Un giovane e ambizioso medico fa il tirocinio in un lazzaretto per poveri e incurabili sotto la guida del dottor Akahige. Impara a conoscere da vicino il dolore da vicino e diventa l'erede spirituale del suo capo.
In una bidonville di Tokio vive una piccola comunità di personaggi che nascondono problemi e connotazioni umane diverse. La signora Okuni-san prega per il figlio Rokuchan, che con mentalità infantile ha riempito casa di disegni primitivi di vetture tranviarie e attraversa il villaggio guidando un fantomatico tram scandendo il verso onomatopeico "dodes'ca-dèn... dodes'ca dèn!". Due operai, sempre sbronzi, si scambiano le mogli e scandalizzano le donne alla fontana. Il vecchio e saggio Tamba-san dispensa pillole di intelligenza al ladro che si introduce nella sua casa, all'uomo che si vuole suicidare e a quello che s'aggira brandendo una spada. Katsuko, una 15enne, viene violentata dallo zio e, reagendo alla scoperta di essere incinta, finisce per mettere in pericolo la vita del garzone che la ama. Un modesto impiegato sopporta le angherie di una moglie bisbetica. Un grassone accudisce con amore la numerosa prole, regalatagli dagli amanti diversi della moglie. Un barbone vive con il figlio in una carcassa d'automobile. Rokuchan riporta la sua invisibile vettura nel deposito dicendo: "la vettura è vecchia! ma dovrebbero trattarla un po' meglio, quei signori! lo dirò domani alla squadra di manutenzione".
Nel miserabile dormitorio gestito da un vecchio cinico usuraio e dalla sua intrigante consorte hanno trovato rifugio una prostituta dal gran cuore, un attore alcolizzato, un nobile decaduto, un ladro, disoccupati di tutte le risme. Ognuno di loro cerca un'improbabile evasione dalla miseria dell'esistenza nell'alcool, nel gioco, nel sogno.
L'ardore, il fanatismo e il nazionalismo delle operaie in una fabbrica giapponese nel corso della seconda guerra mondiale. Watanabe, la più scrupolosa del gruppo, passa una notte intera davanti ad un microscopio per controllare uno stock di lenti destinate al fronte.
E' una epica e romantica storia di due persone prese dagli eventi che divisero l'India e il Pakistan nel 1949. La storia continua con una sceneggiatura drammatica che si dipana su storie di vita e di guerra. Non manca il lato romantico ed umano del dramma della divisione fra gente dello stesso popolo.
Ambientata nel 1840, la storia segue l'orfana Maria Merryweather nel viaggio che, in compagnia della tata Miss Heliotrope e del cane Wiggins, compie verso il misterioso Feudo di Moonacre, nell'ovest dell'Inghilterra. La bimba si ritrova a vivere nell'antica casa di famiglia, piena di segreti e misteri in un mondo sospeso nel tempo. Qui scopre di essere l'ultima principessa della Luna e di avere pochissimo tempo per rimediare ai misfatti dei suoi antenati e salvare il regno di Moonacre dall'oblio dell'oceano. Nell'impresa è aiutata da una serie di personaggi ed animali magici, tra i quali spicca l'unicorno che dà nome al romanzo, ma sarà solo grazie all'abnegazione e alla perseveranza che riuscirà nell'impresa.
Ad Atlanta nel 1948, Daisy Werthan, un'anziana vedova ebrea, vive agiatamente, attiva e intraprendente, ma intrattabile, a causa di fissazioni e pregiudizi che sono diventati parte del suo temperamento stizzoso e indipendente. Un uomo perde il controllo della propria auto, che finisce sfasciata in un groviglio di cespugli del parco, lasciando Daisy miracolosamente illesa. Perchè non abbia più a correre rischi, il figlio Boolie decide di assegnarle, a proprie spese, un autista. Viene scelto un cinquantenne di colore, Hoke Colburn, messo opportunamente sull'avviso da Boolie, perchè si prepari a incassare senza reagire i prevedibili malumori e le inesauribili bizzarrie della vecchia signora. Hoke ha bisogno di quel lavoro per sopravvivere: quindi si affianca senza obiezioni alla governante, pure di colore, Idella, la tuttofare di Daisy, nel sopportare con una massiccia dose di pazienza - non scevra da qualche guizzo d'ironia - l'incontentabile padrona, che lo rifiuta e cerca continuamente pretesti per liberarsi di lui. Il tempo, l'incredibile capacità di sopportazione di Hoke, e la morte improvvisa di Idella, finiscono con smorzare gli spigoli più taglienti di Daisy nei confronti del fedele autista, che non disdegna - ora che la bisbetica vecchia è completamente sola - d'improvvisarsi giardiniere, cuoco, cameriere e tuttofare. Ormai novantaquattrenne, miss Daisy entra in uno stato confusionale e crede di essere tornata indietro nel tempo e di essere di nuovo a scuola ad insegnare: Hoke, che non l'ha mai abbandonata, le tiene compagnia, la imbocca, ascolta i suoi vaneggiamenti. Per Daisy ora Hoke è il suo migliore amico.
Giuseppe, dopo aver trascorso 30 anni a Ginevra, torna a vivere in Puglia dove la sua nipotina cieca attende da lungo tempo un trapianto di cornea. Il nonno e la bambina ripartono per la Svizzera alla ricerca dei soldi necessari all'operazione, ma il loro viaggio si trasformerà in qualcosa che nessuno dei due avrebbe mai potuto immaginare.
La madre di Fausta, sta morendo e le ricorda cantando che lei è stata allattata con il latte del dolore perché nata negli anni Ottanta, anni in cui terrorismo e stupri erano all'ordine del giorno. Dopo la morte della madre, Fausta vorrebbe offrirle un funerale ma i pochi soldi sono stati tutti investiti per l'imminente matrimonio della cugina. Fausta che vive in una baraccopoli alla periferia di Lima cerca di vincere le sue paure e trova lavoro come cameriera presso una pianista. Spera così di mettere insieme una somma adeguata per le esequie.
Accusato ingiustamente di tradimento, il cavaliere Rodrigo Daz de Vivar (1030-99) uccide in duello il futuro suocero. La bella Jimena non lo perdona e si chiude in convento. Riconciliatosi con lei, diventa El Cid Campeador e combatte contro i Mori.
Novembre 1942. Un gruppo di soldati americani, che costituiscono la compagnia fucilieri dell'esercito "Charlie", si appresta a sbarcare sull'isola di Guadalcanal, nel Sud Pacifico. L'obiettivo è togliere l'importante presidio ai giapponesi. Con sorpresa, allo sbarco non viene opposta resistenza, e i soldati possono addentrarsi nell'isola. I giapponesi si sono ritirati in cima alle colline, ed è da lì che gli americani devono stanarli. L'impresa non può avvenire senza il sacrificio di molti uomini, ma il colonnello Tall è inflessibile e il capitano Staros, che rifiuta di eseguire l'ordine, viene destituito. Dopo lunghi appostamenti, la collina è conquistata, molti soldati giapponesi muoiono o sono fatti prigionieri. La battaglia è finita, ma solo per il momento. E la differenza con lo splendido paesaggio naturale rimane stridente.