La Scrittura è la testimonianza dell’incontro che Dio fa con l’umanità; Gesù Cristo è colui che narra come Dio incontra gli uomini. La qualità degli incontri decide della qualità della nostra vita. Il corso propone il commento di alcuni episodi evangelici, al cui cuore vi è la realtà di un incontro di cui è soggetto Gesù stesso: si tratta di incontri con uomini o donne, con persone malate, persone colte nella quotidianità dell’esistenza, con persone in situazioni o momenti esistenziali particolarmente drammatici. Attraverso questi racconti noi possiamo entrare nella dinamica spirituale e antropologica dell’incontro.
Contenuto del cd
1. Introduzione: l’umanità di Gesù
2. Gesù incontra i malati: Mc 1,40-45
3. Gesù incontra chi è cieco: Mc 8,22-26; Mc 10,46-52
4. Gesù incontra un uomo ricco: Mc 10,17-30
5. Ricchezza e povertà. Gesù incontra Zaccheo, un pubblicano: Lc 19,1-10
6. Gesù incontra i due malfattori crocifissi con lui: Lc 23,32-43
7. L’incontro con Gesù Risorto: Lc 24,13-35
8. La misericordia di Dio narrata da Gesù: Gv 8,1-11
Un supporto digitale pensato per una “:navigazione”: semplice, per avere la possibilità: di elaborare velocemente, con grande risparmio di tempo, con ricchezza e varietà:: 1) il calendario murale settimanale in formato A4 verticale: nella prima colonna presenta le indicazioni relative alla celebrazione liturgica del giorno, mentre nella seconda si possono scrivere gli avvenimenti, gli incontri, le intenzioni delle sante Messe…:: 2) il foglio liturgico in formato A4 orizzontale, pensato in quattro facciate: la prima presenta una riflessione sul tempo o sulla liturgia della settimana: nella parte centrale sono presentati i testi celebrativi e uno spazio libero consente di segnare intenzioni di preghiera, di sante Messe, l’:orario di catechismo...: infine nella quarta pagina si trova una preghiera per ogni settimana.
La cetra è un strumento particolarmente adatto a ispirare la preghiera. Uno strumento antico che, con le sue vibrazioni delicate ed evocative, recentemente è stato oggetto di grande riscoperta e interesse. Questo CD contiene brani originali composti ed eseguiti da Elena Guidi, monaca della Fraternità di Maria e sensibile musicista, che da anni si dedica allo studio del salterio. In questo disco il suono della cetra è accompagnato dalla viola di Danilo Rossi, che arricchisce alcuni dei brani. Sono presenti inoltre due trascrizioni tratte da autori classici (Caccini e Bach). Un disco di meditazioni musicali, che unisce la classicità alla moderna spiritualità, tra i pochi nel suo genere, dedicato agli appassionati dello strumento, alle comunità religiose, alle Case di preghiera, a tutti gli amanti della buona musica.
CONTENUTO DEL CD
• 18 brani per cetra e viola.
TITOLI BRANI
Alba - Ave Maris Stella - Regina caeli - Noël - Spirito di Dio - Thérerèse - Betel - Bernadette - 26 luglio - Sulla cetra - Suite (Largo - Andante - Sarabanda - Allegretto) - Solo l’amore crea - Ave Maria (G. Caccini) - Arioso in sol maggiore dalla Cantata BWV 156 (J.S. Bach).
Elena Guidi. Monaca della Fraternità di Maria Immacolata Madre, ha studiato pianoforte presso il conservatorio Verdi di Milano col M° Giovanni Carmassi e composizione con il M° Giuseppe Bruno. Ha iniziato lo studio della cetra sotto la guida della citarista Maguy Gerentet, elaborando in seguito un metodo nuovo di approccio alla cetra, la cui applicazione trova il suo culmine espressivo nell’esecuzione di brani destinati alla liturgia. Ha collaborato con l’ufficio liturgico della Cei e l’Università Cattolica di Milano, partecipando a eventi importanti come citarista. Svolge attività didattica come insegnante di cetra, tenendo corsi di strumento su tutto il territorio nazionale. Ha composto e inciso per le Edizioni Paoline la raccolta intitolata “Contemplatio”, il primo CD uscito in Italia di musiche originali per cetra.
