Un film di Laurent Tirard
Con Valérie Lemercier, Kad Mérad, Sandrine Kiberlain, François-Xavier Demaison, Michel Duchaussoy
La vita del piccolo Nicolas trascorre tranquillamente. Ha dei genitori che lo amano, una banda di amici simpatici con i quali si diverte un sacco, e non ha nessuna voglia che tutto questi cambi... Ma un giorno, Nicolas sente di sfuggita una conversazione tra i suoi genitori che lo convince che la madre sia incinta. Preso dal panico, Nicolas inizia ad immaginare il peggio: presto arriverà un fratellino che accentrerà totalmente l’attenzione, i genitori non potranno più occuparsi di lui e finiranno per abbandonarlo nel bosco come Pollicino...
Tematiche
• Adolescenza
• Educazione
• Famiglia
• Famiglia - genitori/figli
• Scuola
La Critica
“Film piacevole e ironico che fa riflettere con delicatezza su temi importanti quali la famiglia e il timore di diventare grandi”
Diocesi di Milano
“E’ un film davvero godibile”
Il Cittadino GE
“Un bellissimo film adatto a tutta la famiglia.”
Famiglia Cristiana
Regia: Marco Tullio Giordana
Interpreti: Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Michela Cescon, Laura Chiatti, Fabrizio Gifuni
Milano, dicembre 1969. Giuseppe Pinelli è un ferroviere milanese. Marito, padre e anarchico anima e ispira il Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa. Luigi Calabresi è vice-responsabile della Polizia Politica della Questura di Milano. Marito, padre e commissario segue e sorveglia le opinioni politiche della sinistra extraparlamentare. Impegnati con intelligenza e rigore su fronti opposti, si incontrano e scontrano tra un corteo e una convocazione. L’esplosione alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana, in cui muoiono diciassette persone e ne restano ferite ottantotto, provoca un collasso alla nazione e una tensione in quella ‘corrispondenza cordiale’. Convocato la sera dell’attentato e interrogato per tre giorni, Pinelli muore in circostanze misteriose precipitando dalla finestra dell’ufficio di Calabresi. Assente al momento del tragico evento, il commissario finisce per diventarne responsabile e vittima. Perseguitato con implacabile risolutezza dagli esponenti di Lotta Continua, ‘implicato’ dalla Questura e abbandonato dai ‘dirigenti’, continuerà a indagare sulla strage scoprendo il coinvolgimento della destra neofascista veneta e la responsabilità di apparati dello Stato. Una promozione e un trasferimento rifiutati confermeranno la sua integrità determinandone il destino.
Tematiche
• Famiglia
• Giustizia
• Politica-Società
• Storia
• Terrorismo
La Critica
«Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti di cui si sono resi colpevoli. Ma non ho le prove». Così scriveva Pier Paolo Pasolini, a proposito della strage di piazza Fontana.
«Oggi invece abbiamo le prove, possiamo fare i nomi dei responsabili, ma la giustizia è ormai chiusa». Così ragiona il regista Marco Tullio Giordana. E così lo racconta il suo bel film, Il romanzo di una strage, che da quello scritto di Pasolini mutua il titolo.
Avvenire
“Una menzione a parte merita la figura di Aldo Moro, allora Ministro degli Esteri, ritratto in un ruolo profondamente morale e dolente”
Il Cittadino GE
“Il film è una delle migliori opere realizzate dal cinema italiano negli ultimi anni. Un film equilibrato, ordinato, misurato. Lavoro di grande professionalità. I due principali attori sono più che convincenti”
Family cinema e TV
“«Romanzo di una strage» è un film importante. Non dico bello o brutto, dico: importante. Da non perdere.”
Ferdinando Camon su Avvenire
Un film di Tarsem Singh
Con Julia Roberts, Lily Collins, Armie Hammer, Nathan Lane, Mare Winningham
Dopo la scomparsa del re magnanimo, la perfida regina ha rinchiuso la figliastra Biancaneve nel palazzo e ha preso il controllo del regno, sperperando il denaro del popolo e vessando corte e servitori. Il giorno del suo diciottesimo compleanno, però, Biancaneve esce di nascosto dalla reggia per andare a vedere con i propri occhi in che condizioni si trova il reame che il padre le ha lasciato. S’imbatte prima in un ricco e giovane principe di passaggio, poi in sette nani briganti che l’aiuteranno a trovare il coraggio di ribellarsi alla matrigna.
