Per le scuole cattoliche affrontare emergenze educative fa parte della propria identità. Queste emergenze in particolare oggi sono identificabili con le nuove povertà, la disabilità, l'inclusione scolastica, l'accoglienza degli studenti di origine straniera. Non solo dunque sfide da affrontare, ma in gioco vi è l'antropologia cristiana e la missione della Chiesa, una tradizione pedagogica e tanti carismi educativi che hanno prodotto i loro effetti su tutto il sistema scolastico, a livello nazionale e mondiale. Il Rapporto si conclude con la consueta appendice statistica, che descrive numericamente la situazione delle scuole cattoliche italiane nell'anno scolastico 2023-2024.
Dietro ogni scuola cattolica e ogni centro di formazione professionale di ispirazione cristiana c'è sempre un gestore, che ne consente il funzionamento concreto e ha responsabilità non solo amministrative, ma anche e soprattutto educative, essendo il garante e il custode del progetto educativo della scuola, o del centro. Il XV Rapporto del Centro Studi per la Scuola Cattolica ne analizza la figura, offrendo spunti interessanti per definirne gli aspetti giuridici, organizzativi, economici, pedagogici ed ecclesiali, affiancando gli interventi di numerosi esperti del settore con i risultati di un'indagine condotta per la prima volta a livello nazionale. Completa il volume la consueta raccolta di dati statistici sul sistema italiano di scuola cattolica nell'anno scolastico 2012-13.
La scuola è per sua natura un luogo di dialogo tra culture. Ogni alunno è portatore di una cultura personale e familiare che nell'aula scolastica si confronta con le culture personali e familiari degli altri alunni. È così da sempre e non si sottolinea mai abbastanza questa portata "interculturale" dell'ordinaria vita scolastica, che però negli ultimi tempi è stata sollecitata a un diverso e più rilevante confronto tra culture, che deriva dalla presenza nella stessa aula di alunni provenienti dalle più lontane parti del mondo. Nel sistema scolastico nazionale siamo oltre il 9% di alunni con cittadinanza non italiana (anche se la maggior parte di essi sono già immigrati di seconda generazione) e la scuola non fa altro che rispecchiare la situazione che si vive quotidianamente nel Paese. Anche le scuole cattoliche accolgono questi alunni e il presente Rapporto analizza il fenomeno nei suoi diversi aspetti, tracciandone un bilancio in termini teorici e operativi, con approfondimenti di carattere pedagogico-didattico e statistico. Conclude il volume la raccolta dei dati relativi al sistema di scuola cattolica in Italia nell'anno scolastico 2015-16.
La famiglia è una realtà essenziale nella vita di ogni persona ed oggi è sollecitata a rivedere alcuni suoi importanti elementi costitutivi. Per questi motivi la Chiesa ha dedicato i Sinodi del 2014 e 2015 ad un'ampia e approfondita riflessione sulla realtà familiare. La scuola cattolica ha un rapporto privilegiato con la famiglia in quanto intende essere la naturale prosecuzione dell'azione educativa dei genitori. Il Centro Studi per la Scuola Cattolica propone quindi in questo suo XVII Rapporto uno studio a più voci sull'identità della famiglia italiana, sulle sfide che deve affrontare e sulla sua non sempre facile responsabilità educativa. Accanto alle considerazioni teoriche, una ricerca empirica descrive il profilo delle famiglie che si rivolgono alla scuola cattolica, le quali risultano essere più solide della media nazionale e in larga misura legate alla comunità ecclesiale. Conclude il volume la consueta raccolta di dati statistici sul sistema di scuola cattolica in Italia nell'anno scolastico 2014-15.
La funzione direttiva nella scuola cattolica non può essere ridotta ad un luogo di arbitraggio tra variabili formative, ma deve assumere il compito di colui che mette a disposizione di tutti le peculiari possibilità educative di un'istituzione religiosamente orientata. I contributi raccolti ne definiscono la figura, le competenze, lo scenario di trasformazione in prospettiva europea.
Il rapporto del CSSC analizza l'educazione religiosa nella scuola cattolica, utilizzando i risultati della ricerca nazionale, promossa dall'Ufficio Nazionale per l'Educazione, la Scuola e l'Università e dal Servizio Irc della Cei, e realizzato nel 2004 dal CSSC insieme agli Istituti di Catechetica e di Sociologia dell'Università Salesiana. Il volume, cogliendo l'opportunità offerta dalla legislazione sulla parità e dall'entrata in vigore della riforma Moratti, espone una articolata riflessione sull'educazione religiosa e sull'Insegnamento della Religione Cattolica, per produrre una sintesi tra saperi scolastici slegati e significato profondo dell'esistenza, tra cultura e fede.
Questo Nono Rapporto è, nella sua quasi totalità, "ascolto" della domanda educativa. Grazie ad una ricerca condotta su un elevato campione di studenti delle scuole cattoliche si è riusciti ad analizzare la complessità di questo universo: l'indagine si proponeva, infatti, di rilevare le attese, le scelte, i progetti in campo educativo, gli stili di vita di questi ragazzi. Ne è emerso un quadro sostanzialmente positivo che stimola le scuole cattoliche a continuare il loro servizio ai giovani, migliorando costantemente l'offerta formativa.
Se negli ultimi anni il CSSC ha posto l'accento, attraverso distinte analisi, sui soggetti che interagiscono nel mondo scuola (dirigenti, insegnanti, genitori, studenti), in questo decimo rapporto si sofferma sul concetto base di tutte le sue ricerche: lo studio della scuola come comunità educante. Nella convinzione, infatti, che la scuola cattolica debba promuovere questo concetto in quanto luogo privilegiato di relazioni interpersonali volte a formare integralmente gli individui, il rapporto prende in considerazione tre aspetti: l'identità della comunità educante nel panorama italiano, i risultati di un'indagine empirica qualitativa sulle comunità e gli approfondimenti su quest'ampia tematica (proposte di rinnovamento, l'apporto dell'ispirazione cristiana ecc.).
L'orientamento è diventato da anni, in Italia e all'estero, un'attività istituzionale di ogni scuola. Esso non si può ridurre a qualche informazione nei momenti di passaggio da un ciclo di studi all'altro ma deve costituire una modalità educativa permanente della quotidiana attività didattica. Le scuole cattoliche hanno una lunga e importante tradizione in materia di orientamento e per esse è naturale e doveroso dedicarvi grande attenzione, perché in tal modo si manifesta concretamente la cura educativa di ogni alunno, accompagnato nelle scelte grandi e piccole della sua vita personale e di studio. Il volume raccoglie una ricca serie di contributi di specialisti del settore che esaminano le diverse dimensioni teoriche, storiche, pedagogiche, sociali, giuridiche, metodologiche dell'orientamento in relazione all'intero sistema di istruzione e di formazione. Sono inoltre documentate alcune buone pratiche messe in atto da scuole cattoliche, centri di formazione professionale di ispirazione cristiana e istituzioni accademiche cattoliche. In appendice, il consueto aggiornamento statistico sulle condizioni della scuola cattolica in Italia.