In una società segnata da un accentuato individualismo, con i tratti di narcisismo ed egoismo che la caratterizzano, c’è ancora posto per l’arte del donare? Donare è un’arte difficile: “donare se stessi” – perché si tratta non solo di dare ciò che si ha, ma di dare ciò che si è – richiede una coscienza profonda dell’altro. L’atto del donare provoca gioia al donatore perché è un atto concreto che lega il donatore al cosmo, all’altro: è un atto percepito come speranza di comunione.
L’essenza del cristianesimo sta nell’annuncio di un amore gratuito riversato da dio sugli uomini che ci raggiunge prima che noi possiamo fare qualcosa per meritarlo. La gratuità cristiana conosce la migliore narrazione nel dono per eccellenza, il per- dono. Il perdono è dono fino all’estremo che richiede un sacrificio di se stessi in rapporto all’altro, una vera conversione da attuarsi in se stessi; si tratta di rinunciare a vendicarsi, di rinunciare a rivalersi contro chi ha commesso il male.
Enzo Bianchi, nato a Castel Boglione il 3 marzo 1943, è un religioso e scrittore italiano, fondatore e attuale priore della comunità di Bose. Già durante gli anni universitari aveva, insieme ad altri giovani di diverse confessioni cristiane, fondato un gruppo di studi biblici, sulla scorta del Concilio Vaticano II. Si laurea in economia e commercio a Torino, quindi si ritira in solitudine in una cascina a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica e per tre anni (dall’8 dicembre 1965) vivrà in solitudine. Si aggiungeranno poi uomini e donne che sceglieranno quella via di riflessione e lavoro. La comunità viene approvata dal Vescovo diocesano che raccoglie le prime professioni monastiche. Enzo Bianchi è molto attivo all’interno della comunità, collaborando anche con importanti testate giornalistiche italiane (La Stampa, Avvenire, La Repubblica...) e straniere (La Croux, La Vie, Panorama). Dirige fino al 2005 la rivista Parola, Spirito e Vita. È membro della rivista di teologia Concilium e fa parte del comitato scientifico di Biennale Democrazia. Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon Comunità di Bose dove si pubblicano testi di spiritualità biblica, patristica e monastica, oltre che CD
ed e-book. È a tutt’oggi priore della comunità di Bose che conta un’ottantina di membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (Israele), Ostuni (BR), Assisi e San Gimignano (SI). Nel 2009 ha vinto il Premio Pavese con il libro “Il pane di ieri”.
il concilio Vaticano II è una bussola capace di orientare il cammino della vita cristiana, è la «novella Pentecoste» le cui feconde intuizioni attendono ancora di essere pienamente realizzate. Grazie al Vaticano II la chiesa è ritornata a dialogare con il mondo e i cristiani a essere tali nella società, nella compagnia degli uomini, senza evasioni né esenzioni. Solo una chiesa che saprà usare misericordia, che rifuggirà dal nascondersi dietro lo splendore di una verità che abbaglia e ferisce, sarà capace di raccontare i tratti di Gesù suo Signore.
Vengono qui presi in esame alcuni tra i testi più importanti promulgati dal Vaticano II: le Costituzioni Gaudium et spes e Lumen gentium, che delineano alcune note caratterizzanti la chiesa e il suo stare nel mondo; il Decreto conciliare Unitatis reditengratio sul dialogo tra la chiesa cattolica e le altre chiese cristiane.
Enzo Bianchi, nato a Castel Boglione il 3 marzo 1943, è un religioso e scrittore italiano, fondatore e attuale priore della comunità di Bose. Già durante gli anni universitari aveva, insieme ad altri giovani di diverse confessioni cristiane, fondato un gruppo di studi biblici, sulla scorta del Concilio Vaticano II. Si laurea in economia e commercio a Torino, quindi si ritira in solitudine in una cascina a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica e per tre anni (dall’8 dicembre 1965) vivrà in solitudine. Si aggiungeranno poi uomini e donne che sceglieranno quella via di riflessione e lavoro. La comunità viene approvata dal Vescovo diocesano che raccoglie le prime professioni monastiche. Enzo Bianchi è molto attivo all’interno della comunità, collaborando anche con importanti testate giornalistiche italiane (La Stampa, Avvenire, La Repubblica...) e straniere (La Croux, La Vie, Panorama). Dirige fino al 2005 la rivista Parola, Spirito e Vita. È membro della rivista di teologia Concilium e fa parte del comitato scientifico di Biennale Democrazia. Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon Comunità di Bose dove si pubblicano testi di spiritualità biblica, patristica e monastica, oltre che CD
ed e-book. È a tutt’oggi priore della comunità di Bose che conta un’ottantina di membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (Israele), Ostuni (BR), Assisi e San Gimignano (SI). Nel 2009 ha vinto il Premio Pavese con il libro “Il pane di ieri”.
