Ormai è largamente accettato che l'essere testimoni o aver sperimentato atti di grave violenza interpersonale interferisce con lo sviluppo appropriato e lascia i bambini in una condizione di rischio significativa verso alcune patologie come il disturbo post-traumatico da stress, ansia e depressione. Sebbene vi siano molti dati di ricerca che documentano tale rischio, vi è tuttavia una certa mancanza di strumenti di intervento volti ad alleviare le conseguenze dell'esposizione alla violenza nei primi 5 anni di vita. Questo volume presenta una serie di indicazioni per la gestione del comportamento, ma anche dei problemi psicologici di bambini che hanno assistito alla rottura delle relazioni più intime attraverso la violenza. Un testo utile per tutti i professionisti dell'infanzia (psicologi clinici, assistenti sociali, psicologi dell'età evolutiva, neuropsichiatri infantili, etc.) che, oltre a comprenderne l'impatto, troveranno in esso uno strumento per intervenire sulle conseguenze della violenza in famiglia.
Il volume introduce in Italia le esperienze di un prestigioso centro di studi europeo, il Center for Child and Family Studies dell'università di Leida, Olanda. Negli ultimi anni sono stati avviati numerosi programmi finalizzati a promuovere lo sviluppo cognitivo e socio-emotivo del bambino. L'intervento clinico basato sull'attaccamento ha un obiettivo di natura applicativa: offrire alle famiglie un sostegno per fare fronte a problemi che il bambino o i genitori stanno affrontando, creando le condizioni perché tra genitore e figlio si instauri una relazione armoniosa e rispondente ai bisogni di sviluppo del piccolo.