Dal suo giardino soleggiato di Miami, Iggy Pop legge «Rester vivant: méthode», il saggio poetico che Michel Houellebecq ha scritto nel 1991, sul rapporto tra arte, sopravvivenza e follia, e dedicato a «tutti coloro che non ce la fanno più e che sono sul punto di mollare». In questo film esistenzialista ma venato da un tocco di humour surreale Houellebecq (e Iggy) invitano non solo i poeti, ma tutti coloro che si sentono stanchi della vita, «a tornare all'origine dell'esistenza, cioè alla sofferenza». Il regista e i coautori olandesi del film - Erik Lieshout, Arno Hagers e Reinier van Brummelen - riprendono Houellebecq nella cucina di casa dei suoi genitori, in compagnia di un gruppo di persone in cura per problemi psichiatrici che lo hanno ispirato nella scrittura del saggio. Iggy Pop raggiunge lo scrittore a Parigi, e lo sfida in un dialogo appassionato che invita ogni spettatore a evadere dalla gabbia dell'esistenza ordinaria e a spezzare la catena del dolore - anche se il prezzo da pagare per la liberazione è la solitudine. Nel booklet: curiosità e immagini dal film.
I Musei Vaticani rappresentano una delle più famose collezioni di capolavori del mondo, conosciuti universalmente come uno dei più ricchi scrigni di opere d'arte, attirano ogni anno più di cinque milioni di visitatori. Diverse sono le aree che li compongono e variegate le culture rappresentate dall'immensa collezione d'arte raccolta dai papi a partire dal XVI secolo. La ricchezza dei luoghi e delle opere in essi raccolte ha permesso la realizzazione della prima opera completa mai realizzata sui Musei Vaticani: un percorso al loro interno attraverso gli eventi storici e culturali ai quali questo viaggio rimanda. A farci da guida un narratore d'eccezione, Alberto Angela, che con la sua capacità divulgativa ci accompagna alla scoperta dei Musei più belli del mondo.
Muovendosi fra arte, religione, natura e quotidianità, Alberto Angela ci accompagna in un percorso appassionante nello Stato più piccolo del mondo.
I Musei Vaticani rappresentano una delle più famose collezioni di capolavori del mondo, conosciuti universalmente come uno dei più ricchi scrigni di opere d'arte, attirano ogni anno più di cinque milioni di visitatori. Diverse sono le aree che li compongono e variegate le culture rappresentate dall'immensa collezione d'arte raccolta dai papi a partire dal XVI secolo. La ricchezza dei luoghi e delle opere in essi raccolte ha permesso la realizzazione della prima opera completa mai realizzata sui Musei Vaticani: un percorso al loro interno attraverso gli eventi storici e culturali ai quali questo viaggio rimanda. A farci da guida un narratore d'eccezione, Alberto Angela, che con la sua capacità divulgativa ci accompagna alla scoperta dei Musei più belli del mondo.
Ritmo Sbilenco è il risultato del Laboratorio di Alta Formazione di OffiCine (un progetto IED-Istituto Europeo di Design e Anteo spazioCinema) dove una troupe di studenti ha affiancato una troupe di film-maker professionisti per realizzare il primo docufilm su Elio e le Storie Tese. Una sorta di “versione deluxe” dei filmini che si facevano da piccoli, che conserva, quindi, anche un valore affettivo oltreché rappresentare un modo per documentare come lavora un complesso all’inizio del ventunesimo secolo. E che ci fa scoprire certi momenti meno conosciuti come, per esempio, le piccole prove individuali che si fanno dietro le quinte per prepararsi prima di uscire sul palco. Non un reportage musicale, né un lavoro costruito su materiali d’archivio ma un backstage, non solo musicale, che racconta anche lati inaspettati delle loro vite: dalla partecipazione al Festival di Sanremo al tour nei grandi palazzetti dello sport. Un viaggio in compagnia delle persone che compongono gli Elio e le Storie Tese e non solo degli artisti.
Un giorno, una ragazza di 17 anni decide di assumere mezza pasticca di ecstasy che in poche ore devasta il suo fegato, oltre che la sua vita. Pochi secondi che le sconvolgono per sempre tutti gli avvenimenti che avrebbe dovuto vivere in quegli anni. Inizia un percorso pieno di dolore, di difficoltà, di consapevolezze inaspettate, di sensi di colpa, di dubbi e di incertezze.
Vede la morte con i suoi occhi e la tocca con le sue mani, ma la sua voglia di vivere prende il sopravvento; da lì in poi il suo futuro sarà caratterizzato da dover vincere quotidianamente la battaglia per sopravvivere. Questa ragazza rinasce, vive una nuova vita e decide di dedicarla al prossimo. Questa ragazza si chiama Giorgia Benusiglio.
