"Memoria del futuro", la trilogia definita dall'autore stesso una "narrazione fantastica della psicoanalisi", è un testo in cui Bion espone, anche attraverso la tecnica della scrittura, le sue teorie sulla struttura e sul funzionamento della mente, sulla psicoanalisi e sulle emozioni. In "L'alba dell'oblio" nuovi inaspettati personaggi irrompono sulla scena accanto a quelli già conosciuti nel "Sogno" e in "Presentare il passato" e Bion fa dialogare aspetti della personalità tenuti tradizionalmente separati da una cesura invalicabile: "Psiche e Soma", il corpo e la mente. È urgente che la specie umana cresca in saggezza e non solo in intelligenza. La conquista della saggezza è insidiata dalla potenza dell'oblio, che già nasconde il presente, e dalla rapida usura del linguaggio, di cui vengono dati memorabili esempi illustrati con l'ironia ribelle che percorre tutto il testo. Bion, però, mantiene la fiducia nella possibilità di superare le barriere che attualmente agiscono come schermi oscuranti e dunque di giungere a un'integrazione che significhi saggezza e non solo intelligenza.