A molti anni dalla morte, Pier Paolo Pasolini (1922-1975) vive ancora nel dibattito pubblico come pochi altri autori del '900. Personaggio controverso e scandaloso, poeta, romanziere, cineasta, critico letterario, dialoga ancora con noi con la sua saggistica radicale e profetica. Leggendo il Pasolini critico dello sviluppo, oggetto del presente volume, ci si imbatte nelle folgoranti previsioni di ciò che sarebbe accaduto e che lo scrittore afferrava allo stato nascente. Nella forma dell'articolo o del saggio breve, grazie a una chimica singolare dell'intelligenza - che mescola poesia, sensibilità raffinata, acutezza di sguardo, nostalgia, culto della bellezza - Pasolini legge i fenomeni del suo tempo presagendo con visionaria lucidità i tratti del nostro confuso e desolato paesaggio spirituale.
L'emigrazione italiana nel mondo ha rappresentato uno dei tratti più peculiari e caratteristici dell'intera storia italiana contemporanea. Se è vero che molti altri paesi hanno conosciuto e conoscono flussi migratori di grande portata, è difficile trovare altri esempi, come quello italiano, così intensi, così a lungo distribuiti nel tempo, così variegati per provenienza territoriale e sociale, così diversificati per luoghi d'arrivo. A ben vedere, è la storia intera del nostro paese in età contemporanea ad aver ereditato dal fenomeno migratorio i suoi più essenziali caratteri. L'opera si articola in due volumi: "Partenze" e "Arrivi". Il primo volume analizza in particolare le motivazioni, le strategie individuali, i contesti famigliari e comunitari da cui trasse origine, nel corso del tempo, la scelta migratoria; esso definisce i quadri statistici complessivi, individuando l'apporto delle singole realtà regionali al fenomeno nel suo complesso, e qualifica le differenti "ondate" che hanno caratterizzato il fenomeno, definendone i differenti flussi. Nel secondo volume più di quaranta studiosi analizzano, area per area, le peculiarità e i caratteri del variegato e mutevole insediamento all'estero di italiani. Le fasi immediatamente seguite all'arrivo, l'arco di vita delle prime generazioni e lo stratificarsi, fuori d'Italia, di quelle via via succedutesi nel tempo sono analizzate in ciascun dei paesi in cui gli immigrati arrivarono e si stabilirono.
Nel secondo volume della "Storia dell'emigrazione" più di quaranta studiosi analizzano, area per area, le peculiarità e i caratteri del variegato e mutevole insediamento all'estero di italiani. I processi d'integrazione e quelli di brusca assimilazione che in ogni paese di arrivo si realizzarono ci consegnano un'immagine in gran parte nuova e originale. Le fasi immediatamente seguite all'arrivo, l'arco di vita delle prime generazioni e lo stratificarsi, fuori d'Italia, di quelle via via succedutesi nel tempo sono analizzate in ciascun dei paesi in cui gli immigrati arrivarono e si stabilirono. All'opera sono allegati un cd rom che riporta delle immagini dell'emigrazioni e un cd audio contenente alcune canzoni dell'emigrazione.
L'emigrazione italiana nel mondo ha rappresentato uno dei tratti più peculiari dell'intera storia dell'Italia contemporanea. Il fenomeno migratorio non ha inciso solo sull'economia italiana, ma sulla costruzione stessa della cultura e dell'identità del paese. L'intento di quest'opera, commissionata dal Comitato nazionale di celebrazione "Italia nel mondo", è quello di sintetizzare l'intera vicenda della nostra emigrazione all'estero.