la sessualità è un’arte, un cammino faticoso, una realtà in cui si gioca tutta l’esistenza umana. È una dimensione di cui parliamo con difficoltà, eppure la sessualità è essa stessa un linguaggio: linguaggio del desiderio, dell’amore, della relazione. La sessualità umana si contraddistingue per essere una sessualità “parlata”.
All’interno della fede cristiana, la sessualità si pone sul piano della rivelazione prima ancora che dell’etica; è un annuncio il cui contenuto è strettamente legato al tema dell’incarnazione, della morte e della resurrezione. «Il corpo è per il Signore e il Signore è per il corpo» (cf. 1Cor 6,13): corpo offerto al Signore nella sequela quotidiana, e al tempo stesso testimonianza che il Signore con la sua grazia è al servizio del nostro corpo. la sessualità come incontro nella vicenda dell’amore: è il “mistero grande” che la parola di Dio può illuminare.
La riflessione propone un itinerario in ascolto della rivelazione biblica e dell’esperienza umana.
la famiglia è lo spazio ordinario per l’amore e per la vita; il luogo essenziale in cui gli esseri umani si aprono al futuro e rendono feconda l’umanità; una storia di fede, di fiducia l’uno nell’altro.
La chiesa definisce il matrimonio come un sacramento: la comunione di vita e di amore vissuta nel matrimonio è segno dell’amore fedele di dio per l’umanità.
La riflessione è arricchita dall’intervento del teologo Giannino Piana che ha affrontato alcuni temi cruciali inerenti la famiglia: la fedeltà matrimoniale, la paternità e la maternità responsabile.
L'autore
Enzo Bianchi, nato a Castel Boglione il 3 marzo 1943, è un religioso e scrittore italiano, fondatore e attuale priore della comunità di Bose. Già durante gli anni universitari aveva, insieme ad altri giovani di diverse confessioni cristiane, fondato un gruppo di studi biblici, sulla scorta del Concilio Vaticano II. Si laurea in economia e commercio a Torino, quindi si ritira in solitudine in una cascina a Bose, una frazione abbandonata del Comune
di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica e per tre anni (dall’8 dicembre 1965) vivrà in solitudine. Si aggiungeranno poi uomini e donne che sceglieranno quella via di riflessione e lavoro. La comunità viene approvata dal Vescovo diocesano che raccoglie le prime professioni monastiche. Enzo Bianchi è molto attivo all’interno della comunità, collaborando anche con importanti testate giornalistiche italiane (La Stampa, Avvenire, La Repubblica...) e straniere (La Croux, La Vie, Panorama). Dirige fino al 2005 la rivista Parola, Spirito e Vita. È membro della rivista di teologia Concilium e fa parte del comitato scientifico di Biennale Democrazia. Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon Comunità di Bose dove si pubblicano testi di spiritualità biblica, patristica e monastica, oltre che CD
ed e-book. È a tutt’oggi priore della comunità di Bose che conta un’ottantina di membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (Israele), Ostuni (BR), Assisi e San Gimignano (SI). Nel 2009 ha vinto il Premio Pavese con il libro “Il pane di ieri”.
Il CD
Un album con brani musicali ed effetti originali appositamente creati per sonorizzare presepi, ma anche rappresentazioni teatrali, presepi viventi e video natalizi. Si tratta di una variegata proposta musicale, con un’accurata ricerca di suoni e rumori, per evocare scene diurne e notturne del presepe con diverse ambientazioni, dall’Oriente, al presepe di montagna e quello di mare, e diverse scene legate alla natività, così come vengono ricordate nella tradizione popolare. Questo secondo CD, che prosegue e arricchisce il precedente album con stesso titolo e stesso autore, contiene anche due brani su altre tradizioni natalizie.
