche e confronti.
Troppo spesso ragazzi e adolescenti a messa si annoiano. La ragione di ciò sta soprattutto nella loro impreparazione a capire e seguire il linguaggio e i gesti della celebrazione eucaristica, perché ad essi sfugge il significato dei simboli che sono il cuore della liturgia. Gli autori di questo volume, forti della loro vasta esperienza e sulla base di una sicura preparazione teologica, propongono con linguaggio semplice e immediato, alla portata di tutti, una illustrazione dei molti simboli che animano i riti liturgici. Ne scoprono e spiegano le radici bibliche (nell'Antico e Nuovo Testamento): mostrano in quale senso e a quale scopo sono ripresi nelle parole e nei gesti della liturgia; e soprattutto fanno vedere come si agganciano strettamente alla vita concreta di ogni giorno, dando ad essa un nuovo slancio e significato, traendo anche da essa nuovo vigore e attualità.
Destinatari
Ragazzi e adolescenti, ma anche genitori ed educatori.
Autore
CLAUDE e JACQUELINE LAGARDE sono stati gli iniziatori della cosiddetta catechesi biblica simbolica. Lavorano in Francia da più di 30 anni. Claude è pedagogo e teologo, specializzato in patristica. Ambedue collaborano con l'équipe CANA della diocesi di Liège alla realizzazione di un percorso di catechesi parrocchiale e animazione di sessioni di formazione per catechisti.
Esiste una metodologia liturgica nella lettura della Bibbia? La risposta è totalmente positiva. Sì, esiste una lettura liturgica della Scrittura. La consuetudine liturgica testimonia come la Chiesa abbia celebrato lungo i secoli - ne fanno fede i Comites, gli Epistolari, gli Evangeliari, i Lezionari -, servendosi di vari modi nel proclamare la Parola (pericope integra, pericope eclogadica, pericope composta, ecc.). I Praenotanda, poi, pongono delle regole interpretative ben chiare: gerarchizzazione delle formule bibliche, la lettura tematica e semicontinua, il valore primario dei temi (nominali, contenutistici e articolati), i legami tematici tra le formule bibliche di uno stesso formulario e tra le formule di un ciclo, ecc. Il testo latino della Nova Vulgata, inoltre, contiene già nella sua traduzione un'interpretazione che la Liturgia romana ha fatto sua, senza per questo disconoscere il valore del testo biblico originale (ebraico, aramaico, greco). La fisionomia della pericope è essenziale: la formula biblica del Lezionario non sempre corrisponde esattamente alla pericope biblica della scrittura: la Liturgia ha compiuto dei "ritocchi" sul testo (delimitazione della pericope non sempre conforme alla delimitazione dell'esegesi, modifica dell'incipit, soppressione di versetti, ecc.). Sotto il profilo interpretativo, infine, si comprende benissimo il valore del contesto. Il contesto celebrativo è l'ultimo, ma non meno importante, elemento ermeneutico di una formula biblica del Lezionario. Il dialogo profondo e sottile tra le formule bibliche, l'eucologia della celebrazione e il tempo liturgico costituiscono la lettura liturgica della pericope biblica.
Raccolta delle relazioni di un secondo simposio sul tema: la Bibbia fa nascere la preghiera liturgica e questa aiuta a capire piu a fondo la parola ispirata.