Cinque aree attorno a Napoli, dal litorale domizio alle campagne di Sarno, passando per luoghi drammaticamente noti all'attualità come Castel Volturno, Aversa, Villa Literno. Cinque gruppi di indagine, formati da scrittori, ricercatori e fotografi, che in diversi mesi di lavoro hanno dato vita a un racconto per parole e immagini. L'idea madre: quella di esplorare cosa succede nel territorio, cosa muove la vita quotidiana dei suoi cittadini, quale umanità abita terre sempre rappresentate come degradate e camorriste. "Terre in disordine" è un'inchiesta ad altezza d'uomo. Una ricostruzione del presente, delle contraddizioni di aree segnate da fantasie di sviluppo e promesse tradite. Con l'idea ostinata di stare nei luoghi, parlare con le persone, senza inseguire fenomeni predeterminati e voci istituzionali, ma affidandosi alla gente comune e alla società civile, lasciando che sia il territorio stesso a restituire il proprio racconto.
Una città ai margini della città, oppure la parte più vera della città, quella che ne scopre tutte le debolezze e le ingiustizie? La guerra di camorra ha reso famosi Scampia e Secondigliano sulla stampa e in televisione nazionali e internazionali avide di sensazionalismo. La guerra continua altrove, ma i problemi rimangono. Le inchieste, le testimonianze, il computo dei morti, i problemi economici e urbanistici, la discussione degli interventi dall'alto, casuali, disordinati, opportunistici, le esperienze pedagogiche e culturali significative in mezzo alle tante inutili e di facciata, la denuncia e la proposta.