Il fine dell'Annuario è offrire ai dirigenti scolastici, in un quadro pedagogico eticamente orientato, stimoli utili per una cultura professionale attenta soprattutto all'istruzione, alla centralità degli studenti nella loro delicata fase di crescita, alle finalizzazioni educative dei processi scolastici, alla cura personale di precise competenze sui temi del curricolo, dell'apprendimento e della valutazione. Ne discende che sempre più la didattica deve far parte della competenza del dirigente scolastico; anzi, è corretto dire, anche sul versante della riflessività giuridica, che «la leadership educativa costituisce l'elemento di specialità della dirigenza scolastica, la quale, per essere autenticamente produttiva, deve porsi come leadership educativa o formativa in grado di esprimere una direzione etica e pedagogica al proprio operare per la crescita professionale dei docenti attraverso un apprendimento continuo e per l'assunzione delle decisioni migliori per i ragazzi. Dirigere è quindi un compito anzitutto morale poiché significa prendersi cura delle persone. Il successo dell'apprendimento e la riuscita degli allievi sono la prima preoccupazione della scuola; la dirigenza scolastica autentica cerca il contatto, sempre più stretto, con l'apprendimento degli allievi per garantirne e proteggerne gli esiti positivi e la crescita integrale finalisticamente orientata. Si tratta in sostanza di attivare una leadership centrata sugli insegnamenti in cui «il dirigente stesso appare come un agente di sviluppo formativo».