Tematiche
• Letteratura
• Metafore del nostro tempo
La Critica
“Il sapore della fiaba arriva alla fine integro, segnale di un esemplare incontro/aggiornamento tra testo storico e approccio attuale.”
ACEC
Regia: Steve McQueen
Interpreti: Michael Fassbender, Liam Cunningham, Stuart Graham, Brian Milligan, Liam McMahon
Irlanda del Nord, 1981. Il Primo Ministro Margaret Thatcher ha abolito lo statuto speciale di prigioniero politico e considera ogni carcerato paramilitare della resistenza irlandese alla stregua di un criminale comune. I detenuti appartenenti all’IRA danno perciò il via, nella prigione di Maze, allo sciopero “della coperta” e a quello dell’igiene, cui segue una dura repressione da parte delle forze dell’ordine. Non c’è bisogno di parole nel film. L’uomo in gabbia è ridotto allo stato animale. Una sola lunga conversazione si ha tra Bobby e un sacerdote, della durata di quasi venti minuti, con la macchina fissa su di loro. Il primo marzo, Bobby Sands, leader del movimento, decreta allora l’inizio di uno sciopero totale della fame, che lo condurrà alla morte, insieme a nove compagni, all’età di 27 anni.
La Critica
“Nessuno potrà dire di aver visto una prigione davvero prima di ‘Hunger’ vero capolavoro e opera prima di Steve McQueen”
Famiglia Cristiana
Il film, grazie alla forza evocativa e alla bravura del protagonista, non ci risparmia nulla. Ci inchioda alla sedia e dopo la conclusione occorre un po’ di tempo per riprendersi
Family Cinema TV
Un film di Ann Hui.
Con Andy Lau, Deanie Ip, Wang Fuli, Qin Hailu, Paul Chiang.
Ah Tao ha passato sessanta anni a servizio presso la famiglia Leung. Alcuni componenti sono morti, altri sono emigrati negli Stati Uniti. A Hong Kong é rimasto il giovane Roger, oggi produttore cinematografico. Un giorno Ah Tao viene colta da un ictus. Portata in ospedale, soccorsa e curata, Ah Tao si rimette e si fa accompagnare in un ospizio per non essere di peso ad alcuno. Roger, comunque molto legato alla donna, la visita, la assiste e, dopo qualche tempo, lui e la mamma, arrivata dagli USA, decidono di trasferirla in uno degli appartamenti di famiglia. Qui, dopo un periodo in cui la sua salute sembra tornata stabile, Ah Tao viene colpita da un secondo ictus, che ne mina molto lo stato generale. Di nuovo ricoverata, il medico dice a Roger che andare avanti con le medicine sembra ormai inutile. Roger acconsente a sospendere le cure. Ah Tao muore e per lei c’è un funerale in chiesa.
TematiCHe
• Anziani
• Cinema nel cinema
• Famiglia
• Malattia
• Solidarietà-Amore
• Tematiche religiose
La Critica
“Meritatissima la Coppa Volpi al femminile andata a Deanie Yip, protagonsita di A simple life” Avvenire
Un film di Laura Morante.
Con Laura Morante, Pascal Elbé, Isabelle Carré, Samir Guesmi, Patrice Thibaud.
Amanda ha una relazione complicata con Bertrand e il genere maschile, troppo distratto, egoista e svagato per una donna come lei, generosa, impegnata e (ir)ragionevole. Delusa una volta di troppo, pianta il fidanzato alla vigilia di Natale davanti a una torta senza più ciliegina. Florence, amica indulgente e moglie di uno psicanalista ‘creativo’, raccoglie le confidenze di Bertrand e accorre in aiuto di Amanda, coinvolgendola sulla pista di un circo ‘affittata’ per la notte di San Silvestro. Al veglione Amanda incontra Antoine, un uomo sensibile e garbato lasciato dalla moglie a un passo dall’anno che verrà...
Tematiche
• Amicizia
• Donna
• Matrimonio coppia
La Critica
Un piccolo affresco sul disorientamento sentimentale moderno per un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, e nell’insieme brillante.
ACEC
Una parodia affettuosa della commedia romantica.
Famiglia Cristiana
Un film-documentario di Werner Herzog.
Con werner Herzog, Charles Fathy.
Titolo originale Cave of forgotten dreams.
