In questo libro sono raccolti i saggi di Bion scritti tra il 1943 e il 1952 sulle esperienze di trattamento analitico nei gruppi. Questi saggi sono fondamentali per comprendere i processi sottostanti alle relazioni che si instaurano tra i componenti di un gruppo, terapeutico e non.
Nella seconda metà degli anni Settanta, Wilfred Bion, esponente di spicco della psicoanalisi britannica, condusse importanti seminari a Brasilia e a San Paolo. Dopo la sua morte, la moglie Francesca, che lo aveva accompagnato, raccolse in questo volume gran parte del materiale registrato, selezionando i momenti salienti della discussione. Forte di una lunga esperienza di pratica analitica costantemente messa in questione, Bion invita a riflettere sulla posizione dell’analista, sollecitando l’interlocutore a coltivare sempre la fiducia nella propria capacità di osservare, di sopportare l’incertezza, di “contenere” il disagio del paziente. Egli stesso descriveva la psicoanalisi come “un mestiere duro”, “un lavoro pericoloso”, e l’esperienza analitica come “potenzialmente sgradevole sia per l’analista sia per l’analizzando”. Alla domanda se la funzione dell’analista sia quella di aiutare il paziente, Bion risponde: “Stiamo tentando di dire: ‘Ti aiuterò a conoscerti, cercherò di essere uno specchio che rifletta per te la persona che tu sei, sicché potrai vedere in quello che ti dico un’immagine di te stesso’”.
Attraverso questi seminari si snodano i fili del penetrante insight di Bion. Egli riteneva che, nell’osservazione del paziente, l’analista dovrebbe associare la curiosità disciplinata dello scienziato, il calore dell’umanista, la saggezza del filosofo e la sensibilità dell’artista. Un profilo certo molto alto, al quale questa grande figura di studioso sembra però arrivare molto vicino.
L'autore
Wilfred R. Bion (1897-1979) è l’autore di molte opere che hanno segnato il cammino della teorizzazione psicoanalitica. Nelle nostre edizioni è stata pubblicata la trilogia Memoria del futuro (1993-2007).
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In questo volume Bion approfondisce e sviluppa i temi cruciali già affrontati in "Apprendere dall'esperienza" e in "Gli elementi della psicoanalisi". Bion propone di applicare in psicoanalisi quella teoria delle trasformazioni già utilizzata da molto tempo in geometria, in geografia e in altre discipline. Lo scopo di Bion è quello di tradurre e formalizzare l'esperienza analitica nei termini della teoria delle trasformazioni. Da questo punto di vista, tutto ciò che diventa conoscibile in analisi appare il risultato di tre tipi fondamentali di trasformazioni.
In questo libro vengono messi a fuoco, oltre allo statuto epistemologico della psicoanalisi, i problemi posti dall'osservazione, dalla valutazione e dalla comunicazione nell'attività analitica. Il tema centrale è costituito dai dati sui quali lavora l'analista, il quale deve costantemente evitare due fonti di inganno: le funzioni mistificanti ed elusive del linguaggio come mezzo di comunicazione, gli errori che la memoria ed il desiderio tendono all'attività analitica. Queste caratteristiche dell'esperienza analitica richiedono una continua disciplina ed un costante addestramento.
Il libro, che è ormai un classico nell'ambiente della psicoanalisi, pone all'attenzione degli analisti un problema fondamentale: quello della comunicabilità dell'esperienza psicoanalitica. L'indagine ha portato l'autore ad elaborare una teoria psicoanalitica del pensare, e quindi a affrontare sotto una nuova prospettiva problemi antichi e fondamentali della storia, della filosofia e della scienza.
"Memoria del futuro", la trilogia definita dall'autore stesso una "narrazione fantastica della psicoanalisi", è un testo in cui Bion espone, anche attraverso la tecnica della scrittura, le sue teorie sulla struttura e sul funzionamento della mente, sulla psicoanalisi e sulle emozioni. In "L'alba dell'oblio" nuovi inaspettati personaggi irrompono sulla scena accanto a quelli già conosciuti nel "Sogno" e in "Presentare il passato" e Bion fa dialogare aspetti della personalità tenuti tradizionalmente separati da una cesura invalicabile: "Psiche e Soma", il corpo e la mente. È urgente che la specie umana cresca in saggezza e non solo in intelligenza. La conquista della saggezza è insidiata dalla potenza dell'oblio, che già nasconde il presente, e dalla rapida usura del linguaggio, di cui vengono dati memorabili esempi illustrati con l'ironia ribelle che percorre tutto il testo. Bion, però, mantiene la fiducia nella possibilità di superare le barriere che attualmente agiscono come schermi oscuranti e dunque di giungere a un'integrazione che significhi saggezza e non solo intelligenza.