Nell'ambito delle politiche della memoria dell'Unione europea finalizzate a creare un'identità comune fra i paesi membri, centrale è il ricordo della Shoah come "mito fondante negativo" dell'Europa su cui basare la difesa dei valori della democrazia e dei diritti umani. "Le ombre del passato" approfondisce, in chiave comparativa, il caso della Polonia e dell'Italia, prendendo in considerazione il tema della memoria pubblica del genocidio degli ebrei: i saggi che compongono il volume, opera di qualificati studiosi, ne indagano le complesse problematiche storiche, politiche e giuridiche. Dal confronto emergono importanti differenze; ma si evince anche una comune difficoltà nel rapportarsi in maniera trasparente a un passato che è in grado di incrinare ogni mitologia nazionalista e di vanificare ogni tentativo culturale e politico di edulcorare la verità storica.
Quattro testimonianze sul genocidio armeno che ne ricostruiscono la storia, ne chiariscono le peculiarità e ne descrivono gli orrori denunciando le responsabilità con il coraggio di chi non rimane in silenzio davanti all'umanità calpestata e l'indignazione di chi vede il mondo restare inerme se non indifferente davanti al crimine.