Scoperta per caso nel 1994 dallo speleologo Jean-Marie Chauvet, la grotta Chauvet, situata in Francia, lungo il fiume Ardèche, contiene quasi 500 pitture rupestri risalenti a 32.000 anni fa. Stando alle conoscenze attuali, le più antiche mai ritrovate. Werner Herzog, incuriosito da un articolo del New Yorker, ottiene dal Ministero francese della Cultura il permesso di filmare per alcune ore al giorno, pochi giorni in tutto, all’interno della grotta, normalmente chiusa ai visitatori per proteggerne il clima eccezionale. In compagnia di alcuni geologi, archeologi, storici dell’arte e del periodo preistorico, Herzog penetra nelle profondità della terra e della storia, armato di una piccola telecamera assemblata per l’occasione, di una luce fredda per non compromettere l’umidità delle pareti, di una curiosità come suo solito smodata e di una buona dose di ironia pronta all’uso.
Un film di Philippe Lioret.
Con Vincent Lindon, Amandine Dewasmes, Marie Gillain, Yannick Renier, Pascale Arbillot.
Claire è una giovane magistrato del Tribunale di Lione. Ha due figli piccoli e una vita familiare serena fino a quando la scoperta di un tumore cerebrale la sconvolge. Decide però di tener nascosta al marito la malattia temendo che lui non riesca a sopportare lo choc. Claire si trova inoltre di fronte a un palese caso di circonvenzione da parte di un istituto di credito nei confronti di una giovane madre con cui è entrata in contatto dato che i figli frequentano la stessa scuola materna. Con la collaborazione di Stéphane, un collega determinato e più in là negli anni, decide di procedere affinché la trasparenza nei contratti sia ineludibile. Il tempo però stringe.
La Critica
“Un film che dimostra che non c’è vera giustizia senza un impegno personale di attenzione e di aiuto al prossimo”
Zenit.org
“Qualcosa accade tra di loro: una fusione di rivolta ed emozioni, e soprattutto l’urgenza di vivere tutto fino in fondo.”
Diocesi di Padova
Nella Berlino del ‘46, devastata dai bombardamenti e dalla miseria, un ragazzino che mantiene tutta la famiglia uccide per disperazione il padre malato e si dà la morte. Il ritratto di un paese in ginocchio attraverso la disperazione di un innocente. Nell’itinerario di Rossellini un’opera di transizione tra il neorealismo sociale e l’attenzione ai drammi esistenziali dell’individuo. La passeggiata del bambino attraverso una Berlino ostile e sconvolta è una grande pagina di cinema. Carlo Lizzani collaborò alla sceneggiatura e vennero utilizzati numerosi attori non professionisti. Il titolo è preso da L’année zero de l’Allemagne di E. Marin. Premiato al Festival di Locarno.
Il generale Otello torna vittorioso alla sua città adottiva,Venezia, dopo aver sbaragliato i nemici in mare aperto. Ma non tutti sono pronti a dargli un ben- venuto da eroe. Malgrado la bella moglie Desdemona lo colmi di affetto e di attenzioni, Iago , un geloso luogotenente, trama la sua rovina. E quando Iago fa leva sulla gelosia di Otello, semina disaccordo fra la coppia.... con conseguenze catastrofiche!
Kathy,Tommy e Ruth trascorrono la loro giovinezza ad Hailsham, un college della campagna inglese in apparenza idilliaco e prestigioso.Al momento di lasciare la scuola, che avvertono protettiva e rassicurante, una terribile verità si rivela ai tre: ad Hailsham gli esseri umani vengono clonati per fornire organi per i trapianti. Il loro destino appare così segnato e complicato ulteriormente dalla necessità di confrontarsi con i sentimenti profondi di amore, gelosia e tradimento che minacciano di separarli.
Che cosa hanno in comune una vedova sensibile in cerca di indipendenza, una casalinga scontrosa e ‘claudicante’, un giudice benestante sulle orme del passato, un funzionario governativo mite e vessato da una moglie eternamente insoddisfatta, una pluridivorziata a caccia del successivo consorte e del vero amore, un single impenitente col vizio delle donne e della solitudine? Lo stesso volo, la stessa destinazione, lo stesso hotel, il Marigold. Ubicato in India e gestito con zelo e passione da Sonny Kapoor, un giovane uomo sospeso tra una madre conservatrice e una fidanzata decisamente moderna, il Marigold Hotel è strutturalmente impreparato a ricevere ospiti. Diversamente dalla brochure, evidentemente ritoccata, che ne decantava stile e servizi, l’albergo ha bisogno di essere rinnovato e riorganizzato. Eppure in quelle camere prive di agi e conforti, tra polvere e rubinetteria gemente, gli eclettici ‘turisti’ troveranno accoglienza e voglia di ricominciare, di restare, di andare