Contenuto del CD
• 13 brani.
Titoli brani
Notte e giorno nel presepe - Cornamusa intorno al fuoco - Danzano le stelle in cielo - In cerca di un alloggio - Una grotta per Gesù - Danzano i pastori vicino alla grotta - I Re Magi seguono la stella - I mestieri nel presepe - Presepe di montagna - Presepe del mare del sud - Venne un angelo dal cielo - Babbo Natale va in città - Albero magico di Natale.
L'autore
Renato Giorgi. Musicista, compositore, lavora con noti esponenti della musica leggera italiana. È stata premiata la sua colonna sonora del film I lupi dentro sulla figura del pittore Ligabue. Collabora con le Paoline di Roma in veste di compositore e arrangiatore di opere per bambini, ragazzi, giovani.
La domenica e la parrocchia sono i luoghi essenziali per vivere e trasmettere la fede cristiana. La riflessione esamina gli aspetti teologici e spirituali della domenica: nel giorno del Signore i cristiani si radunano per fare memoria della resurrezione di Gesù, per vivere la comunione con lui e celebrare insieme l’eucaristia.
Non c’è giorno del Signore senza la chiesa; non si può essere cristiani senza vivere la dimensione comunitaria. Dopo la Pentecoste nasce una comunità di uomini e donne la cui esistenza è plasmata dalla vita e dal messaggio di Gesù; la seconda parte dell’itinerario traccia le note specifiche della comunità cristiana e
la sua relazione con la parrocchia, il grembo in cui siamo generati alla fede.
Il CD contiene le registrazioni del ciclo di incontri “Il giorno del Signore - La parrocchia” tenuto da fr. Enzo Bianchi a Bose nel 2002.
l’autore
Enzo Bianchi, nato a Castel Boglione il 3 marzo 1943, è un religioso e scrittore italiano, fondatore e attuale priore della comunità di Bose. Già durante gli anni universitari aveva, insieme ad altri giovani di diverse confessioni cristiane, fondato un gruppo di studi biblici, sulla scorta del Concilio Vaticano II. Si laurea in economia e commercio a Torino, quindi si ritira in solitudine in una cascina a Bose, una frazione abbandonata del Comune
di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica e per tre anni (dall’8 dicembre 1965) vivrà in solitudine. Si aggiungeranno poi uomini e donne che sceglieranno quella via di riflessione e lavoro. La comunità viene approvata dal Vescovo diocesano che raccoglie le prime professioni monastiche. Enzo Bianchi è molto attivo all’interno della comunità, collaborando anche con importanti testate giornalistiche italiane (La Stampa, Avvenire, La Repubblica...) e straniere (La Croux, La Vie, Panorama). Dirige fino al 2005 la rivista Parola, Spirito e Vita. È membro della rivista di teologia Concilium e fa parte del comitato scientifico di Biennale Democrazia. Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon Comunità di Bose dove si pubblicano testi di spiritualità biblica, patristica e monastica, oltre che CD
ed e-book. È a tutt’oggi priore della comunità di Bose che conta un’ottantina di membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (Israele), Ostuni (BR), Assisi e San Gimignano (SI). Nel 2009 ha vinto il Premio Pavese con il libro “Il pane di ieri”.
L’annuncio del giudizio vuole suscitare la responsabilità del credente nel mondo affinché la sua prassi unifichi misericordia e giustizia. La sua portata universale, per cui riguarda ogni uomo, va intesa anche nel senso di giudizio di tutto l’uomo, ovvero, come sguardo di Dio che fa emergere il bene e il male che abitano nel cuore dell’uomo. Il giudizio è anche l’atto attraverso cui Dio può instaurare la sua giustizia e la sua signoria sulla storia e sull’umanità. Il giudizio è misura di giustizia divina nei confronti di tutti coloro che nella storia sono stati oppressi e sfruttati dagli uomini, senza soggettività e senza voce. La riflessione propone il commento di alcune parabole di Gesù sull’annuncio del giudizio universale. In questo doppio CD è inciso il ritiro di Avvento predicato da fr. Enzo Bianchi a Bose il 2 dicembre 2012.