
Il volume raccoglie il carteggio, intercorso tra l'agosto del 1956 e il dicembre del 1975, tra Mariano Rumor (Vicenza, 1915-1990) e Giorgio La Pira (Pozzallo, 1904-Firenze, 1977), protagonisti di primo piano, per oltre un cinquantennio, della vita politica italiana: l'uno, deputato veneto all'Assemblea Costituente, ministro di Stato di vari dicasteri (Agricoltura, Interni, Esteri), parlamentare europeo, presidente dell'Unione europea dei democratici cristiani (Uedc) e poi dell'Unione mondiale dei democratici cristiani (Umdc), nonché presidente del Consiglio dei ministri in cinque governi della Repubblica; l'altro: giurista, docente di diritto romano, anch'egli deputato alla Costituente, per tre mandati sindaco di Firenze e presidente della Federazione mondiale delle città unite (Fmcu). La conoscenza di queste fonti, sino a oggi inedite, consente non soltanto di sondare il loro rapporto ma di gettare nuova luce su alcuni snodi cruciali della storia della Democrazia cristiana e, più in generale, dell'evoluzione della democrazia italiana. Introduzione della curatrice.
In veste di parlamentare europeo, presidente del Consiglio, ministro degli Esteri, Mariano Rumor visse passaggi cruciali del processo di integrazione politica ed economica dell'Europa, nei quali non mancò mai di manifestare il carattere che lo contraddistinse, e che egli sempre tenne a sottolineare, di «europeista convinto». Se tracce della riflessione rumoriana su questo tema possono essere individuate in molti dei documenti oggi custoditi presso l'Archivio storico del Senato, essa assume una fisionomia chiara particolarmente in quelli raccolti nel presente volume: venti discorsi, per la maggior parte inediti, pronunciati da Rumor, tra il 1966 e il 1973, come presidente dell'Unione Europea dei Democratici cristiani. La loro riproposizione ai lettori, unita ad un'introduzione di inquadramento tematico, offre spunti attuali e fecondi di discussione, soprattutto in un momento in cui l'Unione europea si trova ad affrontare nuove sfide, e si configura come «piattaforma» per ulteriori indagini e approfondimenti storiografici, stimolo e premessa al prosieguo di eventuali ricerche inerenti il profilo politico e culturale dello statista vicentino.