La locuzione ragion di Stato si afferma in tutta Europa nella cultura politica tra Cinque e Seicento per definire quei codici di esercizio autonomo ed efficace di governo finalizzati a istituire, ampliare e conservare un fermo dominio sopra i popoli. Quanto diffusa è ancora oggi l'attenzione alle pratiche e alla trattatistica di ragion di Stato, altrettanto poco praticata è invece l'indagine sull'utilizzo dell'espressione ragioni della Chiesa in cui la declinazione al plurale rinvia a una serie complessa di fenomeni: il riordino delle istituzioni ecclesiastiche, il rafforzamento della spiritualità cattolica, le vicende dello Stato della Chiesa a fronte della svolta protestante. I contributi contenuti in questo volume ricostruiscono le molteplici ragioni della Chiesa che, in ambito cattolico e in diversi momenti storici, vengono teorizzate e praticate attraverso documenti, trattati di teologia, opere di filosofia e di giurisprudenza, stampe dedicate a questioni legate all'esercizio quotidiano della devozione.
La "Amicizia Cristiana", poi "Cattolica", fondata dall'ex-gesuita Nikolaus Albert von Diessbach a Torino tra il 1779 e il 1780, si propose di combattere, attraverso la diffusione dei "buoni libri", il processo di secolarizzazione della società che aveva investito l'Europa nel XVIII secolo. La Biblioteca delle "Amicizie" continuamente arricchita e aggiornata di libri suddivisi in più classi e categorie, secondo le materie e i "bisogni delle anime", comprende oltre un migliaio di titoli a carattere teologico, filosofico, spirituale, storico, letterario, diffusi a migliaia di copie in tutti gli strati sociali non solo in Italia, ma addirittura al di là dell'Oceano. L'autore ci presenta il catalogo della Biblioteca.