"Il libro dei sogni" è un diario, tenuto da Federico Fellini dalla fine degli anni Sessanta fino all'agosto 1990, in cui il grande regista ha registrato fedelmente i suoi sogni e incubi notturni sotto forma di disegni, o nella sua stessa definizione di "segnacci, appunti affrettati e sgrammaticati". In realtà, in queste oltre 500 pagine si intrecciano temi e spunti dei suoi film, persone da lui incontrate, personaggi o avvenimenti dell'Italia del Novecento.