Guido Calogero è stato uno degli interpreti più importanti e innovativi del pensiero presocratico del Novecento. Il suo interesse per i Presocratici nasceva da una visione organica della logica antica considerata nell'intera vicenda della sua determinazione storico-teoretica. Era quindi intimamente connessa con l'interpretazione che del pensiero di Aristotele Calogero offrì nei suoi Fondamenti della logica aristotelica del 1927. In questo libro egli delineava le due diverse istanze della logica noetica, fondata sulla pura appercezione intellettuale del contenuto noetico, e della logica dianoetica, articolata nella sintesi predicativa che ha per oggetto il sinolo indissolubile di materia e forma, i cui remoti ma chiari precedenti giacciono nel pensiero presocratico, nella "coalescenza" (che non significa identità) di logica, ontologia e linguaggio, e nei due diversi imperativi della logica della visione e della logica della dizione. Questo volume raccoglie tutti gli scritti dedicati da Calogero al pensiero presocratico, e li fa precedere da una Introduzione che ne chiarisce i presupposti teorici e i nessi essenziali. Esso comprende tutte le voci della Enciclopedia Italiana (finora mai rese disponibili in un volume autonomo), tre recensioni, una delle quali monumentale, e infine saggi di grande rilievo dedicati a Senofane, Parmenide, Zenone e Gorgia. Per la ricchezza del suo contenuto il libro costituisce un'ampia introduzione al pensiero presocratico visto nella complessità della sua tessitura.
Questo volume raccoglie, per la prima volta, tutti i saggi dedicati da Guido Calogero alla ricostruzione, di per sé ardua e problematica, del pensiero di Socrate, il primo filosofo che sembra avere utilizzato il termine "filosofare" per designare la propria attività, quell'attività che a partire da Platone, e poi per sempre, sarà chiamata "filosofia". Nell'interpretazione di Calogero, Socrate rappresenta il valore, che oggi diremmo laico, della ragione, ed è, inoltre, il primo filosofo che pone e teorizza un principio trascendentale, il principio del dialegesthai, del dialogo razionale in comune con gli uomini, fondamento dell'etica e metro del civile convivere. Anche Parmenide possiede un principio incontrovertibile: la "scelta" tra essere e non-essere, da cui nasce "la dialettica del sì e del no", la logica. Ma per Calogero la logica non è mai veramente prima, anche se astrattamente così sembri. Prima è la decisione di seguirla nel ragionare con gli altri, prima è la scelta di conformarsi ai suoi divieti, comandamenti, principi, attenendosi a quanto da essi consegue. Socrate rappresenta il primato e la fecondità dell'etica sostenuta dalle ragioni della dialettica e coniugata con essa, a cominciare dalla procedura e dall'atteggiamento fondamentale del logon didonai kai dechesthai, del "dare e chiedere ragione", che in lui, come poi, in altro orizzonte teoretico, in Platone, dirige con sicurezza i passi dapprima iniziali, poi sempre più densi di contenuto, della costruzione della filosofia.