Primo lavoro rappresentativo della corrente naturalista in Giappone, il romanzo Futon (1907) di Tayama Katai destò scalpore per la crudezza e il realismo con cui veniva presentata la vita interiore del protagonista, alter ego dichiarato dello stesso autore. Una confessione senza veli del suo rapporto d'amore con la giovane studentessa che a lui, letterato e maestro, era stata affidata e che assurge a emblema di un amore diverso, moderno, opposto alle convenzioni sociali tradizionali. I lettori contemporanei interpretarono le vicende del protagonista Takenaka Tokio come una fedele rappresentazione della sua vita intima. Nel misurare la distanza tra autore e opera letteraria, fu esaltato il coraggio di una confessione aperta e l'audacia di cui lo scrittore era stato capace per realizzare una descrizione autentica di sé.
C'è un passo nella lettera inviata da san Paolo alla comunità cristiana di Efeso che può sostenere il nostro percorso, personale e comunitario, di ascolto ed approfondimento della Parola. Scrive l'Apostolo, quasi in atteggiamento di preghiera: "…io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell'uomo interiore mediante il suo Spirito. Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e di conoscere l'amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio" (Ef 3,14-19).
Ritrovarsi insieme attorno alla Parola e lasciarsi interpellare e cambiare da essa, in fondo, non ha altro scopo: riscoprire la paternità di Dio e la nostra condizione di "figli", la centralità unica dell'Io filiale di Gesù Cristo e del suo Amore nella nostra vita - ma anche nella lettura meditata e ornate delle Scritture - e l'azione trasformante dello Spirito Santo che "abita" in noi e ci è continuamente donato.
Come discepoli, prima di ogni altra cosa siamo chiamati a scoprire la paternità di Dio e in essa la fraternità reciproca; tutte le varie e distinte vocazioni nella Chiesa non intaccano mail il comune essere figli di Dio e fratelli tra di noi.
Che ognuno di noi possa, infine, arrivare a dire con san Paolo:
"Anch'io sono stato conquistato da Cristo Gesù" (Fil 3,12). E senza mai aver paura di aggiungere: "…ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare <cristo ed essere trovato in lui" (Fil 3,8-9)
dalla Prefazione di Francesco Moraglia
Il Sussidio si presenta come una guida alla Lettera ai Gàlati per la catechesi degli adulti. Per ciascuna delle riflessioni proposte vengono riportati: a) l'invocazione allo Spirito; b) il testo della Lettera ai Gàlati; c) un salmo; d) il commento dei versetti per l'interpretazione; e) un approfondimento su temi biblico-teologico; f) una catechesi di Benedetto XVI; g) i riferimenti per la catechesi.