Questo libro è un atto d'accusa contro la guerra. Uomini e donne, da diversi punti di vista, lanciano con urgenza un allarme: il sistema politico internazionale e i grandi organi di informazione hanno raggiunto il margine folle di preparare la guerra. Il diritto internazionale, la dottrina politica, il principio etico che ha permesso fino a oggi di raggiungere un precario equilibrio tra le diverse forze e le culture nel mondo, rischia di venire violato con conseguenze disastrose. Il libro segnala la sfiducia sempre maggiore nei confronti dei grandi apparati informativi e il bisogno di riattivare luoghi e strumenti che siano in grado di fornire capacità di argomentazione e di resistenza contro l'ideologia della guerra.