Dal 28 al 31 agosto 2023, a Chiavari, si è svolta la 73ª Settimana Liturgica Nazionale dal tema: "E' bello per noi essere qui". Bellezza e verità del celebrare cristiano. Con la lettera apostolica Desiderio desideravi del 29 giugno 2022, papa Francesco ci ha invitati a riscoprire ogni giorno la bellezza della verità della celebrazione cristiana, (DD 21), in quanto la liturgia celebra e attualizza, nell'oggi sacramentale, le "mirabilia Dei", celebra la bellezza dell' Amore di Dio in tutti i misteri di Cristo che hanno il loro centro nel mistero pasquale.
Liturgia e bellezza sono un binomio inscindibile dal quale non si può prescindere.
La bellezza della liturgia si realizza nella sua verità perché garantisce la possibilità dell'incontro autentico con Cristo e la cura simbolico-rituale costituisce la norma per custodire una realtà più alta cui giungere.
Il libro pubblica gli Atti della 71ª Settimana Liturgica Nazionale tenutasi a Cremona, dal 23 al 26 agosto 2021. La triste esperienza del "digiuno" liturgico dello scorso anno, di riscontro, ha fatto risaltare la bontà del molto cammino compiuto a partire dal Concilio Vaticano II, sulla vita tracciata dalla Costituzione Sacrosanctum Concilium. Il tempo di privazione ha consentito di avvertire «l'importanza della divina liturgia per la vita dei cristiani, i quali trovano in essa quella mediazione oggettiva richiesta dal fatto che Gesù Cristo non è un'idea o un sentimento, ma una Persona vivente, e il suo Mistero un evento storico. La preghiera dei cristiani passa attraverso mediazioni concrete: la Sacra Scrittura, i Sacramenti, i riti liturgici, la comunità. Nella vita cristiana non si prescinde dalla sfera corporea e materiale, perché in Gesù Cristo essa è diventata via di salvezza. Potremmo dire che dobbiamo pregare anche con il corpo: il corpo entra nella preghiera» (Papa Francesco, Udienza Generale del 3 febbraio 2021). Relatori - Introduzione di Giovanni Di Napoli - Ina Siviglia - Paolo Tomatis - Paolo Carrara - Mons. Giampiero Palmieri - Anna Morena Baldacci - Don Angelo Lameri - Mons. Daniele Giannotti
Il libro pubblica gli Atti della 70ª Settimana Litur­gica Nazionale tenutasi a Messina, dal 26 al 29 agosto 2019.
« Dalle parole indirizzate da papa Francesco ai par­tecipanti alla Plenaria della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, si esce chia­ramente sostenuti e incoraggiati per il tema della 70^ Settimana Liturgica Nazionale, individuato dalla feli­ce convergenza del Centro di Azione Liturgica e del­l’ar­civescovo di Messina-Lipari-S. Lucia del Mela e i suoi più stretti collaboratori nell’am­bi­to della pastorale li­turgica. Il tema era suggerito dal­la straordinaria ricchez­za di testimonianza di san­tità che la città dello Stret­­to, offertasi per ospitare l’evento, e la storia del­l’ar­ci­diocesi sicula conserva e consegna al nostro presente ecclesiale. A porre la santità sotto il cono di luce della riflessione della nostra Settimana, contribuiva non po­co il dono che papa Francesco porgeva a tutta la Chie­sa il gior­no di San Giuseppe del 2018 consegnando a pastori e fedeli l’esortazione apostolica sulla santità nel mondo contemporaneo Gaudete et exsultate. Inol­tre, l’attenzione alla santità si presentava come un’op­portuna e indovinata prosecuzione del tema affrontato nella precedente Settimana Liturgica di Matera: “La liturgia risorsa di umanità”. Avendo sem­pre davanti agli occhi la lapidaria espressione conciliare di Gaudium et Spes 41: “Chiunque segue Cristo, l’uomo perfetto, diventa anch’egli più uomo”, contempliamo il Santo come l’uomo “pienamente riuscito” in Cristo e la vita cristiana come il “passo affrettato” verso il suo pieno e definitivo conseguimento (MR 661) »
Il volume, riportando gli atti della 69 Settimana Liturgica Nazionale, svoltasi a Matera dal 27 al 30 agosto 2018, attesta come la Liturgia "attraverso gesti umani e parole umane, quale azione umanissima, apra l'accesso al mistero e spinga in uscita la Chiesa, abilitando i credenti a porre nel cuore del mondo rapporti autenticamente umani". La liturgia, azione divina, opus Dei, si dà in un'azione umana (per ritus et preces) e chiede di incarnarsi nel vissuto dei partecipanti, permettendo "il costituirsi della fraternità e sonorità ecclesiale nelle sue linee portanti". Attraverso gesti umani e parole umane, quale azione umanissima, "apre" l'accesso al "mistero" e spinge "in uscita" la Chiesa, abilitando i credenti a porre nel cuore del mondo rapporti autenticamente umani. Per far ritrovare alla liturgia questa sua specifica identità col Concilio Vaticano II la Chiesa ha promosso una riforma che ha consegnato nelle nostre mani libri liturgici rinnovati, accompagnandoli con l'avvertita esigenza di formazione liturgica. «Oggi - osserva papa Francesco nell'Udienza al CAL dello scorso agosto - c'è ancora da lavorare in questa direzione, in particolare riscoprendo i motivi delle decisioni compiute con la riforma liturgica, superando letture infondate e superficiali, ricezioni parziali e prassi che la sfigurano», col conoscerne meglio le ragioni sottese, con l'interiorizzazione i principi ispiratori e osservandone la disciplina che la regola.
La 68a Settimana Liturgica Nazionale ha voluto certamente fare memoria del passato, ma nel passato ha voluto "ritrovare le ispirazioni, le motivazioni e i principi" per il cammino futuro, nella certezza - ribadita da Papa Francesco - che "la riforma liturgica è irreversibile".
PRENDENDO SPUNTO DALLA RICORRENZA DEL 500 ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL C.A.L., I RELATORI TRACCIANO, SOTTO DIVERSI PROFILI, LA STORIA DEL MOVIMENTO LITURGICO ITALIANO E L APPORTO DATO ALLA COMM. LITURGICA DEL VATICANO II. DISPONIBILE A BREVE PRE NDENDO SPUNTO DALLA RICORRENZA DEL 500 ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL C.A.L., I RELATORI TRACCIANO, SOTTO DIVERSI PROFILI, LA STORIA DEL MOVIMENTO LITURGICO ITALIANO E L'APPORT O CHE ESSO HA DATO AL LAVORO DELLA COMMISSIONE LITURGICA DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II. CONTEMPORANEAMENTE NFLUSSO CHE HA AVUTO SIA SUL MOVIMENTO LITURGICO SIA SULLA P