Le tecnologie digitali sono state, nel corso degli anni, accusate di danneggiare i rapporti sociali, fino a condurre gli individui all'isolamento, o entusiasticamente esaltate come infallibile strumento di democrazia e di coesione sociale. "Networked" propone una lettura finalmente libera da accentuazioni utopiche e distopiche, attenta solo a "ciò che le persone fanno con le tecnologie". Gli autori illustrano la tripla rivoluzione (la diffusione dei network sociali, di internet e del mobile) attraverso un solido apparato teorico e un'ampia evidenza empirica, in larga parte basata sulle ricerche del Pew Internet and American Life Project.
Il digital divide è un concetto che si presta facilmente a fraintendimenti e semplificazioni. È tempo di sgombrare il campo da contrapposizioni sterili e da slogan effimeri, per iniziare a ragionare in modo sistematico sui tanti divari tecnologici, culturali e politici che caratterizzano la società odierna. I diversi contributi raccolti nel testo si propongono di superare i limiti dell'attuale dibattito adottando un approccio equilibrato e multidisciplinare, capace di analizzare in modo puntuale la dimensione tecnologica, gli aspetti comunicativi e le questioni relative alla politica internazionale, rilanciando la lotta per l'abbattimento del digital divide attraverso strategie di avvicinamento tra mondi digitali ancora così distanti.