Chi era Tullio De Mauro? Un linguista di respiro internazionale, traduttore e interprete di Saussure? Oppure il promotore di una svolta epocale in campo pedagogico-didattico? O ancora il politico innovatore che ha promosso temi civili come la lotta all'analfabetismo e l'emancipazione delle masse? De Mauro è stato tutto questo e molto altro ancora. Chi lo ha conosciuto ne ha sempre sottolineato la statura intellettuale, la generosità e l'instancabile operosità. La sua attività è stata ed è tuttora un cantiere aperto, i suoi lasciti sono molteplici e sarebbe ingiusto dimenticarli. Ma perché è ancora "segno di contraddizione"? In questo volume, pubblicato a un anno di distanza dalla sua morte, viene proposto un primo bilancio dell'immenso patrimonio culturale che ci ha lasciato.
Nate nel 2011 in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità, le Olimpiadi di italiano hanno già fatto storia e conquistato, grazie all'aiuto di una solida piattaforma online, un numero di partecipanti ragguardevole: oltre 40.000 studenti in Italia e nelle scuole italiane all'estero, a dimostrazione del fatto che la nostra lingua può suscitare nei giovani un'autentica passione. Promosse con la collaborazione dell'Accademia della Crusca, queste gare non si configurano di per sé come strumenti valutativi delle competenze, anche se possono fornire preziosi dati informativi. Fanno leva piuttosto su una scelta volontaria degli studenti, sostenuti dai loro insegnanti, ben consapevoli che il motto oraziano «docere delectando» può essere il miglior incentivo all'apprendimento. Il libro raccoglie un campione significativo di esercizi proposti agli studenti senior e junior nelle diverse fasi (d'istituto, regionali, nazionali), presenta e analizza dati statistici ordinati per aree regionali sulle risposte degli studenti e, soprattutto, offre commenti e suggerimenti didattici di esperti per le diverse sezioni: ortografia, morfologia, sintassi, lessico, punteggiatura e testualità. Un primo bilancio utile a offrire stimoli nuovi per lo studio della lingua, che contribuisce a togliere alla grammatica l'immagine polverosa della norma pedante per promuoverla a campo del ragionamento consapevole.
Gli studi classici sono stati spesso oggetto di posizioni contrastanti, oscillanti tra il rifiuto di una tradizione ritenuta obsoleta e reazionaria e l'apprezzamento del loro valore come strumenti per lo sviluppo cognitivo e per l'arricchimento formativo. Se nel panorama europeo odierno il liceo classico italiano sembra essere un'eccezione, è altrettanto vero che in tutti i paesi del mondo, dall'America all'Estremo Oriente, le scuole più apprezzate propongono, anche se per pochi, lo studio delle lingue classiche. A dimostrazione che il patrimonio linguistico e culturale della civiltà greco-latina esercita ancora un suo fascino indiscutibile e continua a presentare un'irrinunciabile valenza formativa. Il libro si propone di ricostruire e confrontare le diverse esperienze di insegnamento delle lingue classiche nei paesi europei, in Cina e in America, per offrire spunti e idee didattiche nuove ai docenti di tali discipline, con la consapevolezza comunque che, nella deriva del mondo moderno, è ancora necessaria una guida antica per superare la falsa percezione di un'antitesi tra umanesimo e tecnica. In questo senso il libro, che contiene un'ampia sezione di proposte didattiche innovative, si conclude con una sezione filosofica che riconosce la rilevanza del classico anche nella storia della scienza, smentendo la presunta contrapposizione tra le "due culture".
Le lingue antiche hanno un futuro, accanto alle lingue moderne, nel più inclusivo concetto di "educazione linguistica"? I saggi raccolti in questo volume intendono fare il punto della situazione ed esplorare questa possibilità. Partendo dall'analisi del contesto sociale italiano ed europeo di ieri e di oggi, i percorsi di lettura, rigorosi ma accessibili, si snodano in un intreccio appassionante tra classico e moderno, filologia e linguistica, umanesimo e scienza. Il volume offre in tal modo una sintesi dei più innovativi orientamenti della ricerca didattica contemporanea tra scuola e università, presentandosi come uno strumento valido e originale per la formazione e l'aggiornamento di docenti.