Il "Protagora" è uno dei capolavori drammatici di Platone e una brillante introduzione alla sua filosofia. In quest'opera viene esaminata la possibilità di insegnare ai giovani la virtù, termine che indicava presso i Greci la capacità di realizzarsi pienamente come uomini 'kaloi kai agathoi', virtuosi ed eccellenti da tutti i punti di vista. Ambientato nella casa del ricco e dissoluto Callia, il dialogo assume i tratti di un'opera teatrale, sul cui scenario si misurano due grandiose e opposte personalità, l'affascinante Protagora, padre di tutti i sofisti e portavoce di una visione relativa dei valori politici e morali, e Socrate, il grande maestro di Platone; intorno, tra i curiosi spettatori, partecipano alla discussione i due sofisti Prodico e Ippia, e il celebre Alcibiade. Nell'introduzione Maria Lorenza Chiesara analizza puntualmente il dialogo e ne traccia le principali linee interpretative.
Il secondo volume de "Il sapere greco" è interamente composto da ampi saggi dedicati a tutte le principali figure e correnti del pensiero greco classico. Nel complesso, l'opera cerca di spiegare cosa i Greci sapevano di se stessi, che cosa hanno inventato, e in che cosa siamo loro debitori. Il volume analizza, tra le altre, le figure di Anassagora, Aristotele, Democrito, Empedocle, Erodoto, Euclide, Parmenide, Platone, Polibio, Socrate, Tolomeo, Tucidide, Senofonte, Zenone, e le correnti dell'Accademia, del Cinismo, dell'Ellenismo nei suoi rapporti con il Giudaismo e con il Cristianesimo, il Platonismo, lo Scetticismo, la Sofistica, lo Stoicismo...