E così inizia il suo viaggio, insieme al padre Mario, attraversando le porte delle scuole o di centri sociali. I suoi racconti sono come pugni nello stomaco. Riesce a trasferire con tanta naturalezza il suo errore e il calvario che ne consegue. Ascoltarla è travolgente, sembra essere guidata da tanti angeli non sopravvissuti all’orrore della droga.
"S Is For Stanley" è la storia di Emilio D'Alessandro, autista personale di Stanley Kubrick. D'Alessandro conobbe fortuitamente Kubrick a Londra nel 1971, questi lo volle come suo autista personale e con lui instaurò un legame di amicizia profondissimo coronato nel 1999 da una serie di omaggi che il cineasta gli fece nel suo ultimo film, "Eyes Wide Shut". Lo fece recitare in un cameo, diede il suo nome al bar in cui va Tom Cruise, "assunse" la moglie e la figlia Marisa come comparse. Un'amicizia che ha attraversato trent'anni di vita. Vincitore del David di Donatello 2016 come miglior documentario.
Si può vivere liberi dall’odio verso i propri nemici? La realtà può essere sempre amica?
La lituana Nijole Sadunaite, passata attraverso tre anni di lager sovietico in Mordovia e altri tre di confino in Siberia dal 1974 al 1980, ci mostra che è possibile essere lieti ovunque e guardare l’altro per la sua verità, non cedendo alla logica della contrapposizione tra vittima e persecutore.
Lo attestano le parole rivolte ai suoi accusatori durante il processo per aver diffuso un giornale che difendeva la libertà di coscienza e di religione: «Voglio premettere che, se occorresse, non esiterei a dare la mia vita per ciascuno di voi».
Questa è “una” storia particolare attraverso la quale possiamo ripercorrere “la” storia del totalitarismo in Europa nella forma efficacissima e rara della testimonianza diretta.
Ve la proponiamo in due strumenti, diversi ma complementari: un docufilm e un libro, che si danno forza a vicenda.
Nel DVD allegato al libro, il docufilm di Riccardo Denaro
Il cielo nel lager
A volte le persone entrano nella nostra vita senza che ce ne accorgiamo. E la cambiano. Come accade a Matteo che, grazie a una giovane interprete lituana, conoscerà Nijole Sadunaite, sopravvissuta alle torture del KGB. Una donna tanto lontana come storia eppure così vicina per umanità, testimone di una libertà possibile anche nel peggiore degli inferni terreni.
Durata: 45’ ca.
Formato video: 16:9
Area: PAL 2
Audio: Dolby Digital 2
Lingua: italiano
René è uno studente di teologia dell’Argovia, che ha deciso di far parte del corpo Pontificio nato all’epoca di Giulio II. Con lui in Vaticano arrivano altre giovani reclute. Tra queste Leo, un ragazzo semplice che nella vita è un guardaboschi, felice di fare un’esperienza nella Città Eterna; e Michele, svizzero-italiano di origine lucana, il più inquadrato del gruppo, come capita spesso ai figli degli immigrati. René, invece, è un intellettuale in erba che si interroga sulla propria fede e sul proprio ruolo. Cosa significa indossare un abito del ‘500 ai giorni nostri? Far parte di un variopinto ma anche anacronistico corpo militare, specie in rapporto a una figura “rivoluzionaria” come quella del Papa venuto da lontano? Il giovane soldato prova a trovare una risposta per sé e per i suoi compagni d’armi.
Takayama Ukon è stato un grande samurai del XVI secolo che si è convertito al cristianesimo attraverso la predicazione di Francesco Saverio. Ukon, dopo molte traversie e dilemmi, lascia il suo castello di Takatsuki e vive a Kanazawa dove diviene il grande Maestro del Tè. Con le persecuzioni scatenate contro i cristiani, gli viene negata la morte per spada e viene esiliato nelle Filippine. Il suo percorso interiore tra la spada e la croce, viene raccontato da un giovane in ricerca che inizia il suo viaggio dalle Camere di Sant’Ignazio a Roma. Oltre alla riflessione contemporanea, il Giappone medievale rivive con riprese originali di cerimonie del tè, combattimento di kendo, calligrafia, paesaggi inediti e i luoghi cristiani.
Un itinerario che parte dal Santuario della Divina Misericordia in Roma, dove incontreremo mons. Jozef Bart. Passando per Cracovia dove S.E. il cardinale Stanislaw Dziwisz ci parlerà, in esclusiva, del rapporto tra Giovanni Paolo II e S. Faustina Kowalska. Per arrivare poi al convento della Beata Vergine Maria della Misericordia dove visse, morì e fu sepolta suor Faustina. Ci parlerà di lei, della sua vita, del diario e della spiritualità, suor Maria Elisabetta Siepak, portavoce dell’Ordine.